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E la Lazio ora sogna con Ledesma nei top 10
« : Sabato 12 Aprile 2014, 10:16:32 »
Gazzetta dello Sport (ed. Roma)



E la Lazio ora sogna con Ledesma nei top 10

Per sé e per l’Europa. Torna Cristian Ledesma, la squalifica è passata, Napoli il futuro, l’Europa l’obiettivo, la scalata alla presenze il traguardo. Riecco Ledesma, al centro della Lazio, ancor di più senza Biglia, che gli ha dato il cambio tra i fermati. Per fare 241, per avvicinare Marchegiani e Rocchi. La storia è questa: il centrocampista è a quota 240 partite in Serie A con la Lazio, decimo nella classifica all time tra i biancocelesti. A Ledesma bastano altre tre presenze per diventare ottavo, agganciando appunto Marchegiani e Rocchi. E in assoluto, considerando le presenze in tutte le competizioni, il centrocampista può raggiungere quota 300 entro la fine della stagione. Ora è a 294. Mica male per uno che ha passato più di mezzo campionato fuori rosa perché non rinnovava il contratto che si avvicinava alla scadenza, rimasto a Formello dopo una causa per mobbing persa.

Simbolo Europa
Era la stagione 2009-10, la Lazio rischiava la Serie B. Poi arrivò Edy Reja e la storia cambiò. Un film simile a quello in programmazione in queste settimane: con Petkovic Ledesma era finito ai margini, con zio Edy rieccolo al timone. Alla conquista di un’altra Europa, l’ennesima. Sarebbe la quinta qualificazione nelle ultime sei stagioni, anche se un torneo gli è andato di traverso: l’Europa League 2009-2010, Ledesma non la giocò neppure per un minuto, proprio perché fuori rosa. Nell’organico attuale resta comunque uno dei due calciatori — l’altro è Mauri — ad aver contribuito a tutte le qualificazioni europee dell’era Lotito. È un simbolo, cuore di una Lazio inspiegabilmente messo da parte a inizio stagione e oggi faccione cui aggrapparsi per recuperare punti in classifica al Parma e/o all’Inter. A cominciare da Napoli, in mezzo a una Lazio in piena emergenza, in formazione inedita, chissà forse pure con un modulo diverso. Servono punti, per la Lazio e per lui che a Napoli ha vinto solo una volta, nel marzo 2009. Sulla panchina avversaria c’era Reja, adesso compagno di viaggio di Ledesma. Il legame tra i due è fortissimo, l’Europa lo rafforzerebbe ancor di più. Normale allora che il tecnico chieda al centrocampista di tenere saldo il timone. I traguardi sono vicini: quello personale è questione di tempo, quello europeo è questione di voglia. E Ledesma ne ha tanta.
Davide Stoppini

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