Autore Topic: Gli anni settanta  (Letto 2139 volte)

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Offline Frusta

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Gli anni settanta
« : Sabato 18 Ottobre 2014, 18:35:20 »
A me piacerebbe un bel topic sugli anni '70, un periodo che mi affascina tantissimo dal punto di vista socio-politico, e che ho vissuto solamente da bambino, troppo piccolo per capire quello che stava avvenendo. Come sia stato possibile in un lasso di tempo relativamente breve passare dagli idilliaci anni '60 agli sconvolgenti (il mondo) '70, che cosa maturò in quel lasso di tempo, la generazione post-guerra che cresceva in un mondo che passava dalle rovine del conflitto all'era industriale, l'istruzione di massa apriva nuovi orizzonti, la percezione del mondo che cambiava. Periodo tragico e fantastico allo stesso tempo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline DinoRaggio

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #1 : Domenica 19 Ottobre 2014, 11:49:30 »
Un successone di topic!  ;D
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Frusta

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #2 : Domenica 19 Ottobre 2014, 13:31:33 »
Un successone di topic!  ;D

 8) Senza Giglic qui rischiamo il mortorio.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline BobLovati

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #3 : Domenica 19 Ottobre 2014, 19:14:24 »
diciamo che gli anni ´70 sono durati una 15ina d´anni; io li inizierei nel ´68, con la fine nell´82 circa.

È un topic bellissimo ma che, chiedo a DR,  sarebbe bene restringere come periodo; si va dall´inizio dell´autunno caldo e del ´68 europeo, alla vittoria del mondiale ´82 al Bernabeu. Troppa ciccia al fuoco    ;)

datte da fa´, Dino   ;D
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Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Frusta

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #4 : Domenica 19 Ottobre 2014, 20:19:08 »
diciamo che gli anni ´70 sono durati una 15ina d´anni; io li inizierei nel ´68, con la fine nell´82 circa.

È un topic bellissimo ma che, chiedo a DR,  sarebbe bene restringere come periodo; si va dall´inizio dell´autunno caldo e del ´68 europeo, alla vittoria del mondiale ´82 al Bernabeu. Troppa ciccia al fuoco    ;)

datte da fa´, Dino   ;D

Essì, Bob ha ragione.
Pure per quanto riguarda la Lazio il peggio ed il meglio furono racchiusi in quel periodo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Gli anni settanta
« Risposta #5 : Domenica 19 Ottobre 2014, 20:44:18 »
gli anni '60 idilliaci?
Direi vulcanici, come minimo.

Offline DinoRaggio

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #6 : Domenica 19 Ottobre 2014, 20:50:53 »
A dire la verità, non volevo circoscrivere il topic ai soli avvenimenti svoltisi in Italia, ancora una sorta di ferita non rimarginata del tutto, e che comunque sono di estremo interesse. Le rivolte giovanili cominciano a metà anni '60, sia in Europa (Amsterdam) che negli Stati Uniti (Berkeley), estendendosi poi a macchia d'olio in altri Paesi. Ma erano le esigenze della Società ad essere più avanti della politica? E la politica era incapace di cogliere questo desiderio dei cittadini (specialmente quelli più giovani) di prendere parte attiva alla vita di un Paese, oppure avversava volontariamente questo desiderio, sentendosi (a torto o a ragione) come scippata delle proprie prerogative? I ventenni di metà anni '60 erano quelli nati subito dopo la guerra, coloro che avevano avuto un accesso all'istruzione inedito nelle epoche precedenti, senza contare la diffusione della televisione che garantiva una conoscenza senza precedenti di ciò che avveniva in Italia e nel mondo. Insomma, la formazione socio-politica di un ragazzo degli anni '60 era di gran lunga migliore di ogni generazione precedente.

Come questa formazione sia sia esplicitata negli anni seguenti è una materia molto interessante. Il succitato desiderio di cambiare la Società ed il Mondo, l'esigenza di superare le anguste visioni sociali, politiche ed economiche di governanti giudicati ormai superati dal tempo, portarono a proteste di massa, anche perché l'economia stava riprendendo fiato dopo la corsa sfrenata degli anni '50 e parzialmente '60.

Tutto si politicizzò, si estremizzò mi verrebbe da dire. leggo su un Espresso degli anni '60 / '70 una sorta di processo politico a Moravia* per un suo racconto, perché non è schierato da una certa parte. E che dire del linguaggio dei manifestini delle Brigate Rosse, che oggi apparirebbe a metà fra politichese e delirio? Gli anni di piombo furono non solo italiani. Il mondo aveva preso la febbre negli anni '70, anche Stati più "benestanti" ssia dal punto di vista politico che economico, come la RFT, ebbero la loro parte di terrorismo con la RAF, mentre nel mondo infuriavano conflitti armati più o meno gravi, dalla guerra del calcio fra El Salvador ed Honduras alle ben più cruente guerre in Indocina.

Ci sarebbero moltissimi temi da sviscerare su questo periodo storico, anche e soprattutto dal punto di vista politico. Temi scottanti però.

* http://books.google.it/books?id=PbkcsVbQYDsC&pg=PT108&lpg=PT108&dq=processo+a+moravia+petruccioli&source=bl&ots=YbZ5ERl_Lm&sig=XTtqIfHomgTTtdQQ1T1ZOa2RlB8&hl=it&sa=X&ei=rghEVN-DI9PTaNrlgoAI&ved=0CCgQ6AEwAQ#v=onepage&q&f=false
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La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #7 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:30:20 »


...Tutto si politicizzò, si estremizzò mi verrebbe da dire....
 

* http://books.google.it/books?id=PbkcsVbQYDsC&pg=PT108&lpg=PT108&dq=processo+a+moravia+petruccioli&source=bl&ots=YbZ5ERl_Lm&sig=XTtqIfHomgTTtdQQ1T1ZOa2RlB8&hl=it&sa=X&ei=rghEVN-DI9PTaNrlgoAI&ved=0CCgQ6AEwAQ#v=onepage&q&f=false

Nel link appare evidente quanto fosse nauseabondo quel voler politicizzare tutto.

P.s.
Onestamente quello che mi vedevo intorno faceva piuttosto schifo: tutti rigorosamente in l'eskimo, tolfa e clark; tutti con barba e capelli lunghi; tutti, accuratemente mascherati da Che, impegnatissimi a dare di sé l' ìdea di essere politicamente impegnati.
A quei tempi a me non sembravano altro che un branco di pecore che facevano la caricatura di se stesse, ora ne sono certo.  ;D

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline benvolio

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #8 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 13:36:01 »
Nel link appare evidente quanto fosse nauseabondo quel voler politicizzare tutto.

P.s.
Onestamente quello che mi vedevo intorno faceva piuttosto schifo: tutti rigorosamente in l'eskimo, tolfa e clark; tutti con barba e capelli lunghi; tutti, accuratemente mascherati da Che, impegnatissimi a dare di sé l' ìdea di essere politicamente impegnati.
A quei tempi a me non sembravano altro che un branco di pecore che facevano la caricatura di se stesse, ora ne sono certo.  ;D

Frusta pure a me facevano schifo i conformismi di sinistra. Portavo i capelli corti, la barba a modo, e vestivo senza pezze al culo... le clark si ce le avevo, lo ammetto... E' vero che si voleva politicizzare tutto però sei così sicuro che fossero tutte pecore?
Tu sei sempre troppo sicuro di un sacco di cose. Non è che siccome non te ne fregava una ceppa, tranciavi lì un giudizio un po' frettoloso (eufemismo)?

Offline Frusta

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #9 : Lunedì 20 Ottobre 2014, 15:25:22 »
Frusta pure a me facevano schifo i conformismi di sinistra. Portavo i capelli corti, la barba a modo, e vestivo senza pezze al culo... le clark si ce le avevo, lo ammetto... E' vero che si voleva politicizzare tutto però sei così sicuro che fossero tutte pecore?
Tu sei sempre troppo sicuro di un sacco di cose. Non è che siccome non te ne fregava una ceppa, tranciavi lì un giudizio un po' frettoloso (eufemismo)?
Non tanto.
Se ti metti un pochino nei miei panni, cioè se abiti fuori Roma, lavori, ed hai un numero di ore talmente esiguo da doverlo centellinare più dell'acqua nel deserto per frequentare l'università e poi ti trovi la lezione saltata perché un branco di gentiluomini col vestito d'ordinanza di cui sopra estromette il professore dalla cattedra per recitare la farsa di una lezione "autogestita" i coglioni ti girerebbero più che a me, ed il tuo giudizio su di loro non credo che sarebbe più tenero.
Per non parlare di quando, dopo aver preso prima un autobus per arrivare alla stazione e poi un carrobestiame per arrivare a Termini e fatto di corsa a piedi il tratto di strada per arrivare alla Sapienza dovevi fare lo slalom fra i pecori suddetti che chiamandoti compagno e salutandoti col pugno alzato ti imponevano l'acquisto di questo o quel giornale mentre tu con tutti i cazzi che ciavevi per la testa quel braccio col pugno alzato glielo avresti troncato volentieri con la falce e piantato su per l'intestino retto col martello.
In ogni caso poi ci stanno i fatti che giudicano il passato: nessuno di quelli come me coi capelli corti, con i mocassini ed il cappotto che per pigliarsi uno straccio di pezzodicarta faceva i salti mortali fra azienda e università si vergogna del proprio passato. Anzi!
Pensi che quei tizi possono dire la stessa cosa? 
Se lo chiedi ora a qualcuno di loro (e che magari si è sistemato un po' a dx e un po' a sn) farà come tutti i suoi ex compagni di gregge: minimizzerà, resterà un po' sul vago e poi finirà immancabilmente col "contestualizzare".
Pensampò
Per non parlare della stampa. 9 testate su 10 facevano a gara a chi gliela dava più calla.
Peggio di quanto vediamo mò coi riommerds.
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Offline fish_mark

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #10 : Martedì 21 Ottobre 2014, 10:22:19 »
Un paio di immagini personali di chi all'epoca era soltanto un bambino che frequentava le elementari.

Sulla Casilina, dove abitavo, un giorno vidi passare una colonna di una quarantina di mezzi militari, jeep (FIAT Campagnola), camion e altro ancora, una cosa mai vista prima e per fortuna neanche dopo.

Nei giorni del rapimento Moro fu allestito anche un posto di blocco all'uscita dell'autostrada, la Roma l'Aquila che frequentavo (e frequento tuttora) per motivi familiari.

Immagini veramente sinistre e non nel senso politico del termine, immagini di militari, armi, controlli, arresti, un paese in preda al panico, un paese veramente brutto da abitare, cose che evocano regimi militari, sudamerica, colpo di Stato, anarchia, violenza per le strade.

Poi c'era altro, molto altro, ovviamente di positivo, c'era tutta una bella vita che scorreva, ma questo è purtroippo uno delle mie personali impressioni e ricordi degli anni settanta, anni di rapine in banca, rapimenti di figli di industriali, agguati a poliziotti la mattina davanti al portone di casa, giornalisti gambizzati, ragazzi che si scazzottavano per le strade quando non si sparavano tra loro e anche tante tante siringhe buttate per strada.

Tutto questo appartiene al passato. Per fortuna. Anche se oggi c'è poco da stare allegri.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:Gli anni settanta
« Risposta #11 : Martedì 21 Ottobre 2014, 11:02:35 »
La politicizzazione 'settantina' è un fenomeno prettamente italiano. In UK si privileggia un discorso, e quindi, una lotta puramente sociale, mentre negli US si ha si il discorso del Vietnam ed il Watergate, ma non con l'enfasi dell'orientamento politico.

Non saprò di Francia o Spagna (bastachesemagna.com), ma non mi pare che sia molto diversa dagli anglosassoni.

Ed stato cosi per molto tempo, un Moretti 'D'Alema di qualcosa di sinistra' non avrebbe posto nell'immaginario collettivo, considerato quanto è durato Blair, che di sinistra diceva ancora meno cose.

Nonostante tutto anche all'estero, gli anni settanta hanno un loro 'spazio', e questo perchè forse sono la prima decade in cui gli stessi problemi hanno interessato tutti i paesi del mondo occidentale, ma anche mondiale.

Questo perchè, a mio avviso, il catalizzatore di questo periodo fu il trovarsi in piena crisi energetica subito dopo il balzo dell'umanità, ed l'improvviso svegliarsi da un sogno lungo un boom della decade prima.

A questo si aggiunga la rivelazione della madre di tutti i festival, che le nuove generazioni manco tre giorni di peace and love and racchenroll riuscivano a farsi senza annunci che c'erano genti che non si comportavano bene, ma già 'Easy Rider' alla comune lo  già raccontato un paio di mesi prima, e penso che sia facile capire il 'buio' di quegli anni.

Ma non musicalmente, forse perchè 'Every creative is preceded by a problem' http://theairspace.net/commentary/despair-and-creativity-neuroscience-and-bob-dylan/

 ;D

Offline BobLovati

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #12 : Martedì 21 Ottobre 2014, 12:25:51 »
La politicizzazione 'settantina' è un fenomeno prettamente italiano. In UK si privileggia un discorso, e quindi, una lotta puramente sociale, mentre negli US si ha si il discorso del Vietnam ed il Watergate, ma non con l'enfasi dell'orientamento politico.

Non saprò di Francia o Spagna (bastachesemagna.com), ma non mi pare che sia molto diversa dagli anglosassoni.


in Spagna stavano ancora sopportando i pestaggi " de los grises (Guardia Civil) "; dovevano guardarsi le spalle anche dai " serenos ( portieri con le chiavi di tutti i portoni di un intero isolato, che poi segnalavano, dopo averli aiutati ad entrare in casa, i giovani appena rientrati )".

Il ´68 europeo potevano soltanto sognarlo o maledirlo, a seconda di dove fossero schierati
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Re:Gli anni settanta
« Risposta #13 : Martedì 21 Ottobre 2014, 12:44:49 »
È vero Bob

Offline DinoRaggio

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #14 : Martedì 21 Ottobre 2014, 16:18:52 »
L'analisi di che cosa furono gli anni '70 in Italia mi sembra che sia già stata ampiamente discussa in questo forum. M'interessava analizzare più che gli effetti politici(zzati) degli anni '70, ciò che portò a quel frenetico decennio, in cui il Mondo prese la febbre. CP afferma che fu colpa anche del raffreddamento (dell'economia), c'entra anche la (guerra) fredda? Senz'altro i cambiamenti sociali furono imponenti, Woodstock sarebbe stato impensabile un decennio prima, davvero ci fu questa esigenza di fare tutti politica? Di cambiare il mondo in primissima persona e non affidarsi più a rappresentanti eletti?
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ThomasDoll

Re:Gli anni settanta
« Risposta #15 : Martedì 21 Ottobre 2014, 16:31:10 »
Gli anni '70 sono più interessanti se si considera quanto è cambiata la nostra vita durante quel decennio.
Parlarne in chiave di politica del pollaio nostrano è un po' come rimestare sempre la stessa pappa. Invece si potrebbe pensare a quello che è successo di epocale, e c'è molto. Oltre al terrorismo, intendo, e al cozzo tra destra e sinistra anche in chiave planetaria.
C'è l'esplosione delle droghe pesanti, c'è la discoteca, c'è la pornografia, c'è il punk, la tv a colori e i canali e le radio locali, l'evoluzione definitiva delle scarpe da ginnastica, l'evoluzione/emancipazione sessuale, i film americani, Massimo Troisi.
E lo scudetto della Lazio. Il primo.
Anni memorabili.

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #16 : Martedì 21 Ottobre 2014, 16:43:15 »
Gli anni '70 sono più interessanti se si considera quanto è cambiata la nostra vita durante quel decennio.
Parlarne in chiave di politica del pollaio nostrano è un po' come rimestare sempre la stessa pappa. Invece si potrebbe pensare a quello che è successo di epocale, e c'è molto. Oltre al terrorismo, intendo, e al cozzo tra destra e sinistra anche in chiave planetaria.
C'è l'esplosione delle droghe pesanti, c'è la discoteca, c'è la pornografia, c'è il punk, la tv a colori e i canali e le radio locali, l'evoluzione definitiva delle scarpe da ginnastica, l'evoluzione/emancipazione sessuale, i film americani, Massimo Troisi.
E lo scudetto della Lazio. Il primo.
Anni memorabili.

Gli anni settanta iniziano da qui


ed ecco il triplice fischio finale



Qui iniziano gli anni 80



Qui finiscono
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Offline carpelo

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #17 : Martedì 21 Ottobre 2014, 16:52:00 »
Visti da lontano (sono nato nel '76), gli anni '70 mi appaiono un periodo molto romantico.

Offline BobLovati

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #18 : Martedì 21 Ottobre 2014, 16:52:15 »
non ricordo se era il ´76 o ´77, ma l´Italia aveva un´inflazione del 25-26%; per viaggiare non si poteva cambiare più di 1.000.000 di lire.
E poi il piombo dei terroristi deqquà e dellà ...

La cosa peggiore, secondo me, è parlarne d´accordo con le proprie convinzioni politiche o, ancor peggio, credendo ciecamente a libri, documenti e leggende sostenute da una delle parti   
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Offline cartesio

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Re:Gli anni settanta
« Risposta #19 : Mercoledì 22 Ottobre 2014, 03:07:06 »
Visti da lontano (sono nato nel '76), gli anni '70 mi appaiono un periodo molto romantico.

Il mio ricordo è opposto, me li ricordo come un periodo decisamente cupo. Terrorismo, rapimenti (Moro su tutti ma anche di gente qualsiasi, anche bambini - orrore), polizia, movimenti studenteschi incattiviti dalla fine dell'onda del '68, movimento operaio con frange filoterroriste, crisi petrolifera, crisi economica, inflazione alle stelle, svalutazione, disoccupazione.

Di questi tempi ogni tanto mi chiedo se stiamo per ricadere in un periodo simile. Per ora vedo crisi economica e disoccupazione. Spero che tutto il resto rimanga nel passato.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.