Inghilterra - Italia (Fase a gironi)

[Giglic]

SIRIGU 5-Perennemente in ritardo sui tiri da lontano, si prende pochissime responsabilità in uscita. In una parola: mediocre. Mirante, Scuffet, persino De Sanctis erano peggiori di lui?
DARMIAN 6.5-Bastassero fase offensiva e personalità, sarebbe candidato per la Top 11 del torneo. Il problema è che, schierato in una linea a quattro, deve anche difendere: lo si capisce sul gol, ma non solo. Piccoli particolari: nella Cairese gioca esterno rispetto ai tre centrali, e l’allenatore è Ventura. Qualche adattamento tattico no, eh?
BARZAGLI 7-Sfiora l’autogol, ma senza la gara arruffona cui lo costringono i compagni chissà come finirebbe. Un martire.
PALETTA 4-Sbaglia fuorigioco uno dietro l’altro e, tolto qualche duello aereo da fermo, è come se non ci fosse. Nel finale col Parma aveva la spia della riserva rosso fuoco, e stasera non era nelle condizioni fisiche per scendere in campo. Possibile che chi lo allena da settimane non se ne sia accorto?
CHIELLINI 4-Un fabbro trasformato in simil-giocatore di calcio dalla licenza di uccidere in bianconero: non servivano altri esperimenti per sapere com’è davvero, e non come lo dipinge la stampa compiacente. Il ruolo di terzino e mansioni tattiche tutte da chiarire fanno il resto. Disastroso.
DE ROSSI 5-Filtro davanti alla difesa e movimenti a scalare come terzo centrale costituiscono il suo pane quotidiano con Garcia: peccato che qui non li riproponga, risultando a conti fatti inefficace. Scellerata la punizione dal limite concessa nel finale. Appare svuotato psicologicamente.
CANDREVA 7-La catena con Darmian è di gran lunga la cosa migliore del match. Accenni di approssimazione ed egoismo, ma in un contesto di corsa e qualità che lo rendono indispensabile. Esce stremato.
PIRLO 7-Soprattutto per il finale, in cui l’appoggio costante sui suoi piedi diventa l’elemento portante. A sprazzi, ma così al di sopra degli altri da lasciare la sensazione che pratichi uno sport diverso dal loro.
VERRATTI 4-Dovrebbe coprire, sdoppiarsi tra le due fasi, imprimere cambio di passo: non ci riusciva neppure nelle giornate migliori con Zeman. Scelta assurda per incarichi tattici non chiari.
MARCHISIO 6.5-Un po’ il Barzagli di centrocampo: ricava giocate decisive e momenti importanti da un personale spartito di non facile lettura. Da dosare con cautela, non sembra averne granché sul piano della corsa.
BALOTELLI 6.5-Dai palloni giocabili ricava il massimo, e forse qualcosa di più. Nullo come boa, che però non è il suo ruolo. Mezzo voto in più per il gol e l’atteggiamento positivo, anche nel non reagire a qualche entrata chiaramente provocatoria.
THIAGO MOTTA 5-Qualche buon appoggio nel finale, nell’unica situazione in cui riesce a entrare in partita: da fermo. Insufficiente nella fase difensiva.
PAROLO 6.5-Si muove bene sulla verticale, portando dinamismo e tentando un paio di inserimenti non finalizzati per colpe altrui. Buon impatto col torneo.
IMMOBILE 4-Si ritrova davanti praterie, difensori esausti e un Cahill in campo per onor di firma, preda com’è dei crampi: riesce solo a collezionare anticipi subiti e fuorigioco. Com’è ridotto il nostro campionato, per avere uno così come capocannoniere.

PRANDELLI 4-Da un nonsense tattico esce una prestazione interessante, sia pure segnata da voragini difensive senza precedenti.
Male i cambi, a parte Parolo; assurdi gli incarichi affidati a più di un elemento; sbagliate in serie le valutazioni sui singoli, neppure li avesse conosciuti ieri su un mezzo pubblico.
Per ora se la cava col cul de César, ma urge una drastica correzione di rotta.

Quanto abbiamo perso?


Chi è romanista avvelena anche te: digli di smettere.

[AlenBoksic]

La quasi totalità degli errori di Paletta sono dovuti al fatto che doveva uscire a coprire il buco lasciato da Chiellini.
Tatticamente parlando la bufala è stata sciogliere una coppia di centrali collaudatissima per inventarne uno terzino, zona in cui non agisce da quasi un lustro.
Poi siccome a questo gioco l'esser fortunati conta assai l'ometto in panchina la sfanga pure stavolta invece di essere giustamente criticato.

[borgorosso]

dal punto di vista tattico vete certamente ragione, ma io paletta l'ho visto in difficoltà tecnicamente ed a livello di personalità (rilanci affannosi, chiusure con troppa foga, appoggi sbagliati al limite dell'area). forse ho troppo affetto per biava, ma mi sembra piú bravo

[geddy]

Paletta ha visto le streghe all'inizio, poi si è adattato, nel primo tempo ballavamo davanti alla difesa, per Paletta e Barzagli era difficile, per fortuna Wellbeck e il piccoletto ci hanno graziato. Non capisco Sturridge, con quei colpi, che parte così da dietro, ma meglio per noi. Comunque il più talentuoso in campo era Mario, senza discussioni. Quel pallonetto sulla traversa era sublime...

Balotelli è sullo stesso livello di Ronaldo e Messi. Non capisco come si possa pensare di sostituirlo con Immobile o con quella pippa di Destro.

[Eagles71]

Bella Italia.
Se sistema un attimo la solidità difensiva complice qualche disattenzione dovuta a uomini nuovi e alcuni fuori ruolo il mondiale farà i conti con noi.
la mediana è di qualità eccellente e pure dinamica, se Balotelli rimane con la capoccia sgombra ci sarebbe da sognare.
Candreva è una furia,  ma non lo scopro ora.

[geddy]

Ho visto la partita stamattina. Prandelli adesso avrà il problema di far riposare Pirlo. Verratti può farlo con il Costarica, forse, mai con l'Uruguay. Giochiamo prima con i centroamericani, può essere un problema.
Può uscire De Rossi per Motta. Non so quanto abbia da dare l'oriundo. Fisicamente intendo, perchè come qualità siamo due o tre categorie sopra rispetto al romanista. Dannoso, il romanista. Mette in difficoltà la difesa, sbaglia tutti i movimenti. In atacco non porta nulla.

[Pomata]

Se bloccano Pirlo son dolori x noi.

[Zapruder]

Vincere questa partita era fondamentale e l'Italia ha vinto: il risultato, mai come stavolta, mette in secondo piano tutto il resto. Ho visto una partita tutto sommato divertente, anche per via della non eccessiva attenzione tattica, e gli inglesi non sembrano niente di che. Bene Candreva, Darmian; male Paletta e Verratti, che a mio avviso hanno pagato anche la non buona serata dell'ostiense barbuto.

Prende corpo la possibilità di vincere il girone, quindi di affrontare un ottavo non proibitivo (contro la seconda del girone della Colombia) e nei quarti, eventualmente, la vincente del girone della Spagna, che però difficilmente sarà... la Spagna. Certo, con la difesa "ammirata" stanotte e visti Robben e compagnia, non è che la prospettiva sia così simpatica, ma l'impegno sembra comunque più abbordabile di quanto lo sarebbe stato in linea teorica quello con gli spagnoli.

Insomma, una vittoria molto, molto pesante, sulla quale l'Italia può costruire un cammino importante.

[ThomasDoll]

Esordio migliore, a memoria, solo ad Argentina '78; in genere alla prima si stenta un po', ieri qualche stento c'è stato ma nel complesso la squadra ha corso e l'allenatore ha dimostrato capacità di correggere i propri errori. Quindi lucidi e in palla. Ora speriamo recuperino bene.

[MCM]

Benissimo Darmian, Sirigu e Candreva. Monumentale Pirlo.

Male Paletta e Chiellini.

[Baruch]

Sirigu 6.5: Con l'infortunio di Buffon sembrava fosse meglio ritirare la squadra dal Mondiale. Ma lui è il portiere del Psg, e qualche motivo ci sarà. Le conclusioni non sono difficilissime ma le prende, così come prende sicurezza col passare dei minuti e nella ripresa è bravo a gestire le uscite

Darmian 6.5: Conferma lo stato di grazia, dopo Marchisio è quello che corre di più e prova anche la conclusione, appoggiando costantemente la fase offensiva. Spesso ignorato da Candreva, come nel caso della ripartenza del pari inglese, in cui lui è esente da colpe

Barzagli 6.5: Un salvataggio provvidenziale e una prestazione dispensatrice di tranquillità nonostante un compagno di reparto non all'altezza

Paletta 5: In queste condizioni (ma è così già da un bel po') è un danno. Gli inglesi lo puntano e lo saltano, oppure gli sbucano alle spalle come sul gol. Peggiore degli azzurri

Chiellini 6: Quello che fa più chilometri senza palla, se non altro non si è risparmiato, gestendo bene palloni complicati. La fase difensiva la lascia alla corsia opposta, meglio così

De Rossi 5.5: L'azzurro più preciso nei passaggi (105 ok su 111, 95%), anche quelli lunghi (16 su 17 contro i 6 su 11 di Pirlo), non offre però una prestazione all'altezza di quelle fatte vedere con la squadra di club, facendo spesso mancare il vero argine da difensore centrale aggiunto, non coprendo l'avanzata di Darmian/Candreva da cui nasce l'1-1 inglese e commettendo un fallo pericolosissimo nel finale al limite dell'area. Bella una palla dentro a inizio primo tempo per Darmian, quella su cui Balotelli sfiora solo di testa

Verratti 5.5: Seconda prova da secondo play, seconda prova anonima. La scena è di Pirlo, lui resta ai margini del match in una posizione ibrida, senza prendersi grandi responsabilità

Pirlo 7: Una gara in crescendo, che si illumina su quel velo che offre a Marchisio il tiro del vantaggio e non si spegne più con un secondo tempo perfetto in possesso palla. La gemma è la surreale punizione che parte a rientrare e finisce a uscire

Candreva 7: La catena di destra produce il 45% delle azioni offensive, anche se lui spesso è un po' egoista nel non premiare Darmian e nel mettere palloni sul primo palo per nessuno o nel tirare. Sul finire di tempo prende un palo e si scuote, tanto che a inizio ripresa pennella lo splendido cross del vantaggio. Gestisce al massimo le sue forze: solo Balotelli e Paletta corrono meno di lui, che pure è il più veloce. Marchisio, per dire, ha corso oltre 2 chilometri in più

Marchisio 7: Il principino spacca il match con una grande conclusione e non si ferma mai: 11,152 km percorsi, e il maggior numero di scatti (47). Prezioso per questo modulo

Balotelli 7: Prima cicca di testa, poi inventa un pallonetto salvato sulla linea. Il gol è maturo, e arriva sul secondo palo. Corre poco (meno di tutti: 7,5 km, meno di tutti) e vuole palla sui piedi, ma è decisivo, e a 23 anni vanta già 13 gol in Nazionale

Thiago Motta 6: Rende armato il cemento azzurro che frustra il tentativo di rimonta inglese

Parolo 6: Con lui e Immobile arrivano i primi attacchi sul centro-sinistra, gioca da veterano e prende falli importanti

Immobile 6: Perfetto per giocare di rimessa, anche se al momento di smarcarsi o sbaglia passaggio o non salta l'uomo. Ma la sua sola presenza tiene lunga l'Inghilterra e impedisce situazioni da assedio alla nostra area

Prandelli 6.5: La scelta di Paletta non lo premia, e anche quella di Verratti, che è il primo dei cambi. Ma la squadra in campo mostra personalità e soprattutto una grande condizione atletica, a differenza degli inglesi coi crampi già dopo un'ora. Vinciamo all'italiana, tirando meno (12 vs 18, angoli 2-9 per gli inglesi) ma tirando bene. Il resto lo fanno l'errore di Rooney e la perfetta gestione delle sostituzioni

[DinoRaggio]

Se dovessi personificare le caratteristiche delle due squadre con due rispettivi giocatori, sceglierei Sterling e Pirlo, i due opposti. Raheem Sterling è la Nuova Inghilterra, veloce, con buona tecnica, capace di puntarti e mandarti in difficoltà con cambi di traiettoria repentini, come sa bene il buon Paletta, e pure Chiellini. Ma non basta a farti vincere una partita. L'Italia pure aveva buona tecnica, a cui ha unito un tratto saliente del calcio italiano, troppo spesso disprezzato (nel senso di sottovalutato): l'astuzia tattica, il saper schierarsi a seconda delle situazioni ed il saper sfruttare le lacune degli avversari. Sotto questo punto di vista, Hodgson non è stato per niente reattivo nel colmare il buco difensivo apertosi sulla fascia sinistra inglese, dove il povero Baines è stato preso da due satanassi come Darmian e Candreva, mentre i suoi compagni su quella fascia Rooney e Gerrard lo lasciavano in balìa degli attacchi azzurri.

Ecco Gerrard, ancora non mi so spiegare la mutazione in negativo che gli prende quando dal rosso passa al bianco. E Rooney, l'eterna promessa, ugualmente a disagio nel passaggio dal vermiglio al candido. E', comunque, un'Inghilterra promettente, specialmente in avanti, se sapranno essere astuti tatticamente, potranno togliersi delle belle soddisfazioni. Ed anche migliorare quello che loro chiamano team-work, ieri loro punto debole, e magnificamente applicato dagli Azzurri.

[Matita]

Pirlo .
L assist senza tocca' la palla .

Chestracazzodigiocatore.

[Baruch]

Un’altra cosa che non è stata messa in evidenza (pure io me la sono scordata nelle pagelle) è l’assist filtrante - strepitoso - che Pirlo fa a Balotelli in occasione dell’azione che si conclude col pallonetto salvato sulla linea

A fine partita anche Hart gli ha fatto i complimenti

http://www.gazzetta.it/include_hp/VideoWall.shtml?pos=0

[Sca]

...
Ecco Gerrard, ancora non mi so spiegare la mutazione in negativo che gli prende quando dal rosso passa al bianco. E Rooney, l'eterna promessa, ugualmente a disagio nel passaggio dal vermiglio al candido. E', comunque, un'Inghilterra promettente, specialmente in avanti, se sapranno essere astuti tatticamente, potranno togliersi delle belle soddisfazioni. Ed anche migliorare quello che loro chiamano team-work, ieri loro punto debole, e magnificamente applicato dagli Azzurri.

Ti faccio una confessione  : da quando sono bimbetto sento parlare di un futuro prossimo venturo in cui l'Inghilterra sarà la protagonista.
Eterna promessa. Eterna "next big thing". Eterna qualcosa.
Bisognerebbe studiare, con un approccio seriamente psicologico, cosa succede nella testa di tutti noi quando parliamo dell'Inghilterra (nazionale di calcio).
E' come se cadessimo tutti in una sorta incantesimo (non parlo di te Dino, faccio un discorso generale che mi include e che è figlio delle chicchiere da bar).
A proposito della parentesi; l'altro giorno mentre mi abboffavo con una bomba-colante-crema-ancora-calda al bar, ho sentito un tizio che prediceva cinicamente l'esito dei Mondiali: "aho', tanto poi a vince so' sempre 'eeee stesse, Bbbrasile, Germania, Argentina, 'nghirtera...".
Ecco, questa affermazione da bar mi ha fatto pensare all'incantesimo e alla necessità di un approccio scientifico alla materia.
Perché c'è questa dissociazione eclatante tra la percezione che abbiamo della nazionale inglese e la sua effettiva, reale, concreta, fattuale storia?
Una storia full of nothing.
Una storia di fallimenti.
In piccolo sembra di rivivere la dissociazione mentale che affligge il tottista medio, con una percezione della propria squadra enormemente sopravvalutata rispetto a quanto poi viene concretamente e impietosamente certificato dalla bacheca.
Anzi, sentite che vi dico, almeno la roma è arrivata diverse volte seconda...
L'Inghilterra nemmeno questo. L'Inghilterra vive su una rendita che poggia sul nulla. Storia di fallimenti e squadra di falliti a livello di nazionale.
L'Inghilterra negli ultimi 50 anni in pratica, dopo la vittoria del mondiale casalingo del '66, ha ottenuto come miglior risultato un quarto posto a Italia '90.
In 50 anni l'Inghilterra ha disputato una sola semifinale, 4 volte è stata eliminata ai quarti, 2 volte agli ottavi, 3 volte nemmeno ha partecipato ai mondiali (non essendosi qualificata).
La Croazia ha fatto meglio, con un terzo posto.
Ma al bar non sentirete mai nessuno dire che a vincere sarà una delle solite... 'aaaa Croazia...

[Pomata]

Ti faccio una confessione  : da quando sono bimbetto sento parlare di un futuro prossimo venturo in cui l'Inghilterra sarà la protagonista.
Eterna promessa. Eterna "next big thing". Eterna qualcosa.
Bisognerebbe studiare, con un approccio seriamente psicologico, cosa succede nella testa di tutti noi quando parliamo dell'Inghilterra (nazionale di calcio).
E' come se cadessimo tutti in una sorta incantesimo (non parlo di te Dino, faccio un discorso generale che mi include e che è figlio delle chicchiere da bar).
A proposito della parentesi; l'altro giorno mentre mi abboffavo con una bomba-colante-crema-ancora-calda al bar, ho sentito un tizio che prediceva cinicamente l'esito dei Mondiali: "aho', tanto poi a vince so' sempre 'eeee stesse, Bbbrasile, Germania, Argentina, 'nghirtera...".
Ecco, questa affermazione da bar mi ha fatto pensare all'incantesimo e alla necessità di un approccio scientifico alla materia.
Perché c'è questa dissociazione eclatante tra la percezione che abbiamo della nazionale inglese e la sua effettiva, reale, concreta, fattuale storia?
Una storia full of nothing.
Una storia di fallimenti.
In piccolo sembra di rivivere la dissociazione mentale che affligge il tottista medio, con una percezione della propria squadra enormemente sopravvalutata rispetto a quanto poi viene concretamente e impietosamente certificato dalla bacheca.
Anzi, sentite che vi dico, almeno la roma è arrivata diverse volte seconda...
L'Inghilterra nemmeno questo. L'Inghilterra vive su una rendita che poggia sul nulla. Storia di fallimenti e squadra di falliti a livello di nazionale.
L'Inghilterra negli ultimi 50 anni in pratica, dopo la vittoria del mondiale casalingo del '66, ha ottenuto come miglior risultato un quarto posto a Italia '90.
In 50 anni l'Inghilterra ha disputato una sola semifinale, 4 volte è stata eliminata ai quarti, 2 volte agli ottavi, 3 volte nemmeno ha partecipato ai mondiali (non essendosi qualificata).
La Croazia ha fatto meglio, con un terzo posto.
Ma al bar non sentirete mai nessuno dire che a vincere sarà una delle solite... 'aaaa Croazia...

Succede spesso con l'altra sponda