Sampdoria-Lazio 1-1, la prima di Mihajlovic è da applausi, Cana lo beffa al 94'

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Cana al 94' salva i suoi, ma con un match tutto grinta i blucerchiati dominano i biancocelesti nonostante l'espulsione di Krsticic a inizio ripresa, passano con Soriano e si arrendono solo sul filo

Un centrocampista diventato con il tempo difensore, proprio quello che è stato il Sinisa Mihajlovic calciatore. E’ stato Lorik Cana, a un battito dalla fine, a rovinare l’esordio del serbo sulla panchina della Sampdoria.Esordio che sembrava bagnato da una vittoria, dopo che Soriano al 23’ del secondo tempo aveva messo a nudo i limiti della Lazio. A Mihajlovic era riuscito tutto: trasformare una squadra senza capo né coda come la Samp in una formazione logica, persino trasformare i fischi a Palombo all’inizi del match in applausi, quando il vice capitano blucerchiato ha lasciato il campo.

SENTENZA DURA — E invece un lancio lungo alla disperata, non controllato da Mustafi e giocato di sponda da Floccari, è finito sui piedi dell’albanese della Lazio, che ha dribblato Costa e di destro ha messo nell'angolino.Pareggio, 1-1, sentenza troppo dura per la Sampdoria, che aveva retto un tempo intero in inferiorità numerica per una sciocchezza di Krsticic, entrato con il piede a martello su Ledesma dopo 35 secondi della ripresa. A quel punto la Lazio prendeva campo, colpendo un palo con Perea. Era proprio quello il momento in cui la Sampdoria colpiva: al 23’ destro di Gabbiadini, respinta sui piedi di Soriano che prima manda sulla traversa dopo un contrasto con Konko e poi ribadisce di testa in gol. Vantaggio, con la Lazio incapace di reagire: solo un tiro fuori di Ederson su appoggio di Hernanes al 41'. La beffa di cana è arrivata quando Mihajlovic, alla 100 panchina in Italia, pregustava il successo. Quantomeno ha interrotto la serie di sconfitte consecutive, tre: non poco, dopo soli tre allenamento. In fondo che la Samp avesse un’altra faccia si era capito già nel primo: poche le occasioni, ma una squadra messa in campo con il 4-2-3-1 e decisamente più logica.

LAZIO POCO LOGICA — Meno logica la Lazio: l’esperimento della difesa a tre è durato 25 minuti, giusto il tempo per Petkovic di tornare al 4-2-3-1. Ma la Lazio ha creato poco: un paio di conclusioni fuori di Konko (al 42 del primo tempo e al 13 del secondo), prima del palo clamoroso di Perea. Finisce con i giocatori della Lazio che esultano a Marassi: in fondo è questa la vera vittoria di Mihajlovic.

dal nostro inviato
Davide Stoppini