Autore Topic: Una squadra di marziani con una fortuna...extraterrestre  (Letto 534 volte)

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Una squadra di marziani con una fortuna...extraterrestre
« : Domenica 26 Gennaio 2014, 00:13:34 »
www.laziopolis.it

In conferenza stampa, Reja ha parlato della Juventus come di una squadra di Marziani. Senza tirare in ballo Star Trek, di sicuro questa è una partita che dimostra che i bianconeri, in difficoltà ed in 10 per tre quarti della partita, riescono a non perdere grazie anche ad una fortuna extraterrestre. Partita che prende una piega decisa grazie a Buffon, incappato in una delle sue peggiori serate, e Juve che viene salvata, oltre che dall’immensa classe di Llorente, da una traversa e da un palo.
La Lazio arriva all’appuntamento in netto miglioramento, quantomeno di risultati, segno che la cura del Goriziano sta facendo il suoeffetto. Ma i Marziani sono i Marziani, e se le debacle della scorsa estate sono un pallido ricordo, di sicuro batterli è comunque difficilissimo. La squadra di Conte, alla ricerca della tredicesima vittoria di fila in campionato, arriva infuriata dopo che l’Olimpico l’ha vista soccombere in Coppa Italia con la seconda squadra della Capitale non più tardi di martedì scorso. Reja sa bene tutto questo, e riesce ad ingabbiare i bianconeri con una difesa attenta e decisa.
La Juve con Chiellini squalificato (Ogbonna in difesa prende il posto del nazionale) e che porta solo 21 giocatori a Roma, lascia Pirlo in panchina preferendogli Marchisio.
La Lazio ripete la difesa a tre vista all’inizio a Udine, con Cana al posto di Ciani. I problemi per Reja sono sulla fascia sinistra, con Radu infortunato e Lulic squalificato (oltre ad Onazi che paga il rosso in terra friulana). Marchetti ancora out (ufficialmente per virus intestinale, ma questa cosa farà discuetere) ed in panchina, in porta tocca di nuovo all’albanese Berisha.
Il pubblico sembra non essere appassionato più di tanto: solo 45.000 circa gli spettatori, con oltre 8.000 juventini.
Partita che mostra esattamente ciò che ci si aspetta: Juventus padrona del centrocampo e Lazio molto attenta in difesa. I bianconeri, consci delle mancanze dei titolari laziali della fascia sinistra, spingono soprattutto da quella parte con Lichtsteiner, fischiatissimo dai tifosi laziali per le sue esultanze durante la supercoppa di Agosto. Il primo tiro (alto) arriva comunque solo all’8’ da parte di Vidal. Cinque minuti dopo arriva la prima parte dello psicodramma di Buffon: su una palla difficile data da Bonucci al portierone azzurro, questi cerca un dribbling su Klose che capisce tutto ed interviene: la palla è fuori di poco.
La Juve continua la sua sterile supremazia ma la difesa biancoceleste è sempre attenta. Berisha è sicuro nelle uscite ed i tre dietro non regalano nulla a Tevez e Llorente.
Al 21’ Hernanes va in profondità, ma Buffon anticipa su Konko. E’ l’anteprima del gol: al 24’ Konko scende sulla sinistra indisturbato per 30 metri, da in area per Klose che gira intorno a Ogbonna e Barzagli ed anticipa Buffon, che lo stende. Rigore ed espulsione sacrosanta. Candreva realizza spiazzando Storari, entrato al posto di Asamoah. Per gli amanti della statistica, Candreva realizza la rete n. 2000 in serie A per la Lazio.
La Juve, in 10, si riorganizza in un 4-4-1 con Tevez all’ala e Llorente al centro. La reazione, comunque, è tutta concentrata in un cross di Tevez dalla destra che Llorente controlla e tira girandosi su Dias, ma Berisha è attento. Ci sarebbe anche un secondo rigore per la Lazio al 43’, ma Massa giudica il mani di Bonucci su Hernanes involontario.
Ripresa sulla falsariga del primo tempo, fino a quando non arriva la fiammata dei campioni d’Italia: Lichtsteiner piazza un cross e Llorente, con una torsione da par suo, anticipa Biava e la manda nel sette con Berisha che può solo vedere la palla insaccarsi.
Il pareggio da forza ai bianconeri, ed il basco costringe Berisha in angolo due minuti dopo (alla fine il conto dei corner sarà di 7-0 per gli juventini). Lazio comunque sempre pericolosa. Reja fa entrare Gonzalez per Cavanda, per continuare la pressione sull’ala destra dell’attacco biancoceleste. Ed i risultati si vedono immediatamente: punizione di Ledesma dalla tre quarti, colpo di testa di Klose da non più di tre metri e Storari, d’istinto, mette sulla traversa. La sfortuna Laziale si ripete all’85’: Keita (entrato per Candreva 2 minuti prima) si libera sul vertice sinistro dell’area juventina e fa partire un tiro a giro che dopo essersi stampato sul palo cade nelle mani del portiere bianconero.
E’ l’ultima fiammata di una partita giocata molto bene dagli uomini di Reja,
La Lazio può recriminare per la sfortuna, la Juve si conferma squadra campione, anche di fortuna. Ma il futuro dei biancocelesti, vista questa partita, è decisamente più roseo di solo un mese fa.

Lazio: Berisha 6,5; Biava 6, Cana 6,5, Dias 7; Cavanda 6,5 (dal 64’ Gonzalez 6), Ledesma 6, Biglia 6,5, Konko 6; Candreva 6 (dal 83’ Keita 6,5), Hernanes 6,5; Klose 6,5. A disp.: Marchetti, Strakosha, Pereirinha, Novaretti, Ciani, Crecco, Vinícius, Felipe Anderson, Floccari, Perea.All.: Reja. 7

Juve: Buffon 4,5; Barzagli 5,5, Bonucci 6, Ogbonna 5,5; Lichtsteiner 6,5, Vidal 5,5, Marchisio 5,5, Pogba 6,5, Asamoah s.v. (Storari dal 25’ 7); Tévez 6, Llorente 7. A disp.:Rubinho, Isla, Cáceres, Peluso, Padoin, Pepe, Pirlo, Giovinco, Quagliarella.All.: Conte 6.

Arbitro: Massa 6,5

Reti: Candreva (rig.) 26’, Llorente 59’
Note: ammoniti Biava, Bonucci. Espulso Buffon al 24’

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