Autore Topic: Milan-Lazio, gran gol di Kakà, pari di Ciani: è un 1-1 che non serve a nessuno  (Letto 565 volte)

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La sfida tra "deluse" non rilancia né Allegri, né Petkovic: la prima rete stagionale di Ricky non basta ai rossoneri che pagano l'ennesima amnesia difensiva

A che serve venire fin qua per vedere segnare Kakà, quando basta l’ennesimo errore difensivo a scatenare Ciani e permettere alla Lazio di uscire indenne da San Siro? La prodezza del brasiliano, al culmine di una serata perfetta, viene bruciato da una disattenzione. Esattamente la numero 17. Va meglio a Petkovic che interrompe con un punticino una crisi ai limiti dell’esonero. Va peggio ad Allegri. Il tecnico, pur accerchiato, tira dritto. Lui ottimista fino all’inverosimile al panettone di Natale con la squadra nei piani alti della classifica di crede, anche se perde un altro uomo in difesa. Così, mentre recupera De Sciglio, affianca a Zapata, la zeta di Zaccardo, dovendo rinunciare a Silvestre. Il tridente è quello di Parma: Kakà, Birsa e Balotelli. L’altro accerchiato Petkovic si affida al killer Miroslav Klose, uomo della provvidenza e della differenza.

TRISTE REALTA’ — Ma a cominciare bene è Balotelli: un rasoterra angolato da fuori area che Marchetti respinge a mani aperte. Il cronometro segna un minuto e 15 secondi. In realtà è tutto il Milan a brillare: buon possesso, equilibrio e squadra alta. Al 5’ Abate scodella in area, ma né Balotelli né Muntari ci arrivano. Kakà invece ci prova al 7’ dal limite; un po’ centrale e facile presa per Marchetti. La Lazio dal canto suo propone un modulo catenacciaro con propensione al contropiede. Il 4-3-3 di Petkovic è in realtà molto elastico: 4-5-1 nella fase difensiva con il falco Klose pronto a entrare in azione. Ma sono sempre i rossoneri a impressionare. Bella l’intenzione di Kakà al 14’: gioco di gambe e tiro dai 15 metri che supera di poco la traversa. Al 18’ il brasiliano, dopo il velo di Balotelli, conferma di essere vicino al top con un diagonale da destra che sfiora il primo palo dopo avere superato Ciani. Tanto Milan, insomma, ma dispersivo negli ultimi venti metri, dove la Lazio chiude gli spazi e difende con ordine il suo territorio. Il tutto si riassume in un enorme spreco di energie con la conseguente mancanza di lucidità nella fase offensiva. Senza poi dimenticare che spesso alla qualità, vedi il meraviglioso colpo di tacco di Kakà al 39’ all’indirizzo di Muntari, corrisponde la mediocrità tecnica del ghanese che sbaglia un passaggio elementare. Tuoni e lampi del Milan di oggi, incapace di sorprendere. Inutili i sacrifici di De Jong, insuperabile, Montolivo e Kakà. Sulle fasce è notte fonda: Abate non ne azzecca una, mentre De Sciglio è lontano dai suoi standard. Ma se la Lazio inizia a correre cosa può accadere?

IL RAGGIO KAKÀ — All’inizio della ripresa, Petkovic riparte con Onazi al posto di Hernanes. Il centrocampista nigeriano grazie a un rimpallo al 6’ invita a nozze Klose che sbaglia il controllo e perde una grande occasione davanti a Gabriel. La Lazio a dire il vero continua a mantenere un ritmo blando, favorendo il Milan che attacca con più cattiveria. Ed è al 9’ che il cielo si apre sopra San Siro, nonostante la pioggia fitta: Balotelli inquadra Kakà al limite che si accentra dalla sinistra e fa partire un destro a giro che si infila all’incrocio dei pali. E’ il delirio totale: il Meazza è ai suoi piedi. Pelle d’oca. La reazione della Lazio non è trascendentale e favorisce i rossoneri che hanno la necessità di rifiatare. Ma i difetti non si possono nascondere. Come quelli di Balotelli che mette in cassaforte un altro cartellino giallo, questa volte per proteste. Oppure come quelli di Zapata che non si cura di Ciani, abile a schiacciare di testa da due passi l’assist dalla destra di Candreva e battere l’incolpevole Gabriel: è il 27’.

LUCI SPENTE — Allegri corre ai ripari con una doppia sostituzione: fuori Birsa e Muntari, dentro Matri e Poli, ma è Klose al 37’ a fallire il 2-1 appoggiando fra le braccia di Gabriel che al 39’ dice di no anche a Floccari. Alla fine, insomma, realizzi che il pareggio laziale è strameritato. Al 39’ Kakà cede il posto all’amico Robinho a cui viene chiesto un miracolo essendo Balotelli praticamene disperso. Come il tiraccio al 93’ di Robinho finito sugli spalti. Per i rossoneri l’agonia continua. La Lazio rivede un raggio di luce.

Gaetano De Stefano

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