Autore Topic: Dalla Nord si alza un coro: «Tutti a casa»  (Letto 481 volte)

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Dalla Nord si alza un coro: «Tutti a casa»
« : Lunedì 4 Novembre 2013, 12:41:07 »
www.ilmessaggero.it



di Daniele Magliocchetti
​Ambiente di nuovo rovente. La Lazio perde con il Genoa e tifosi perdono la pazienza e contestano pesantemente la squadra. «Tutti a casa», uno dei cori più gettonati dall’intero stadio Olimpico. Oppure il classico «Mercenari».


La gente non ha sopportato la mancata reazione nel secondo tempo, dopo l’uno-due della formazione rossoblù. Cori offensivi nei confronti del presidente Lotito, reo di aver allestito «una squadra non all’altezza» della situazione. Il patron è stato fatto oggetto di cori anche dalla tribuna Monte Mario. Il numero uno della Lazio ha tentato di rispondere a chi lo criticava, ma il siparietto è durato pochissimi minuti. Al presidente viene criticato l’ultimo mercato e la poca voglia di effettuare il «definitivo salto di qualità».

GIOCATORI CONTESTATI
Dirigenza a parte, stavolta non sono stati risparmiati nemmeno i giocatori, che a fine partita, sollecitati dai più vecchi del gruppo ad andare ugualmente sotto la curva a ringraziare e a farsi perdonare, sono stati respinti e invitati a non proseguire la camminata. Così, Candreva e compagni, a testa bassa, hanno fatto dietrofront e si sono diretti mestamente nello spogliatoio. «Sotto la curva? E a che scopo? A che fare? Andatevene e anche di corsa», lo sfogo della gente laziale mentre lasciava lo stadio. Sfogo poi proseguito su internet e le radio della capitale. Una decina di tifosi, sono andati a Formello ad aspettare il ritorno della squadra e a farsi sentire. Pare che ci sia stato pure un breve confronto con Petkovic e qualche giocatore, ma non è successo nulla di più.

SUL BANCO DEGLI IMPUTATI
Anche l’allenatore, nonostante ci sia stato di recente qualche risultato positivo come la vittoria sul Cagliari e il pareggio a San Siro, è di nuovo finito sul banco degli imputati. «E’ colpevole pure lui» perché invece «di avallare le scellerate scelte della società, doveva chiedere i giocatori giusti» e non «accettare quello che arrivava». La situazione non è delle migliori. La quarta sconfitta in campionato, la quinta stagionale, con una distanza di sette punti dal neopromosso Verona, fanno preoccupare i tifosi, ma anche la società che non credeva di assistere ad un avvio così complicato. Per il momento Vlado Petkovic è confermato sulla panchina della Lazio, ma la sua posizione potrebbe variare. A decidere, come sempre, saranno i risultati.

LOTITO IN SILENZIO
Per ora Lotito non ha alcuna voglia di effettuare un cambio sulla panchina, ma la sconfitta di ieri brucia parecchio. «Cosa vi debbo dire? Avete visto la partita e di cosa volete parlare...?», le uniche frasi del presidente biancoceleste. Un patron amareggiato e al tempo stesso furibondo perché la paura che si possa andare incontro a una stagione maledetta comincia ad essere tanta. Così, nonostante le frasi di circostanza («la posizione dell’allenatore non è mai stata in discussione»), se la Lazio dovesse riportare dei risultati negativi o poco convincenti già con i ciprioti in Europa League e con il Parma, la posizione dell’allenatore potrebbe saltare. Si vocifera che davanti all’ennesima debacle, e in mancanza di alternative, ci potrebbe perfino essere la candidatura di Bollini.

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