Autore Topic: Emergenza gol: Anderson, Perea e Kakuta, la Lazio non può aspettare  (Letto 630 volte)

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(Gazzetta dello Sport ed. Roma)


Emergenza gol: Anderson, Perea e Kakuta, la Lazio non può aspettare

Tre personaggi in cerca d’autore. Tre nuovi acquisti in cerca di una consacrazione che tarda ad arrivare. Felipe Anderson, Brayan Perea e Gael Kakuta sono entrati in momenti diversi nella casa biancoceleste (a luglio il brasiliano, a settembre il colombiano, venti giorni fa il francese), ma hanno in comune la stessa missione. Ringiovanire, rinforzandolo, il settore avanzato della Lazio. Una missione fallita, almeno finora. Perché a livello individuale hanno deluso (Anderson senza attenuanti, Perea a metà, mentre Kakuta è ancora da scoprire) e perché più in generale l’attacco biancoceleste appare come il grande malato della formazione di Reja.

Delusione Anderson
Felipe è la grande delusione. E’ ancora presto per etichettarlo come flop. La storia del calcio è piena di fallimenti trasformatisi in clamorosi successi nel giro di qualche mese. Specie se si tratta di giovani, e il brasiliano lo è non avendo ancora compiuto 21 anni. E’ un dato di fatto, tuttavia, che finora il terzo più importante investimento dell’era Lotito non ha reso per quello che ci si aspettava. E’ arrivato in Italia infortunato, Anderson. E questo lo ha condizionato. Ma poi, quando ha avuto le occasioni, non le ha sfruttate. L’ultima giovedì. Un primo tempo anonimo, poi la fiammata ad inizio ripresa (traversa e rigore procurato) subito spenta dall’errore sul dischetto. Una serata emblematica della sua avventura laziale. In cui ha alternato lunghi letarghi a risvegli improvvisi ma sempre effimeri. Anderson ha ancora tre mesi per dimostrare di essere da Lazio. Poi non ci sarà più tempo.

Perea a metà
Il bilancio di Perea è leggermente migliore. Qualche buona partita, qualche gol importante (come la doppietta in Coppa Italia col Parma), ma anche la sensazione
che non si tratti di un fuoriclasse e che, pur avendo molti margini di miglioramento, le sue prospettive non siano eccezionali. Insomma, non sembra essere quel bomber in grado di garantire gol a grappoli. Certo, anche con lui bisogna avere pazienza. Certo, anche lui non ha ancora compiuto 21 anni. E anche lui, come Anderson, arriva dall’altra parte del mondo e un minimo di tempo per ambientarsi bisogna concederglielo.

Attesa Kakuta
Problema che non ha Kakuta, francese con un passato in Inghilterra ed Olanda. Il suo impatto potrebbe essere molto più incisivo ed immediato rispetto a quello degli altri due. Ha anche un paio d’anni in più ed un carattere forgiato da esperienze negative (il Chelsea lo prese giovanissimo, ma lui fallì). Reja sta particolarmente apprezzando il suo modo di lavorare in allenamento. Lo ha fatto anche ieri, quando nelle prove sui tiri il francese è stato il più positivo. Giovedì ha fatto l’esordio in biancoceleste. Rotto il ghiaccio può ora scalare altre posizioni. (stefano cieri)

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