www.calciomercato.comdi Luca Capriotti
Questo articolo non è
per i tifosi della Roma. Piuttosto logico, piuttosto nella loro natura esaltarsi prima del tempo, gioire, dare in esclamazioni di gioia prima che succeda qualcosa di concreto, prima di vincere qualcosa (cosa che non succede da 13 anni). Sicuramente andrà benissimo, come tutti gli altri
(10 allenatori in 11 anni avrebbero qualcosa da dire). La cosa che sorprende è la ridda di commenti dei tifosi della Lazio, che hanno ritenuto di dover commentare le altrui disgrazie (che sia l'ennesimo progetto tecnico fallito siamo d'accordo?). E qualcuno, lo percepisco, è perfino tremebondo.
MOURINHO STAI SERENO - In realtà ha ragione l'account Twitter Krudo: Mourinho ci porterà in guerra. Ci coinvolgerà anche se non vogliamo, ci costringerà a parlare di lui, ci sta già costringendo ad entrare in un'arena psicologica di altissima tensione, una gabbia di nervi.
Ha bisogno di nemici, e a Roma troverà pane per i suoi denti. In questo momento
la notizia di Mourinho è effettivamente una notizia per chi ha tempo per chiacchierare, per chi non ha nulla da giocarsi. In questo momento, è la notizia-bomba perfetta per un ambiente depresso, senza stimoli, inerte. Ovviamente è effettivamente una mossa comunicativa incredibile,
e io stimo molto Mourinho. Chiunque lo abbia vissuto, o ha letto di lui, o ha banalmente visto il documentario sul Tottenham sa di quale speciale - eh già - carisma e dono comunicativo ha questo portoghese. Per noi dovrebbe essere semmai l'ultima preoccupazione: abbiamo altro a cui pensare.
ALTRO A CUI PENSARE - Ripeto: loro hanno tutto per esaltarsi, è nella loro genetica. Parlano prima, gioiscono prima, non vedo differenze rispetto alle altre estati se non il fatto che l'estate in questione per loro sia arrivata molto prima. Ma questo non deve distoglierci: siamo impegnati in una lotta
Champions senza quartiere, loro, a proposito, faranno di tutto per metterci i bastoni tra le ruote, bisogna vincerle tutte, impegnarci, soffrire, ci sarà da vivere questo finale di campionato con ogni fibra del nostro essere, con tutta l'anima. A Mourinho penseremo poi, tanto non vi preoccupate.
Nella sua checklist la costruzione del nemico è prioritaria. E ci troverà presto, anche senza che lo andiamo a cercare noi. E ci troverà pronti, se non perdiamo tempo a preoccuparci di cose che adesso, in questo preciso e decisivo momento storico, sono l'ozioso passatempo di chi sta già in infradito.