Autore Topic: Socrates, uno di noi  (Letto 807 volte)

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Offline fish_mark

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Socrates, uno di noi
« : Venerdì 28 Marzo 2014, 12:03:07 »
Socrates, colpi di tacco e impegno civile: il Dottore del popolo
"Vorrei morire di domenica, mentre il Corinthians diventa campione". Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira è stato l'uomo più fortunato del mondo: ha avuto la fine che sognava. Se ne è andato il 4 dicembre del 2011. Una domenica. Mentre il Corinthians diventava campione pareggiando 0-0 con il Palmeiras. Tutta la squadra, a centrocampo, spese il minuto di silenzio per la sua stella d'una volta con le lacrime agli occhi e con il pugno chiuso verso il cielo, il gesto che un tempo era stato del Dottore.

Dottore era davvero, Socrates, lo aveva scritto sulla cassetta della posta anche durante il suo periodo da calciatore: pediatra. Colpi di tacco e impegno civile, 37 di piede e una delle menti più aperte del Brasile. Mentre il Paese faceva i conti con il governo autoritario del regime militare, Socrates sperimentava nella sua squadra il significato della parola Democrazia. Tutto veniva messo ai voti: ritiri, orari di allenamento, quali calciatori vendere o comprare. E sulle proprie maglie il Corinthians affermava con dei messaggi la necessità che quell'organizzazione micro sociale venisse estesa all'intero Paese.

Il pugno destro sollevato verso il cielo. Chiuso. Rosso. La fascia tra i capelli con un scritta che predica giustizia. La maglia della nazionale brasiliana. Socrates è ritratto così sulla copertina di un bel libro uscito da qualche giorno in Italia, "Calciatori di sinistra" (Isbn edizioni, 251 pagine, 21 euro), scritto dallo spagnolo Quique Peinado e tradotto da Giovanni Dozzini. Un volume che racconta le incursioni dei calciatori nella politica, oggi sempre più rare, ma un tempo testimonianze forti, vere, a volte dalle conseguenze dolorose. Un libro che rinuncia alle suggestioni facili, dal tatuaggio di Che Guevara sul braccio di Maradona al ribellismo di Eric Cantona. Queste cose non ci sono. C'è invece, in molte pagine, il capovolgimento di vicende che parevano certezze, come il presunto marxismo del tedesco Breitner o la partecipazione del portiere svedese Hellstroem alle manifestazioni delle Madri di Plaza de Mayo durante i Mondiali d'Argentina. Forse le pagine più belle sono proprio quelle legate al 1978, alle testimonianze sul disimpegno e sull'indifferenza che circondarono la Coppa del Mondo organizzata da Videla. E poi gli italiani, certo: le vite di Sollier, Lucarelli, Zampagna.
Socrates, colpi di tacco e impegno civile: il Dottore del popolo
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Curiosa e sorprendente è la coincidenza dell'uscita di questo libro con il lavoro di Mimmo Calopresti, sceneggiatore, attore e regista, spintosi in Brasile sulle orme di Socrates, per raccogliere tracce della sua missione sociale e della sua eredità. Ne è nato un documentario, scritto da Marco Mathieu, dal titolo "Socrates, uno di noi".

Calopresti racconta l'irripetibile parabola di un fuoriclasse, il fascino che ha esercitato sulle generazioni successive, l'amore che in Brasile circonda il suo nome. E' stato a girare nei suoi luoghi, tra la sua gente. E mette in evidenza il contrasto del Socrates brasiliano con quello che vedemmo in serie A nel campionato 1984/85, quando venne a giocare con la Fiorentina. Una personalità a cui l'Italia impedì di esprimersi fino in fondo.

La versione televisiva del documentario è completata. Sarà venduta sul mercato internazionale ed è probabile che sia mandata in onda prima dei Mondiali. Intanto Calopresti lavora a una versione che possa avere una sua distribuzione nelle sale. A proposito dei prossimi Mondiali, resta da tenere a mente la seconda profezia fatta da Socrates, pure questa riferita nel libro "Calciatori di sinistra". Disse: "Il Mondiale 2014 sarà una vergogna in termini organizzativi, e in finale arriveranno Argentina-Brasile, vinceranno i primi 2 a 0, con due gol di Lionel Messi".
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La Repubblica
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un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Boks XV

Re:Socrates, uno di noi
« Risposta #1 : Venerdì 28 Marzo 2014, 14:09:15 »
parlare a titolo personale no, eh?  :D

Offline WombyZoof

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Re:Socrates, uno di noi
« Risposta #2 : Sabato 29 Marzo 2014, 10:51:57 »
sempre stato sulla palle socrates. 
«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline DinoRaggio

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Re:Socrates, uno di noi
« Risposta #3 : Sabato 29 Marzo 2014, 15:51:36 »
Citazione da: Santippe
sempre stato sulla palle socrates.
 :P
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Giglic

Socrates, uno di noi
« Risposta #4 : Sabato 29 Marzo 2014, 16:41:21 »
È l'effetto breitner. Capisco


Chi è romanista avvelena anche te: digli di smettere.