Friaça fu l'autore del gol del vantaggio del Brasile contro l'Uruguay. Il portiere era Barbosa, morto da anni senza trovare mai pace in vita. Credo che la sua dannazione fosse soprattutto interiore, anche se lui stessò racconto di non essere stato ammesso al ritiro della Seleçao nel 1994, quando seppero chi fosse. Chissà. Del Maracanazo del 1950 colpisce soprattutto la compostezza di un pubblico di 172.000 spettatori ufficiali, oltre 200.000 secondo le stime: il dramma fu vissuto con dignità, e con enorme rispetto da parte degli stessi uruguaiani che vinsero. Se ci sarà un Brasile-Uruguay, credo che lo spirito che lo animerà non sarà quello della vendetta, ma solo della paura. E per "far pace" con quell'evento servirebbe solo che la partita si ripeta in finale, cosa che il calendario ci nega. Meglio così.
L'Algeria del 1982 fu una splendida sorpresa contro la Germania ma poi perse malamente contro un'Austria insipida e nemmeno lontana parente di quella dei '70, quella di Pezzey Krankl e Koncilia, per intenderci. Non avrebbe avuto futuro nel torneo, secondo me. Purtroppo il gironcino a quattro squadre è il peggior meccanismo possibile, quando si parla di pastette. Germania-Austria me la ricordo molto bene: la "rividi" nel derby di ritorno del 2005. Ma due squadre che al 10' sono qualificate, perché dovrebbero attaccarsi? La combattività sarebbe indice di stoltezza, quantomeno. Di partite come quella è piena la storia del calcio: che vive anche di tornaconto sul lungo termine, non solo sull'immediato. Ha senso attaccare un avversario che potrebbe eliminarmi da un torneo, se non attaccandolo mi garantisco la qualificazione?