Autore Topic: 30 Ottobre 2013  (Letto 650 volte)

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Offline Matita

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30 Ottobre 2013
« : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 07:50:56 »
Notte del giudizio Milan-Lazio (Il Tempo)

Allegri e Petko vogliono blindare la panchina Klose con Perea. Balotelli cerca il riscatto
Notte da brividi, c’è Milan-Lazio e i due tecnici si giocano tanto, loro che hanno finora salvato la panchina più per mancanza di alternative che per effettiva volontà delle rispettive proprietà. Alle 20.45 Allegri e Petkovic possono dare un calcio alla crisi e attaccare la parte alta della classifica con le prime tre che vanno a un ritmo forsennato. Rossoneri tonici in Europa meno in campionato, biancocelesti poco continui tanto che domenica scorsa l’allenatore laziale ha avuto la prima risposta positiva dopo un lungo periodo d’astinenza.
Gara verità, importante per capire lo stato di salute dei biancoceleste rianimati domenica sera da un super Klose. Certo, la tradizione non è delle migliori, la Lazio non vince a San Siro da settembre del 1989, un tabù mai sfatato nemmeno dalle corazzate cragnottiane. Se poi ci aggiungi le polemiche arbitrali del Milan arrivate proprio alla vigilia di questa sfida, oltre alla voglia di Kakà di segnare il primo gol davanti alla sua gente dopo il ritorno in rossonero ecco che la banda di Petkovic sembra essere la vittima designata. Ruolo che non piace al tecnico bosniaco che si ricorda gli episodi negativi dello scorso marzo quando i biancocelesti si ritrovarono in dieci dopo pochi minuti per un’espulsione dubbia di Candreva prima del gol del vantaggio peraltro al limite della regolarità (netto fallo su Pereirinha). Ma Petko si fida dell’arbitro Damato: «La Lazio farà di tutto a Milano per portare a casa i tre punti ma vi ricordate l’ultima partita della Lazio contro il Milan e l’espulsione contro di noi? Non metto le mani avanti, mi fido delle qualità degli arbitri in Italia. Non credo che ci saranno episodi di cui poi si parlerà». C’è anche da invertire la rotta in trasferta con una sola vittoria in tutto il 2013 proprio a San Siro ma quello nerazzurro: «In diverse partite esterne meritavamo di più, ora dobbiamo entrare con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti. Il Milan? A inizio stagione era dato al vertice, non so cosa stia succedendo ma sono una squadra che vale di più. Il nostro obiettivo è non farli svegliare». Infine i singoli: «Hernanes è arrivato dall’ultima sosta della nazionale un po’ stanco, in questa gare è stato poco cattivo. Radu sa gestirsi e giocherà anche la terza partita di seguito dopo l’infortunio, Gonzalez ha finalmente ritrovato la linea da vero atleta».
Qualche dubbio per Petko: Cavanda dovrebbe aver sorpassato Pereirinha (scelta molto discutibile), tornano i senatori Gonzalez e Ledesma, dubbio su Hernanes che si gioca il posto con Onazi. In attacco Candreva, Klose e Perea con licenza di colpire la difesa del Milan in emergenza (gioca Zaccardo al centro con Zapata). Allegri carica i suoi, Balotelli soprattutto: «È normale che sia in bilico ma dobbiamo solo pensare a fare una buona prestazione contro la Lazio. Pentito di non aver scelto la Roma? Sono rimasto perchè ero e sono convinto che possiamo fare una grande stagione. Gli arbitri? C’è grande rispetto ma nelle prime nove partite di campionato non siamo stati fortunati. Balotelli? Va lasciato in pace, si parla troppo della sua vita privata e invece va valutato per quello che fa in campo come tutti i giocatori di calcio. Vedrete farà una grande partita». Petko trema, sarà dura fermare Supermario e Kakà.
Luigi Salomone


Per Biglia rientro dopo la sosta (Gazzetta dello Sport – ed. locale)

Giornata di visite in Paideia. Confermate le indicazioni per Biglia e Novaretti: lesione di primo grado al polpaccio della gamba destra per il centrocampista, rientro dopo la sosta. Il difensore soffre per una distrazione al retto femorale: proverà il recupero per il 7 novembre con l’Apollon. Tempi lunghi per Lulic: confermato l’edema alla coscia sinistra

Hernanes Da bocciato a ripescato Profeta ci sei? (Gazzetta dello Sport – ed. locale)

STOPPINI
ROMA
Che l’esclusione di Hernanes nel match contro il Cagliari fosse legata a una precisa scelta tecnica di Petkovic si era già capito. Ma non era tutto. Perché dietro quella panchina e quel lungo inutile riscaldamento nel secondo tempo c’era anche dell’altro. È stata una bocciatura in piena regola, l’ha fatto capire il tecnico: «Al rientro dagli impegno con il Brasile l’ho visto stanco, ma anche poco cattivo. Tutti devono dare il 100%, anche Hernanes. La squadra con i risultati può risolvere anche i problemi personali». Come a dire: la testa del brasiliano non è libera, oltre alla Lazio c’è posto per altro. C’è un cassetto per il mercato, il contratto, il rinnovo che non c’è e non ci sarà, una cessione a gennaio che sembra oggi lo scenario più probabile e una freddezza quasi totale nei rapporti con la società.
Il «suo» Milan
Questione di stimoli, a volte anche l’inconscio gioca brutti scherzi. A Formello, in allenamento, va a fasi alterne. Chissà che la panchina con il Cagliari — la seconda stagionale dopo quella con il Catania—non abbia risvegliato nel Profeta l’orgoglio del campione. Di fronte al Milan, che in passato a lungo l’ha inseguito e che ieri dal Brasile rilanciavano come possibile approdo di Hernanes già nel mercato di gennaio. In realtà è l’Atletico Madrid — oltre alle solite note Tottenham e Arsenal— il club maggiormente in pressing sul numero 8 biancoceleste. Ma l’oggi è la Lazio, che domenica ha ritrovato Klose. Ora Petkovic vorrebbe ritrovare un’altra certezza che fu: magari così sarebbe più facile ricominciare a vincere in trasferta. E già che l’ultima vittoria esterna, l’8 maggio 2013, arrivò contro l’Inter a San Siro, proprio con la firma di Hernanes.
I parastinchi
Corsi e ricorsi, chissà se davvero qualcosa cambierà nella stagione del brasiliano, mai così in discussione. Ha pagato più degli altri la sfuriata di Lotito contro la vecchia guardia. Petkovic adesso gli ridà una maglia nel cuore della Lazio. E lui in campo, nel momento più difficile della sua storia laziale, indosserà due nuovi parastinchi a tinte biancocelesti. Ieri li ha mostrati in anteprima attraverso facebook: su uno dei due ci sono le foto della moglie Erica e dei figli Ezequiel, Lucia e Maximo oltre alla scritta «Ogni capriola è una profezia », sull’altro un ringraziamento a Gesù. Un modo per portarsi in campo tutta la famiglia: una specie di protezione dagli avversari, una preghiera per il presente, forse l’inizio di un nuovo Profeta.

Nuove sfide per Petkovic «Lazio, serve cattiveria» (Gazzetta dello Sport)

CIERI
FORMELLO (Roma)
La panchinaè salva (almeno per un po’). Ma – scacciati i fantasmi dell’esonero – ecco materializzarsi per Vlado Petkovic nuovi tabù. Anzi vecchi, se non vecchissimi. Il tecnico di Sarajevo, rinfrancato e rinforzato dal successo sul Cagliari, va a San Siro per uscire definitivamente dal tunnel e porre fine a due sortilegi di cui è vittima la sua Lazio. Il primo, e più antico, è quello delle vittorie biancocelesti a San Siro col Milan in campionato. L’ultima è vecchia addirittura di 24 anni (MilanLazio 01 il 3 settembre 1989, autogol di Maldini). L’altro sortilegio riguarda le partite esterne della Lazio in questo anno solare: una sola vittoria e un solo punto (sui 12 disponibili) dall’inizio di questo campionato.
Derby personale
Tabù troppo grandi per essere infranti? Forse. Però quell’unica vittoria ottenuta in trasferta nel 2013 la Lazio l’ha ottenuta proprio a San Siro: l’8 maggio scorso contro l’Inter (31 per i biancocelesti). E anche quello era un turno infrasettimanale… «Ma per noi sarà durissima– non si fa illusioni Petko –. Non credo a un Milan in crisi, anche se in classifica è indietro. È sempre pericoloso, non vorrei che si svegliasse proprio contro di noi». Al di là dei tabù da spezzare l’allenatore laziale chiede ai suoi una conferma dopo il 20 scacciacrisi sul Cagliari. «Gara delicata, ma mi aspetto una prova positiva dai miei. Dobbiamo confermarci in trasferta, anche se giochiamo su un campo storicamente proibitivo per la Lazio ». Per lui, ticinese d’adozione (vive a Locarno da oltre vent’anni), le partite a San Siro hanno un sapore speciale. Sono una sorta di piccoli derby personali (il suo vice, tra l’altro, è l’ex interista Antonio Manicone). Ma i precedenti stagionali esterni non sono incoraggianti: fuori casa la Lazio ha raccolto tre sconfitte e un solo pareggio. «Avremmo meritato di più – osserva Petko – però non è un caso che tra gare interne (13 punti su 15 all’Olimpico, ndr) e partite esterne c’è un rendimento profondamente diverso. Fuori casa dobbiamo essere più cattivi e avere la consapevolezza di poter vincere contro tutti».
Timori e certezze
Al timore della forza del Milan si aggiunge anche quello di possibili condizionamenti della terna arbitrale dopo i torti subiti dai rossoneri a Parma. «Mi fido del buon senso e della qualità degli arbitri italiani – dice l’allenatore di Sarajevo –. Speriamo di non dover parlare di decisioni arbitrali a fine partita. Anche perché l’anno scorso col Milan a San Siro subimmo un rigore e un’espulsione ingiusti ». Il tecnico pare volersi affidare ancora al 433 atipico delle ultime gare. Gli interpreti saranno però diversi. A centrocampo tornano Gonzalez, Ledesma e Hernanes (tutti e tre in panca contro il Cagliari), mentre in attacco oltre a Candreva ecco per la prima volta assieme dall’inizio Klose e Perea. «I consigli di Miro possono far crescere Perea. Sì, quei due formano una bella coppia». Basterà per spezzare tutti i tabù?
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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #1 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 07:52:03 »

Con Hernanes riecco Ledesma e Gonzalez (Corriere della Sera – ed. locale)

Alla Lazio sono tutti big e devono sentirsi tali. Certamente alcuni giocatori hanno già dimostrato tanto e mi aspetto che diano un supporto maggiore alla squadra». Il messaggio di Petkovic è diretto a Hernanes, Ledesma e Gonzalez, i senatori dai quali il tecnico stasera attende una risposta dopo le tensioni delle ultime settimane. Al «Profeta», un po’ distratto da mercato e Mondiale, anche la stoccata: «È arrivato dalla Nazionale un po’ stanco e poco cattivo – ha detto «Petko» -. La pausa era per farlo tornare sui suoi livelli, non è lontano». Tre leader fatti fuori col Cagliari, musi lunghi in panchina, ma recuperati e rimessi in campo (anche perché Biglia è out almeno per due settimane) nella partita più difficile, quella che decide se domenica scorsa con il Cagliari è davvero iniziata la risalita. Ci sarà anche Miro Klose, stavolta dall’inizio: i dieci minuti in cui da solo ha steso i sardi rappresentano tutta la fiducia della Lazio, la via del gol sembra ritrovata. Anche grazie al 4-3-3 e alla corsa di Candreva e Perea, favorito nel ballottaggio con Felipe Anderson. «Mi è piaciuto il lavoro che hanno svolto insieme contro i Cagliari – ancora il tecnico – È importantissimo che Miro dia una mano a Perea sugli spostamenti. Perea ha fatto un gran lavoro fisico, e ha aiutato Miro a non avere due-tre uomini addosso». In difesa, davanti a Marchetti, non c’è spazio per il turnover: Radu è confermato a sinistra per la terza partita di fila dopo lo stop, a destra rientra Cavanda, i centrali saranno Cana e Ciani. Novaretti potrebbe tornare dopo la sosta.
A. Ar.

Petkovic e Klose sfidano il tabù Milan: “Possiamo farcela” (Repubblica – ed. locale)

 CARDONE
SAREBBE bello e significativo stroncare certi tabù nella notte più difficile, contro un avversario potente e arrabbiato. Il Milan si lamenta per i torti di Parma, deve vincere a ogni costo e pure Balotelli è obbligato a riscattarsi: insomma la missione è quasi impossibile, stasera al Meazza, ma la Lazio vuole sorprendere tutti. «Sono convinto — dice Petkovic — che possiamo raccogliere punti anche in trasferta». Finora non è stato così: l’ultima vittoria fuori casa risale all’8 maggio, a Milano ma contro l’Inter. L’altro tabù fa ancora più impressione: la Lazio non batte il Milan in campionato al Meazza da 24 anni (3 settembre ‘89, 0-1, autogol cult di Maldini). Per ribaltare il pronostico, stavolta Petkovic si affida ai senatori. Vuole smentire le illazioni sui “vecchi” che non lo seguono: «Il mio rapporto con il gruppo è buono. Dopo la Coppa Italia c’è stato un po’ di appagamento, ma non ho mai avuto problemi personali con i giocatori. Questa squadra è composta da veri uomini: manca un po’ di cattiveria e di rabbia, miglioreremo ». Si aspetta molto da Ledesma e soprattutto da Hernanes: «È rientrato dalla nazionale stanco e poco determinato. Gli serviva una pausa attiva, tornerà sui suoi livelli». Nel probabile 4-4-2, Candreva si sposta a sinistra e a destra si rivede Gonzalez, 29 anni ieri: «Per tanto tempo non ha potuto allenarsi come gli altri: ora ha ritrovato la linea da vero atleta». In avanti, il maestro Klose e l’allievo Perea: «Mi è piaciuto il lavoro che hanno svolto insieme per la squadra. Non dobbiamo andare a Milano per difendere: giocheremo per vincere». E sulle proteste di Galliani: «Lo scorso anno al Meazza siamo stati penalizzati da un’espulsione e un rigore ingiusti. Mi fido del buon senso e della qualità degli arbitri in Italia». Sulla Roma capolista: «Una parte della città soffre quando l’altra va molto bene: è successo lo stesso a loro dopo la Coppa Italia. Ma la squadra all’interno non è condizionata». A pungere i romanisti ci pensa Lotito: «Tirano fuori la testa solo in certi momenti e poi scompaiono». In difesa torna Cavanda; per i diffidati Ciani e Cana: un cartellino giallo e sarà emergenza contro il Genoa. Infermeria: lesione al polpaccio per Biglia, rientro possibile il 10 novembre a Parma; distrazione al flessore per Novaretti, che proverà a esserci contro l’Apollon.


Lazio, Petko carica: «Più cattiveria e battiamo il Milan» (Corriere della Sera – ed. locale)

La fase è delicata: la Lazio è fuori o sta ancora dentro alla crisi? Stasera (ore 20.45 su Sky Calcio 2, SkySport 1 e Premium Calcio 2) ci sono in palio punti da prendere e fantasmi da scacciare, per i biancocelesti e per il Milan, per Petkovic come per Allegri. Nei problemi è già pareggio. Però i rossoneri hanno appena toccato il fondo a Parma, mentre la Lazio deve verificare se nella notte di Klose col Cagliari ha iniziato la risalita. Per Petkovic è la verifica sul gruppo: la nuova identità di squadra, se c’è, passa da una prova di carattere.
«La mia squadra è fatta di uomini veri – le parole del tecnico – In questo percorso ci manca solo un po’ di cattiveria in campo. E poi non va dimenticata la lunga lista di infortunati. Ma la Lazio farà di tutto per portare a casa i tre punti. Arbitri condizionati? L’anno scorso a San Siro ci furono un’espulsione (Candreva, ndr) e un rigore ingiusti, ma non metto le mani avanti e non cerco alibi. Di sicuro non ci nasconderemo per difendere il risultato. Dobbiamo giocare a testa alta e cercare di dominare, perché il Milan, con quel pubblico, diventa davvero forte». Tornare a dominare, dunque, grazie soprattutto alla ritrovata vena di Klose. Lui sì che può aiutare la squadra a recuperare lo spirito del girone d’andata della scorsa stagione, quello del debutto di Petkovic in Italia. È che al di là dei risultati, spiegabili più che altro con il mancato acquisto di un attaccante efficace alternativo al tedesco, ora la Lazio non sembra più così unita.
«Abbiamo avuto un po’ di appagamento, ma non ho mai avuto dubbi sul rapporto coi giocatori – ancora il tecnico – Dobbiamo trovare continuità, ma non siamo troppo sotto alle aspettative. Siamo da posizioni molto alte, dobbiamo rimontare quelli che stanno lassù e poi cercheremo di tenere duro».
Cioè dimenticare le polemiche degli ultimi mesi, amplificate dalla marcia infallibile della Roma: «In una città come questa è normale che una parte soffra quando l’altra va molto bene – ha chiosato “Petko” – Loro fino a settembre hanno sofferto per la Coppa persa, ora soffriamo noi».
Andrea Arzilli


Lotito ad Agnelli: «I voti in Lega si contano, non si pesano» (Gazzetta dello Sport)

Claudio Lotito torna a parlare del suo (complicato) rapporto col presidente della Juventus Andrea Agnelli: i due sono su fronti opposti all’interno della Lega calcio. «Da un punto di vista personale lo stimo premette Lotito . Dal punto di vista politico credo invece che le posizioni siano palesi. Non condivido la sua strategia perché credo che i confronti si facciano all’interno della Lega. Le idee di tutti sono ben accette se servono alla crescita del sistema. Io ho una visione istituzionale, in base alla quale le varie situazioni si affrontano e si risolvono nel nostro interno senza ricorrere a processi mediatici. Io sono tuttavia convinto che l’apporto di Agnelli possa essere molto utile se fatto in modo corretto. I voti però si contano, non si pesano: è una regola democratica. Non voglio fare polemica con Agnelli che stimo come persona. Non c’è una reale contrapposizione, questa è una cosa costruita mediaticamente».

L’attendismo di Lotito e le paure di Petkovic (Il Tempo)

Attendismo esagerato o intuizione geniale per rimettere in piedi la stagione? Lotito non ha fatto come Berlusconi che «cacciò» il traditore Fini dal suo partito, ha dato fiducia a Petkovic e stasera tutti i laziali di buona volontà sperano che abbia visto giusto nel voler confermare l’allenatore lanciato nel grande calcio dalla Lazio. Perché i segnali non sono incoraggianti a cominciare dal viso tirato del tecnico bosniaco in conferenza stampa quasi non si aspettasse di ritrovarsi dopo soli due mesi in questa condizione. Bellinzona, Lugano, Sion, Berna oppure Samsuns non hanno nulla a che vedere con l’ambiente laziale. Folle a volte, esagerato sicuro ma anche capace di vedere in anticipo le avvisaglie di un Ballardini-bis.
La società venerdì ha rimandato la palla sui piedi dei giocatori che hanno l’occasione per riscattarsi, per dimostrare di essere attaccati alla maglia e anche di salvare il proprio tecnico. La speranza che vada tutto bene prevale sui dubbi di aver solo rimandato una decisione forse sbagliata nel merito (nel calcio paga sempre l’allenatore) ma non nella sostanza (i risultati da febbraio sono molto deludenti). La Lazio ha bisogno dell’elettrochoc per rianimarsi, sarà bastato il sermone di Lotito ai giocatori oppure c’è bisogno di cambiare l’allenatore magari ricorrendo al carisma e alla grinta di Sinisa Mihajlovic, uno degli eroi dell’ultimo scudetto? Oggi la prima risposta importante ma potrebbe non essere quella definitiva perché il timore di una ricaduta sarà sempre dietro all’angolo dopo che sembra essersi rotto qualcosa all’interno del gruppo biancoceleste.
Di Luigi Salomone
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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #2 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 07:54:13 »
Biglia fuori 15 giorni Novaretti torna in coppa (Il Tempo)

Due argentini in meno per Petkovic, si fermano Biglia e Novaretti. Il centrocampista ha riportato una lesione di primo grado al polpaccio destro, è la seconda nel giro di tre settimane, resterà out per 15 giorni: «Faremo di tutto per farlo rientrare in campo dalla partita con il Parma (il 10 novembre)», ha spiegato il dott. Bianchini. Sarà assente nelle prossime due gare Diego Novaretti: il difensore ha subito una distrazione muscolare al flessore, proverà a tornare a disposizione per l’Apollon (giovedì prossimo), lo stiramento è scongiurato. Ma la Lazio potrebbe ritrovarsi domenica contro il Genoa in piena emergenza difesa: Ciani e Cana sono diffidati, Elez è l’unica alternativa. Ancora ai box gli infortunati di lungo corso: Lulic(continua il lavoro in piscina), Vinicius(oggi riprenderà a correre a Formello), Biava(controlli nei prossimi giorni) e Dias. Buone notizie per Konko: clinicamente è ok, contro il Genoa ci sarà. Capitolo mercato: alla Lazio piace Nocerino del Milan, può arrivare nel mercato di gennaio.
Gia. Che.
Brocchi: «Non sarà un pareggio Balo regga la pressione Petkovic nella Lazio esagera con i cambi» (Gazzetta dello Sport)

Cristian Brocchi oggi si diverte a insegnare ai ragazzi. A lungo è stato protagonista in campo con Milan e Lazio. In rossonero ha vinto, tra i tanti trofei, due Champions e uno scudetto. In biancoceleste ha alzato al cielo due Coppe Italia. Quella di stasera a San Siro è (anche) la sua partita.
1 Di Milan-Lazio lei ne ha giocati sei. Quello di oggi come se lo immagina?
«Tutte e due le squadre sono in difficoltà. E allora sarà una partita aperta, perché a nessuna interessa il pari. In campo ci saranno molti giocatori di qualità che possono decidere il match».
2 Magari Balotelli: perché è sempre discusso?
«Dico una cosa: Mario non ne uscirà più e di questo deve essere consapevole. Lui, e chi gli sta intorno, ha creato il personaggio, ora non può pretendere che non si parli di lui in un certo modo. Piuttosto, trovi la forza di reggere la pressione».
3 Nella Lazio invece in discussione c’è Hernanes: se lo aspettava?
«La situazione andava presa di petto prima, in estate, per non creare equivoci successivi. Se davvero al brasiliano fossero venuti a mancare gli stimoli, sarebbe stato più giusto separarsi».
4 Qual è il motivo della crisi Milan?
«Mancano all’interno della squadra lunione e sicurezze che l’anno scorso hanno prodotto la rincorsa Champions. Vanno ricreate. I giocatori e Allegri si appoggino alla società».
5 E nella Lazio che succede?
«Petkovic non ha trovato uno zoccolo duro di 89 uomini. Tutte le più grandi d’Europa l’hanno, nella Lazio ogni volta la formazione cambia radicalmente».
Davide Stoppini





Buona lettura.

 :)

Forza Lazio !
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Brocchi 63

Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #3 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 08:24:01 »
Grazie  :)

Offline Fabio70rm

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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #4 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 08:24:33 »
Grazie Matita!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Eagles71

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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #5 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 08:44:28 »
grazie matita.

PS
Brocchi ha alzato al cielo pure una Supercoppa...ditelo a quelli del tempo...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline DinoRaggio

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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #6 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 08:47:27 »
Grazie anche da parte mia :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline disabitato

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Re:30 Ottobre 2013
« Risposta #7 : Mercoledì 30 Ottobre 2013, 09:27:45 »
Grazie!
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