Autore Topic: Quattro gol, quattro simboli  (Letto 703 volte)

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Offline Baruch

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Quattro gol, quattro simboli
« : Domenica 22 Dicembre 2013, 17:29:20 »
1) Il primo gol di Toni, ovvero LE PALLE DA FERMO

E' l'ennesimo gol che prendiamo sulle palle da fermo, in un campionario di errori che inizia con la Supercoppa di agosto e non si è mai fermato, tanto che nelle ultime 6 partite è successo 4 volte, a Parma, a Torino, col Napoli e a Verona. Marcature perse, scambiate, confuse, in ogni caso sbagliate

2) Il gol di Iturbe, ovvero MARCHETTI

Sì, il "rimbalzo". E' rimbalzato male anche il tiro di Floccari nella ripresa, ma Rafael non ha preso gol. E' l'ennesimo gol preso su punizione da Marchetti (quest'anno anche Floro Flores ha ringraziato), e almeno in questo il nostro portiere è coerente: non le prendeva neanche quando era dio in terra. Ma almeno prendeva qualcosa (tanto), a differenza di quest'anno. Corollario: il primo della barriera - credo Onazi - ha deciso saggiamente di non saltare proprio

3) Il gol di Romulo, ovvero PETKOVIC E IL GRUPPO

Il nostro mister è sempre a caccia di prove che confutino immediatamente la bontà delle sue scelte recidive. Mai come oggi, mette Keita per Biglia, alterando un binario già in clamorosa sofferenza, e prende nello stesso minuto la ripartenza che chiude il match. Ed è clamoroso il modo in cui ciò avviene: proprio Keita perde palla con quel colpo di testa a pallonetto, e Lulic invece di rientrare grida a Keita di rientrare lui, mandandolo a inseguire giocatori in giro per il campo fino al nostro limite dell'area (cosa che avrebbe dovuto fare con meno affanno Biglia) col solo risultato di produrre ulteriore confusione. Quando Toni calcia male sul secondo palo, pensi che almeno Lulic sia rientrato su Lulic. E invece ti sbagli

4) Il secondo gol di Toni, ovvero la DECONCENTRAZIONE

Perché né Onazi - soprattutto - né Cana scivolano per le pessime condizioni del campo. Poco contava, ma se Keita o chi per lui poi imbustava il 2-3 con un quarto d'ora più recupero da giocare, magari si era ancora in tempo per fare qualcosa, nonostante l'11 slacciato che era in campo a quel punto

Offline dukenduke

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Re:Quattro gol, quattro simboli
« Risposta #1 : Domenica 22 Dicembre 2013, 17:43:18 »
Apprezzo da sempre i tuoi post sempre equilibrati e obiettivi.

Sono d'accordo su molto di quello che scrivi però a mio parere la squadra era abbastanza sfilacciata anche all'inizio, troppo lunga per riuscire ad impensierire il verona.

Quando devi ricorrere costantemente ai lancioni, a giocate dei singoli oppure a palloni sparacchiati molto fortemente sulla tua punta a mio parere difetti di gioco di squadra.

Quando in azioni di contropiede si vedono giocatori che si fermano e la passano indietro vuol dire che la squadra non si muove bene.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline Baruch

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Re:Quattro gol, quattro simboli
« Risposta #2 : Domenica 22 Dicembre 2013, 18:29:14 »
Quando devi ricorrere costantemente ai lancioni

Considera tuttavia che questo è stato il sistema di gioco del Verona oggi, su espressa richiesta di Mandorlini
I nostri contropiede si fermavano perché al di là dell'azione personale non sappiamo cosa fare, e quindi o ripieghiamo e andiamo a portare Candreva al cross ribattuto/per nessuno, oppure ci infogniamo per vie centrali (il 73% dei nostri tentativi di oggi, specie con tiri da fuori area)
Come scrivevo nelle pagelle, il simbolo che manca è quello che non emerge dai gol presi, ma dalla comparazione di questi con quelli da noi non segnati: loro 14 cross, 11 tiri e 4 gol, noi 38 cross, 18 tiri e 1 gol

Offline dukenduke

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Re:Quattro gol, quattro simboli
« Risposta #3 : Domenica 22 Dicembre 2013, 18:34:08 »
Considera tuttavia che questo è stato il sistema di gioco del Verona oggi, su espressa richiesta di Mandorlini
I nostri contropiede si fermavano perché al di là dell'azione personale non sappiamo cosa fare, e quindi o ripieghiamo e andiamo a portare Candreva al cross ribattuto/per nessuno, oppure ci infogniamo per vie centrali (il 73% dei nostri tentativi di oggi, specie con tiri da fuori area)
Come scrivevo nelle pagelle, il simbolo che manca è quello che non emerge dai gol presi, ma dalla comparazione di questi con quelli da noi non segnati: loro 14 cross, 11 tiri e 4 gol, noi 38 cross, 18 tiri e 1 gol

Appunto, Mandorlini ha avuto ragione perché hanno i giocatori giusti per quel tipo di gioco, noi no.

I numeri sono impietosi, siamo decisamente sterili per quello che creiamo.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline Baruch

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Re:Quattro gol, quattro simboli
« Risposta #4 : Domenica 22 Dicembre 2013, 18:41:58 »
Oggi sono tre le cose che mi mandano al manicomio: la prima è l'assenza di Biava; la seconda è il comportamento di Lulic sul terzo gol preso; la terza è la posizione di Ederson



In pratica noi oggi non abbiamo avuto fascia sinistra, c'era solo Lulic che poteva affondare ma è stato affondato, anche perché Ederson e Biglia erano entrambi accentratissimi e difficilmente ripiegavano. Ederson, in particolare, ha fatto l'ombra inutile di Klose, senza mai mandarlo in porta se non in un'occasione nel primo tempo, e senza mai trovare uno spunto o un tiro verso la porta. E la cosa bella è che non è la prima volta che accade, né dal primo minuto né a partita in corso. Uomo in meno per 70 minuti

Offline Fabio70rm

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Re:Quattro gol, quattro simboli
« Risposta #5 : Lunedì 23 Dicembre 2013, 09:24:05 »
La formazione iniziale era sbagliata.

Ma porca di quella zozza, ti manca il terzino e tu, arretrando l'esterno non metti un uomo di fascia ma due centrali, Ederson e Lulic? E proprio sulla fascia più forte degli avversari?

Ma allora te le cerchi!!!

Fermo restando che quando sballa il mister, e molti interpreti sono modesti (Cana, Ciani) anche i migliori sbandano (Marchetti).
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!