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di Enrico Sarzanini
ROMA – Campione del mondo con la Germania in Brasile e bomber più prolifico della storia dei Mondiali: l'estate da incorniciare di Miroslav Klose aveva fatto immaginare il tedesco protagonista anche con la Lazio. I numeri però ci raccontano un'altra verità: titolare con il Milan (Lazio sconfitta), in panchina con il Cesena (biancocelesti vittoriosi 3-0), il tedesco ha rigiocato dal 1' nel capitombolo interno (0-1) contro l'Udinese.
Avvio choc per l'attaccante che in quattro gare non è ancora riuscito a segnare nemmeno un gol. Klose in questo avvio di stagione è apparso fuori forma, ma soprattutto sembra iniziare a sentire il peso dei suoi 36 anni. Il panzer, si sa, non è uno che molla facilmente. Quando prima della fine del campionato scorso ha rinnovato il contratto con la Lazio per un'altra stagione, con opzione per la successiva, lo ha fatto certo di poter dare il giusto contributo alla squadra.
Vuole riportare i biancocelesti nell'Europa, se possibile quella che conta. Non è uno che sbatte i pugni o che urla nello spogliatoio Miro, ma il tedesco resta comunque un leader. E' stato lui, dopo il tonfo interno con l'Udinese, a metterci la faccia nel dopo-partita: «Siamo tutti con Pioli, è bravissimo. Da quando sono alla Lazio questa è la formazione più forte, anche se la classifica sembra dire il contrario. Voi ancora non lo vedete, ma è così. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, presto anche la fortuna tornerà dalla nostra parte». Massima stima nei confronti dell'allenatore ma anche e soprattutto del compagno di reparto Djordjevic che ha già segnato 4 reti. Già in estate aveva speso ottime parole nei suoi confronti: «Lui è bravo e vedrete che mi toglierà il posto – aveva sottolineato il tedesco -. Mi piace tantissimo nei movimenti, sa calciare con entrambi i piedi e soprattutto ha tanta voglia. Questo per me è un fattore determinante perché quando uno ha voglia, impara. Sono sicuro che prenderà il mio posto».
Ceduto Hernanes all'Inter, il nuovo profeta di Formello è dunque Klose: Djordjevic in cinque gare è diventato capocannoniere biancoceleste ma soprattutto ha tolto il posto al tedesco che però di abdicare non ci pensa proprio e lavora per tornare ad indossare la maglia da titolare. Ieri, mentre i compagni si godevano una giornata di meritato riposo, lui faticava a Formello alla ricerca della migliore forma. Una buona notizia per Pioli.
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