La sua Under mi è piaciuta moltissimo.
Blocco nerazzurro in difesa e la mano del tecnico nell'assemblare da metacampo in su.
Tanto qualità come non se vedeva dai tempi del calcio "vecchio", in cui si schieravano ali, mezzali di qualità e punte anziché mediani a gogò per "il pressing, Sandro".
Buoni movimenti d'insieme, ma riservando un diverso spazio individuale alle giocate del singolo di maggior talento, vale a dire Insigne.
Attenzione nell'ottenere qualcosa in più sul piano tattico da jolly ed elementi atipici, tipo Marrone e Florenzi.
Insomma, un interessante cocktail fra una precisa idea di calcio e l'elasticità nell'adattarsi al materiale disponibile.
Basterebbe alla Lazio? No, perché non credo disponga della necessaria personalità per lavorare fra senatori ingombranti, pressioni ambientali e una società che non muove un dito per mettere un po' d'ordine.
Se penso a quanti allenatori interessanti abbiamo già scartato per questo motivo, mi viene da pensare che certi elementi di disturbo pesino sulla realtà tecnica della Lazio quanto i cretini da curva sulla sua immagine.