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Io non so la vera età di Joseph Marie Minala, né lo conosco. Come non so la vera età di nessuno al mondo tranne che dei miei figli, che ho visto nascere personalmente. Mi baso, come per tutti, sui documenti, che dicono che ha 17 anni. In particolare, non rilancio notizie di siti satirici pur di vendere qualche copia in più o per lanciare scoop (guarda caso sempre in chiave anti-Lazio). Mi dicono che “in Africa l’anagrafe non è perfetta”. Può darsi, di sicuro non è una prova che i documenti di Joseph dicano il falso.
Io non so la vera età di Joseph Marie Minala, né lo conosco. Ma so che quando lo sfottò tra tifoserie diventa crudeltà verso un ragazzino, allora si è passato il segno. Chi ride di tutto questo, magari è inorridito davanti alle notizie sul bullismo al liceo. In un paese dove il murales di un calciatore viene autorizzato in un posto che dovrebbe produrre cultura, è evidente il ruolo del calcio nella società. E questa ferocia verso un ragazzo di 17 anni è forse segno che più che segnalare le mancanze dell’ufficio anagrafe camerunense, dovremmo segnalare le mancanze di rispetto italiane. Chi, poi, crede di colpire la Lazio in questa maniera, è due volte in errore: perché fa del male a un ragazzino (ancora), e perché la Lazio da questa storia non ne esce neanche scalfita. Anche se capisco che la sola esistenza dei biancocelesti fa del male a parecchi in città.
Io non so la vera età di Joseph Marie Minala, né lo conosco. Ma ho letto la sua storia, ed è una storia di sofferenza, di speranza, di tribolazioni e di raggiri subiti. Ritrovarsi soli, in un paese straniero, dovendo inventarsi la vita a 15 anni e senza il supporto materiale e morale di nessuno è qualcosa che non auguro al mio peggior nemico. E penso che sul suo viso tali sofferenze si leggano tutte, come sul viso dei calciatori del ’60 si leggeva la II guerra mondiale (e chi ha le figurine Panini dell’epoca sa benissimo di cosa parlo).
Io non so la vera età di Joseph Marie Minala. Ma penso che sia una persona fantastica, essendo riuscito a coronare il suo sogno di giocare a pallone. Certo, anche fortunata (La Vigor Perconti è un modello di crescita umana e professionale per chi voglia giocare a calcio, e Joseph ha avuto la buona sorte di trovare li la sua casa e in Maurizio Perconti un padre putativo), ma questo non fa che aumentare la mia ammirazione per lui. Fosse successo nel Maryland, tutti starebbero a decantare il “sogno americano”. E’ successo a Roma, e soprattutto con la Lazio: allora tutti a cercare il marcio.
Io non so la vera età di Joseph Marie Minala, né lo conosco. Ma sono lui.
