Autore Topic: Verona-Lazio 4-1, Hellas da applausi, incubo Petkovic  (Letto 584 volte)

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Verona-Lazio 4-1, Hellas da applausi, incubo Petkovic
« : Domenica 22 Dicembre 2013, 18:58:30 »
www.gazzetta.it



VERONA, 22 dicembre 2013
Doppietta di Toni, la punizione di Iturbe a fine primo tempo e un contropiede di Romulo nella ripresa chiudono il conto. Unico lampo laziale il gol di Biglia. Salta subito il tecnico biancoceleste?

Otto vittorie in nove partite in casa: il Verona sa come far divertire il suo pubblico, sempre più caloroso. Anche ieri circa 20 mila presenze e un applauso interminabile per festeggiare il 4-1 alla Lazio e i 29 punti di fine 2013. Un esito corretto in una gara ricca di occasioni: ha vinto la squadra che ha sbagliato meno sotto porta. Vale come esempio quello di Luca Toni: concretezza, due gol, un assist. Mentre il suo "amico tedesco" Miro Klose non è riuscito a infilare due chance nette. La Lazio ha vinto soltanto una volta in trasferta nel 2013 e mai in questo campionato: l’allenatore Petkovic è a rischio esonero.

DIFESE BALLERINE — I gol nel primo tempo, sempre da calci piazzati non depongono a favore delle difese, poco reattive nei cross. Sulla punizione del 2-1 di Iturbe sbaglia invece il portiere Marchetti. Nella seconda parte è tremendo il contropiede del Verona. Romulo e ancora Toni castigano di nuovo la Lazio, mentre sull’altro fronte non bastano dieci corner a rimontare. C’è sempre un veronese che in qualche maniera rimedia a un errore precedente. Mandorlini non cambia mai sistema, ruota solo con le sostituzioni il trio di centrocampo. Petkovic invece finisce con il 4-2-4 e viene infilzato senza pietà. E’ sempre Toni il terminale del gioco gialloblù. Svelto ad anticipare di testa la difesa laziale nella rete dell’1-0, dopo soli quattro minuti, abile a guadagnare il fallo dello per la punizione del raddoppio di Iturbe, qualche istante prima della chiusura della prima metà. Poi serve all’ex viola il 3-1 (63') e infila il poker sull’invito di Jorginho (78').

rivoluzione lazio — Petkovic cambia la Lazio al via, schierando insieme Ledesma e Biglia a centrocampo con il primo più centrale davanti alla retroguardia. Lulic difende a sinistra, dietro a Ederson. Cana e Dias sono i centrali, Konko controlla Gomez a destra, Candreva, il migliore, sfugge spesso a Agostini sullo stesso lato. I laziali, pur senza Hernanes, Radu, Pereirinha e Alvaro Gonzalez, sono bravi in avvio nell’approfittare dei consueti errori difensivi dell’Hellas. Se Maietta ferma davanti alla porta una deviazione di Klose, dopo buco di Rafael, nessun intercetta il corner di Candreva e Biglia può incornare il primo gol italiano (27'). Ma è nella ripresa che la Lazio non sa replicare alle frustate gialloblù. Entrano anche Keita, Perea e Floccari, però soltanto per vedere i rivali festeggiare. E preoccuparsi per il futuro dell'allenatore.
dal nostro inviato
Pierfrancesco Archetti

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