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Irriconoscibili. Non c'è altro aggettivo per descrivere i due assi della Lazio che, contro l'Atalanta, si sono guadagnati la palma di peggiori in campo. Klose e Candreva, con la loro prestazione, hanno fotografato quello che è un periodo in altalena per la squadra biancoceleste. In questo finale servirebbero come il pane sia i gol del tedesco che la corsa e gli assist dell'azzurro. Ma la strada sembra tutta in salita e senza ritorno. Una parabola discendente che sta allontanando il traguardo del quinto posto, buono per l'Europa League. Anche l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport ha analizzato le prestazioni dei due giocatori biancocelesti. Klose, ieri, è mancato in tutto. Non ha tirato, s’è allontanato nuovamente dalla porta, ha girato a vuoto, ha vagato in avanti. La Lazio l’ha perso sempre nella parte finale delle stagioni, è successo nei primi due anni. Klose, stavolta, è disponibile, ma il rendimento è in calo. E’ vero, ha segnato contro Sassuolo e Ludogorets nel giro di cinque giorni (storia di poche partite fa), ma ha sofferto le gare ravvicinate. Reja l’ha fatto giocare a Catania, nell’andata coi bulgari e col Sassuolo, l’ha fatto entrare a Sofia. Tre impegni di fila (da titolare) il tedesco li aveva onorati solo all’inizio dell’avventura laziale. Klose è un uomo di ghiaccio, ma non regge certi ritmi. E le medie gol ne risentono. Klose ha deluso e Candreva s’è macchiato di erroracci nella 100esima da laziale, almeno lui la prestazione l’aveva fatta. Reja s’è infuriato, nell’intervallo gli aveva detto di stare attento, l’aveva messo in guardia. Candreva è andato in tilt perché è stanco, tira la carretta da mesi e mesi, nella Lazio e in Nazionale. E’ l’unico ad aver giocato 27 gare su 27 ed è stato impegnato anche in Europa. Candreva gioca sempre e comunque, non può essere spremuto. La stanchezza si trasforma in nervosismo, ci vuole un attimo. E’ successo contro l’Atalanta, ha beccato un giallo per proteste e il secondo se l’è preso per una simulazione plateale, un gesto che non gli appartiene. Va perdonato perché si fa un mazzo così. Si riprenda, c’è bisogno di lui.
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