Autore Topic: Fallimento totale: mezza squadra non serve più  (Letto 556 volte)

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Fallimento totale: mezza squadra non serve più
« : Giovedì 27 Marzo 2014, 14:19:55 »
www.laziopolis.it

I quattro in scadenza hanno fatto il loro tempo, altri non li abbiamo neanche mai visti



Perduta praticamente l'Europa, forse neanche mai realmente cercata, è il momento dei primi bilanci. Per molti tifosi questi sono i giorni dell’arcobaleno, simbolo di ogni opposizione democratica. Fatti salvi i portieri, sulla squadra di ieri bisogna scrivere a caratteri cubitali un bel no, basta.
 Basta con Abdolulay Konko, 30 anni, da Marsiglia. Ieri si è disputata la trentesima giornata di campionato, e lui ne ha giocate diciotto (7 sconfitte e 5 pareggi). Ha un
 contratto di cinque anni a un milione e 200mila euro ed è stato ingaggiato per sostituire Lichtsteiner. Basta con Diego Novaretti, 28 anni, da La Palestina. Ha giocato otto partite in stagione, è arrivato a parametro zero, guadagna circa 500 mila euro a stagione e ha un contratto di tre anni. Grazie mille a Beppe Biava, fulcro della difesa biancoceleste, determinante per risollevare le sorti della Lazio quando si rischiava la serie B. Gli venga tributato il giusto plauso con giro di campo finale, ha 36 anni, è stato fuori 16 volte quest’anno. Buona fortuna a Ogenyi Onazi, ovvero tre passaggi fatti e quattro sbagliati. Corre corre, si impegna, però il calcio non è solo corsa e dinamismo. I passaggi, quelli almeno a dieci metri, dovrebbero avere una percentuale di riuscita prossima al 100%. E’ giovane, ha mercato in Inghilterra, può andare a far compagnia a Kozak. Finiamo con Mauri, ieri finto centravanti, 34 anni. Il popolo biancoceleste gli è stato vicino nei momenti difficili, credendo nella sua innocenza, in una vicenda con molte zone d’ombra. Per noi è innocente a prescindere, uno che si infortuna per festeggiare un gol contro il Napoli, scivolando sul pallone, è innocente d’ufficio. La sua storia alla Lazio si è conclusa.
 Poi ci sono quelli che ieri non c'erano. Buon proseguimento in Brasile ad Andre Dias, troppo acciaccato per restare ancora. E buon proseguimento dove lo chiameranno al grandissimo Miroslav Klose, che senza Europa qui a Roma s'immalinconirebbe ancora di più: con quel noioso mal di schiena, per giunta. Buona carriera a Pereirinha, che non abbiamo avuto tempo e modo di apprezzare: cosicché non sapremo mai se fosse un terzino, come ci volevano far credere, o un vice-vice-vice Candreva. Buona Juve a Senad Lulic, che Lotito darà via perché è l'unico con cui può fare ancora cassa dopo questa stagione di svalutazione generale. Cordiali saluti a Kakuta e Postiga: non ce li hanno neanche presentati, quindi sarà difficile sentirne la mancanza. Di Alfaro nessuno sa più niente: Tare dopo averlo a lungo osservato, deve averlo perso di vista.

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