Autore Topic: Lazio, Mauri a due facce felice per il gol, triste per la sconfitta  (Letto 511 volte)

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Lazio, Mauri a due facce felice per il gol, triste per la sconfitta
« : Lunedì 17 Febbraio 2014, 11:33:07 »
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Tutti a dire: comanda Mauri nella Lazio, è lui a decidere se e quando giocare. Esagerati, malelingue. Il capitano è tornato, proprio il giorno in cui la Lazio si ferma per la prima volta con Reja in panchina. Nel primo caldo pomeriggio del Massimino, a festeggiare è solo il capitano. Non sta benissimo, ovvio, non può, è troppo lunga l"inattività.

Si è sempre allenato in questi mesi, ma la partita è un"altra storia. Nel derby sì, ha fatto una brutta figura e magari anche Reja che lo ha mandato in campo con troppa leggerezza, attribuendogli doti magiche che non ha; a Catania il tecnico ha perseverato, schierandolo dall"inizio, in una partita delicata e sul un campo storicamente complicato. Stavolta, meglio, almeno un pochino.

L"inizio è stato in salita e la ripresa ha cominciato a boccheggiare. Faticava a trovare la posizione tra le linee, sbagliava passaggi elementari, non riusciva a essere incisivo. Ma poi la vita ti cambia in un attimo. Basta una mezza palla, un volo in cielo, una zuccata e tutto torna come prima, più o meno. L"incubo, almeno il suo, è finito a Catania, a trenta secondi dal gong del primo tempo, con la Lazio sotto di un gol. Ecco la rete del capitano, quella della speranza. Riecco i sorrisi, via i fantasmi.

La Lazio si arrende, si porta a casa una figuraccia, ma può dire di aver ritrovato la vena sotto porta del suo capitano. Sì, almeno quella, perché Reja non vuole farne a meno, perché è uno dei pochi che sa attaccare la profondità. Bene per il gol ma la prestazione non è stata all"altezza del pre-squalifica e forse hanno ragione quelle famose malelingue che ancora non lo vedono in condizione e quindi più meritevole della panchina. «Per ora sto bene, quando non ce la farò più lo dirò al mister», le sua parole a fine primo tempo. A Reja lo ha comunicato dopo mezz"ora della ripresa: non ce la faccio più. Ed è uscito sul 3-1 per il Catania. Più lucida la sua analisi a fine partita. Anche lui, come Reja, non cerca alibi. «Peccato, la sconfitta non ci voleva. Sono contento per il gol, ma c’è tanto rammarico, perché dopo la serie di risultati utili volevamo continuare a recuperare punti. A Catania ci siamo imbattuti in troppe disattenzioni, dobbiamo migliorare nel possesso palla, era lento e noi eravamo prevedibili, mentre loro sono stati bravi a coprirsi e ripartire. Sapevamo che sarebbero andati forte, soprattutto giocando in casa, purtroppo hanno fatto subito gol ed è cambiata la partita. Nel primo tempo ci abbiamo creduto anche se la Lazio non ha creato molto; nel secondo tempo siamo calati e abbiamo fatto il loro gioco».

Lazio un po" sulle gambe, colpa del caldo. «Correndo sempre all’indietro abbiamo perso molte energie. Adesso il morale va tenuto alto, perché giovedì c’è una partita importante, vogliamo risalire: la Lazio merita di stare a quei livelli».

FASCIA E GOL - L"ultima partita che Mauri ha giocato da titolare risale a quasi un anno fa, Udinese-Lazio 1-0 del 20 aprile 2013, l"ultima rete segnata è in un Genoa-Lazio, 3 febbraio scorso, con la squadra biancoceleste sconfitta al fotofinish per 3 a 2 e quel pomeriggio subì un brutto infortunio per il fallaccio di Matuzalem. Quello di Catania è il suo trentaquattresimo gol con la maglia della Lazio su 243 partite disputate. Ieri ha ripreso a indossare la fascia, cosa che non aveva fatto nel derby, perché entrato nella ripresa. Un sorriso, a metà. Adesso per completare il tutto, gli manca il rinnnovo. Se ne sta parlando. Lui chiede un milione e mezzo moltiplicato per due anni. Non male.

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