Autore Topic: La Lazio licenzia Petkovic per giusta causa  (Letto 578 volte)

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La Lazio licenzia Petkovic per giusta causa
« : Sabato 4 Gennaio 2014, 15:11:49 »
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La Lazio licenzia Petkovic per giusta causa, ai giudici del Tribunale del lavoro l’ardua sentenza. Con uno scarno comunicato pubblicato sul sito ufficiale la società ufficializza il cambio della guida tecnica. Tutto previsto, battaglia legale compresa. Nonostante la lunga riunione di venerdì tra gli avvocati della Lazio e quelli di Petkovic non si è arrivati a un accordo. Ne esce male la Lazio, che prima di licenziare il proprio tecnico gli propone una buonuscita economica (se si decide di licenziare un allenatore pensando di averne diritto, perché trattare la buonuscita?), ne esce male Petkovic che si presenta sulla panchina della nazionale elvetica con l’ennesimo esonero sul groppone. Il licenziamento per giusta causa è di fatto un esonero a tutti gli effetti. La Lazio fa un passo indietro pur di andare avanti. Ma pur sempre di passo indietro si tratta. Lotito costretto a richiamare quel tecnico che aveva congedato diciotto mesi prima con la benedizione del diesse Tare che resta il primo responsabile di una campagna acquisti insensata, senza logica.
Ma è soltanto una delle tante spiegazioni che dovrà dare il diesse albanese, che per trovare un “secondo” a Edy Reja ha scomodato Alberto Bollini rivoluzionando l’intero assetto del settore giovanile: cambia il tecnico della Primavera, cambia quello degli Allievi Nazionali. A che pro? Si torna al passato, con Edy Reja, un tecnico mai entusiasta di lavorare con le giovani promesse, proprio nell’anno in cui il club ha acquistato unicamente giovani promesse. L’allenatore friulano dovrà gestire una situazione difficile, ma non delicata, con una Lazio che continuerà a galleggiare tra color che son sospesi: troppo lontana l’Europa, ormai a distanza siderale, troppo distante la zona retrocessione, occupata da squadre di gran lunga inferiori per organico e capacità tecniche. Le uniche soddisfazioni potrebbero arrivare dalle coppe in cui la Lazio - non avendo più obiettivi in campionato - potrebbe investire tutte le proprie energie. Reja aveva lasciato la squadra al quarto posto, dopo aver fallito la qualificazione in Champions League perdendo partite impossibili come quella contro il Novara già retrocesso. Ora ritrova la sua Lazio al decimo posto in compagnia di altre quattro formazioni, con una rosa invecchiata, con minor ambizioni e ormai pochi punti di riferimento. Petkovic se ne va, lasciando un segno indelebile sulla storia della Lazio dopo aver vinto la partita della vita. Perché un 26 maggio, è per sempre.

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