Autore Topic: Keita, Tounkara, Felipe Anderson e Cataldi: c'è una Lazio che cresce alle spalle  (Letto 529 volte)

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E’ il tesoretto biancoceleste. Quarantotto anni in tre, coetanei, aspettative eguali e motivazioni diverse. Keita, Felipe Anderson e Tounkara: tre fratelli che crescono sotto l’ombra del Colosseo. Si definiscono spesso così i tre sui social network, “hermanos”, per dimostrare appunto la forte amicizia che li unisce. Unione che sembra dar loro una spinta in più anche in campo, perché sono loro le note positive di questo precampionato. C’è un futuro dietro Klose: oltre a Djordjevic, i tre là dietro scalpitano. In Germania i Nazionali non hanno convinto, reduci dalla prima settimana di lavoro erano in palese difficoltà, allora a riaccendere la luce ci hanno pensato loro, nei quindici minuti giocati insieme. Pioli ha preso un impegno personale con Felipe Anderson: è colui con maggior voglia di rivincita, la scorsa stagione non ha convinto e il mister sa che sul brasiliano c’è da lavorarci su. Proprio per questo è capitato spessodi vedere i due a colloquio, con il tecnico che lo spronava a “rischiare” la giocata. I colpi ce li ha, deve tirarli fuori una volta abituatosi al calcio europeo, se sarà quello visto nei test estivi allora ci sarà da divertirsi. Stesso discorso per Keita. Nel primo mese pareva aver smarrito lo status da campioncino dimostrato nella stagione passata: poca lucidità nell’uno contro uno, rigori sbagliati e un atteggiamento poco convincente in campo. Che le sirene inglesi l’abbiano distratto? Comunque sia il secondo tempo ad Hannover è stato utile per far tornare il sereno: personalità unita a belle giocate e un rigore conquistato sono bastati a far intravedere il vero Balde Diao. Al suo fianco crescono anche Mamadou Tounkara e Danilo Cataldi - come si legge dalle colonne de La Gazzetta dello Sport e de Il Corriere dello Sport - il primo ha realizzato sette gol fin qui, il secondo è pronto a salire in cattedra nel centrocampo biancoceleste. Capocannoniere estivo di una Lazio che cresce, Mamadou è in cerca di spazio nelle gerarchie di Pioli e si candida come prima alternativa a Candreva. La società ha rinunciato a mandarlo a giocare in prestito, ci si aspetta molto anche da lui. Così come per Danilo Cataldi, non più una sorpresa,anzi, miglior centrocampista fin ora. Si prepara al debutto a San Siro addirittura da titolare. Un talento nato e cresciuto con la Lazio tatuata sulla pelle, può solo che far bene.

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