www.repubblica.it Lazio, Lotito chiede spiegazioni. Petkovic si gioca tutto Vladimir Petkovic
Il pari in Europa League contro l'Apollon Limassol non è andato giù al presidente biancoceleste che si è presentato a Formello per un chiarimento con il tecnico. Domenica la sfida con il Cagliari decisiva per il futuro dell'allenatore bosniaco. Pronto Di Matteo in caso di avvicendamentodi MARCO ERCOLE
ROMA - Sforzandosi un po', si potrebbe pure vedere il bicchiere mezzo pieno nello 0-0 contro l'Apollon Limassol. Si potrebbe pensare al fatto che la qualificazione ai sedicesimi di Europa League non sia assolutamente compromessa: la Lazio è seconda a 5 punti, 2 dietro il Trabzonspor capolista e 1 avanti proprio i ciprioti. Dovrà giocare contro entrambe in casa nel girone di ritorno del gruppo J e l'unica trasferta sarà contro i polacchi del Legia Varsavia, ancora fermi a 0 punti. Un cammino tutto sommato positivo, come sottolinea anche quell'inguaribile ottimista di Petkovic: "Abbiamo vinto le partite in casa e pareggiato quelle in trasferta. Bisogna continuare su questo ritmo".
CONTINUA LA MALEDIZIONE DA TRASFERTA - Il problema è che questi sono gli unici numeri che sorridono al tecnico di Sarajevo. E lo sa benissimo pure lui che per il resto c'è solo da mettersi le mani dei capelli. Perché è vero che rispetto alla gara di Bergamo sono arrivati segnali incoraggianti (anche perché sarebbe stato davvero difficile fare peggio), ma la Lazio fuori casa non riesce proprio a sbloccarsi. È entrata in un circolo vizioso, un'ansia da prestazione che non le permette di uscire da questa maledizione. Addirittura oltre cinque mesi fa l'ultima (e unica in campionato nel 2013) vittoria lontano dall'Olimpico, Inter-Lazio 1-3 dell'8 maggio. A cui va aggiunto nell'anno solare solo lo 0-2 a Stoccarda del 7 marzo. Ma anche nel 2012, comunque, non è che lo cose fossero andate
tanto meglio. Già, perché i numeri di Petkovic in trasferta in campionato sono quelli di una squadra in lotta per non retrocedere. La scorsa stagione su 19 partite ha ottenuto 5 vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte, conquistando 20 dei 57 punti a disposizione. Una media di 1,05 punti a partita, ben diversa da quella di 2,15 nelle gara casalinghe. E se a questi numeri si aggiungono le 3 sconfitte e il solo pareggio ottenuto nella Serie A attualmente in corso (senza considerare che la prossima gara lontano dall'Olimpico sarà a San Siro con il Milan), la media scende ulteriormente a 0,91. Neanche un punto a partita.
IN MATTINATA INCONTRO TRA PETKOVIC E LOTITO A FORMELLO - Ecco perché una vittoria in Europa sarebbe servita come il pane, per uscire da questo pericoloso vortice che ha messo automaticamente il tecnico sulla graticola. La società ufficialmente si affanna a spiegare che Petkovic non sia in bilico e goda della piena fiducia, ma la realtà è un'altra. Lotito non ha gradito affatto la prestazione di ieri a Cipro e in mattinata ha atteso l'allenatore a Formello per un chiarimento prima dell'allenamento mattutino. Nel primo tempo la squadra, pur senza mettere in campo un gran gioco, ha provato in più occasioni a trovare la via del gol contro un avversario sulla carta inferiore. Ma nella seconda frazione la Lazio è lentamente scomparsa, non riuscendo più a trovare varchi nel fortino cipriota e rischiando addirittura di essere punita in contropiede (in pieno Atalanta-style) a causa di alcuni errori individuali. A questo punto la gara di Cagliari può diventare davvero uno spartiacque decisivo. In caso di sconfitta, l'ottimismo e le certezze verrebbero travolte. E con esse, anche la stabilità di Petkovic sulla panchina della Lazio. Lotito ha preannunciato a tecnico e squadra che se non dovesse arrivare un risultato positivo con i sardi, la “punizione” sarà un ritiro, ma l’ombra di Di Matteo si fa sempre più ingombrante sul tecnico di origini bosniache. Stavolta, anche per lui, è proprio difficile vedere il bicchiere mezzo pieno.
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