Addio, Lou

[NoSurrender]

È morto Lou Reed, a soli 71 anni 
Mi dispiace tantissimo.

Che la terra ti sia lieve, Lou.

[disabitato]

Non sono un esperto di musica, ma la perdita è di quelle enormi.
Rip


Digitato da aifon 3GS usando topa talk

[Drenai]

a me non è mai piaciuto, nè come musicista nè come personaggio. ma non si può negare l'importanza enorme, sia professionale che culturale che ha avuto per l'intero movimento rock specialmente negli USA.

[ThomasDoll]

(scritto or ora per Globalist.it)

Lou Reed è morto a 71 anni. Una notizia improvvisa, frammentaria, priva di particolari: si sa che il musicista aveva subito in primavera un trapianto di fegato e si può immaginare che il suo fisico fosse provato da anni vissuti al limite. Ma la notizia è che è venuto a mancare un titano del rock’n roll. Leader dei Velvet Underground, Reed aveva lasciato un’impronta indelebile nella musica, coniugando rock e avanguardia, in tandem col genio pazzoide di John Cale e della sua viola, sotto la guida di Andy Warhol. La copertina del “Banana album”  inseriva il gruppo nel solco della pop art, ma i Velvet furono qualcosa di più di un prodotto e incisero profondamente sulla musica dei decenni successivi. Il mix di testi poetici, atmosfere sognanti e deflagrazioni sonore fu dirompente: basta riascoltare classici come Sweet Jane, Sunday morning e Sister Ray per comporre il quadro. Reed si lasciò alle spalle l’esperienza nei Velvet cominciando una fortunata carriera solista, tra alti e bassi legati a una storia personale tormentata, segnata dalla tossicodipendenza e dal trauma dell’elettroshock subito da adolescente per “curare” la sua bisessualità. Il successo planetario di Transformer, contenente classici come Perfect day e Walk on the wild side, collocò Reed tra i grandi della musica rock. La caratteristica voce nasale, le melodie delicate innervate, soprattutto dal vivo, da improvvisi scoppi d’energia, lo sguardo cupo, in controtendenza con un’esistenza che si è andata via via placando, con una matura fase felice nel connubio con Laurie Anderson, geniale artista e performer americana. Reed lascia un vuoto che è difficile descrivere: con lui il rock ha incrociato i percorsi dell’arte e della poesia, in un flusso creativo che ha scritto pagine importanti nella storia della musica. Un sopravvissuto alla stagione dei grandi protagonisti caduti troppo giovani, che ha camminato sul filo per anni, riuscendo a raccontare le storie della wild side dell’esistenza. Tormento e estasi. Lo immagino mentre abbraccia Warhol, cui dedicò insieme a John Cale un delicato omaggio: “songs for Drella”, si chiamava. Addio, e grazie per tutta questa musica meravigliosa.

[ThomasDoll]

[ThomasDoll]

[Eagles71]

Un abbraccio grande, grandissimo Lou.
Sei stato tra i più grandi!

Addio

[Brocchi 63]

Questa notizia è il degno coronamento di una domenica di merda (tra l'altro è morto anche Luigi Magni).

Che la terra ti sia lieve, Lou.

[benvolio]

Non sara' mai possibile dimenticarlo. Tra cento anni i suoi lavori saranno ancora colonna sonora di generazioni.
Addio Lou.

[Giglic]

E' morto una "Sunday Morning".
Addio e grazie di tutto.

[ThomasDoll]

Per ricordarlo ancora. Insieme a Bruce Springsteen.

[ThomasDoll]

Questo era Lou Reed. Questa è la più grande canzone rock mai scritta, ed era roba sua.

[Rupert]

Buona parte della musica che ascolto "deriva" dai Velvet Underground e da questo brano.
Grazie di tutto!

[Sca]

La musica fondamentalmente, da qualche anno, mi ha rotto il caxxo.
Saresti stato d'accordo.
Magari mi avresti bacchettato: vivere non basta. Cosa vorresti (essere) da grande?
Mico lo so. Cioè, ora sì. Vorrei invecchiare sui fiumi, pescando. Magari insegnando a pescare. La cosa suona molto rock.
Vi restituisco tutto, migliaia di dischi, di libri, di storie. Vi restituisco tutto, perchè porto tutto con me: quello che ho succhiato fino a farlo sbiadire, quello che non ho mai approfondito perchè ho solo questa vita e un numero finito di scelte.
Il colore dell'alba è infinito, questo sì, livido, brillante, viola. E' lo stesso colore del tramonto ma diverso. All'alba ogni fiume ha il suo odore.
Qualche settimana fa ero sulle sponde di un grande torrente, uno dei miei preferiti, perché incrocia una vecchia tratta ferroviaria. Le vecchie tratte ferroviarie sono un'altra mia passione: un passaggio a livello, una stazioncina con un pugno di pendolari in attesa, un grande cielo pesante di nubi, la valle silenziosa e un refolo di vento umido che ha catturato (da un piccolo bar? Da un casa?) il fantasma di un caffè.
La vita è una ricerca che parte dal cuore, passa attraverso la ragione e torna verso il cuore, nel cuore.
Non voglio più collezionare strumenti, voglio fare suonare tutto quello che mi sono conquistato con facilità o con fatica.
Caro Lou, per me sei stato il rock incarnato.
Il rock non muore mai come concetto, muore ogni giorno nelle persone, muore individualmente, non perché si cresca (anche se cresciamo) o si cambi (anche se cambiamo); il rock muore perché diventa le nostre viste, se solo sappiamo ascoltarne il Racconto.
Ora, caro Lou, sei qui con me, nella mia carne.
In attesa di un'altra alba, a spiare anonimi pendolari su una banchina.
Sei nei desideri che prendono forma.
Se mi ritrovo sulla riva di un fiume, lo devo anche a te.
Già, non puoi più ascoltare nulla. Ma, capisci, mi sto un po' consolando.
Fa freddo stamattina. E bruciano gli occhi. Colpa del vento, ovviamente.

[giamma]

Lo voglio ricordare con questa bella e misconosciuta cover della sua "Sunday morning"

[darienzo]

Oggi Quito in radio ha detto che era l'autore di Cocaine...

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