www.gazzetta.itLotito conferma il tecnico, ma le gare contro Apollon Limassol e Cagliari saranno decisive. In caso di esonero dell'allenatore bosniaco, il nome caldo per la panchina biancoceleste è quello di MihajlovicLotito lo conferma senza se e senza ma. Però 24 ore prima aveva fatto lo stesso con il tecnico della Salernitana Sanderra, salvo poi (quasi) licenziarlo ieri. Vlado Petkovic, dunque, resta in bilico, nonostante le rassicurazioni ufficiali della società. Perché gli 8 punti che la Lazio ha in meno in classifica rispetto a un anno fa sono troppi per non creare malumori nella dirigenza biancoceleste. Che oggi a Formello (ci saranno sia il presidente Lotito sia il d.s. Tare) ribadiranno davanti ai giocatori la piena fiducia nel tecnico di Sarajevo, ma poi - in privato - chiederanno allo stesso una svolta immediata nel rendimento della squadra e nella gestione dello spogliatoio.
apollon e cagliari — Una svolta che il duo Lotito-Tare si aspetta già dai prossimi impegni. Quello di giovedì a Cipro in Europa League con l’Apollon Limassol (arbitrerà il portoghese De Sousa) e quello di domenica all’Olimpico con il Cagliari. Partite che possono segnare la rinascita della Petko-Lazio e, di conseguenza, l’uscita del tecnico dalla «procedura d’infrazione» decretata nei suoi confronti dalla società. Ma, nel caso le stesse gare dovessero andar male, si aprirebbero scenari in cui non si può escludere nulla. Neppure un cambio in panchina, evento raro nella gestione Lotito, se è vero com’è vero che, in dieci anni di presidenza, il patron biancoceleste ha cacciato solo due allenatori (Caso nel 2004 e Ballardini nel 2010) e solo perché la Lazio era in piena zona retrocessione.
mihajlovic e gli altri — Stavolta, però, la situazione è diversa. A preoccupare la società, infatti, non è solo l’involuzione tecnica della squadra, sancita dai risultati negativi e dai tanti gol subiti (19 in 11 partite ufficiali). Ancora più pericoloso, dal punto di vista dirigenziale, è che il tecnico stia perdendo il controllo della situazione all’interno dello spogliatoio. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se - davvero - si può voltare pagina. Se le cose non dovessero cambiare, a Lotito non resterebbe altro da fare che dare il benservito a Petkovic. E per la sua eventuale sostituzione il nome in pole position è quello di Sinisa Mihajlovic, attuale c.t. della Serbia con licenza però di liberarsi in caso di chiamata di un club (i serbi non si sono qualificati per i Mondiali). Al momento non c’è stato alcun contatto diretto tra la Lazio e Mihajlovic, ma l’ex giocatore biancoceleste e il presidente Lotito si conoscono (e si stimano) da tempo. Meno probabili le altre ipotesi per il dopo-Petkovic. In ballo ci sono Edy Reja (che ieri non h escluso un suo ritorno a Formello), Gianni De Biasi (c.t. dell’Albania, ma pure lui può liberarsi) e Roberto Di Matteo (attualmente libero).
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