Autore Topic: Lazio: sogni europei e “prostituzione intellettuale”. Chi difende l’aquila?  (Letto 12567 volte)

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borgorosso

Re: Lazio: sogni europei e “prostituzione intellettuale”. Chi difende l’aquila?
« Risposta #100 : Giovedì 7 Novembre 2013, 20:22:59 »
é ovvio che le sensazioni, da sole, non possono corroborare la tesi che la Lazio non abbia fatto tutto il possibile per migliorare nel corso di questi 10 anni.
é altrettanto scontato che é difficile trovare dati omogenei da raffrontare in uno schema condiviso.
potremmo analizzare i risultati e l'andamento dei fatturati del napoli, della fiorentina e della roma negli ultimi 5 anni.
sono dati abbastanza probanti?


Offline Fabio70rm

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Re: Lazio: sogni europei e “prostituzione intellettuale”. Chi difende l’aquila?
« Risposta #101 : Giovedì 7 Novembre 2013, 20:51:19 »
Mi pare era quello che proponeva Zapruder.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Zapruder

Re: Lazio: sogni europei e “prostituzione intellettuale”. Chi difende l’aquila?
« Risposta #102 : Giovedì 7 Novembre 2013, 20:57:56 »
é ovvio che le sensazioni, da sole, non possono corroborare la tesi che la Lazio non abbia fatto tutto il possibile per migliorare nel corso di questi 10 anni.
é altrettanto scontato che é difficile trovare dati omogenei da raffrontare in uno schema condiviso.
potremmo analizzare i risultati e l'andamento dei fatturati del napoli, della fiorentina e della roma negli ultimi 5 anni.
sono dati abbastanza probanti?

Nell'ambito di un confronto leale, come presidente della Lazio mi preoccuperei anche della customer satisfaction, oltre che della classifica.

Cosa chiedete, in qualità di tifosi, per dire so' contento?

Irricevibili, naturalmente, richieste del tipo "va bene pure 30 punti purché sia rispettata la lazzialità" o fesserie del genere: uno, perchè non significano nulla e sono ampiamente manipolabili a posteriori: anche perché da gente, per dire, che ha mandato giù Cordova e Spinosi, nei periodi storici che più rimpiange, sentire lamentele sulla presenza del massaggiatore Zazza fa sinceramente ridere; due, perché gli obiettivi tecnici non possono essere posposti a nulla, a mio avviso.

Sul resto, si può discutere: ma ci si mette d'accordo PRIMA, su quali siano i desiderata del tifoso. In modo che uno possa cercare, nei limiti della ragionevolezza, di soddisfarli: e in modo da poter puntare il dito nei confronti di chi fa lo spiritoso: perché uno che mi attacca perché la coppa Italia del Napoli è un fulgido esempio di gestione e mi attacca perché vincendo la coppa Italia maschero una disastrosa gestione, potendo, non lo farei manco entrare allo stadio: niente tessera, te ne stai a casa e non me rompi i colleoni. Perché 'sto giochino è troppo facile e si vince sempre: è ora di prevedere anche la buca, pe' 'sto flipper impazzito. Dovrebbe chiederla, la buca, SOPRATTUTTO chi è seriamente e analiticamente critico: perché la caciara impalla la SUA credibilità, prima di tutto il resto, permettendo a chi comanda di dire "vabbè, sempre le solite critiche prevenute", offrendogli la via d'uscita anche quando ci sarebbe realmente bisogno di riflettere sul proprio operato: un gioco molto pericoloso, nei confronti della Lazio, perché ogni gestione, di qualsiasi cosa, senza un serio e credibile fronte "critico" - nel senso migliore della parola - può andare incontro a disastri: e parlo di disastri veri, non della partenza zoppicante in un campionato. A suo tempo invocai la non-uscita della Lazio dalla borsa, quando attraverso l'OPA obbligatoria si poteva giungere al delisting: mi fido di Lotito, dissi, ma mi fido ancora di più di un bilancio obbligatoriamente più trasparente di quello di una SpA non quotata. Meglio due teste pensanti che una.

Ma tanto s'è sprecato fiato, come al solito: anche in luoghi come i forum alla nenia funebre non si sfugge, non c'è niente da fare. E capire qualcosa in questo continuo strillar di prefiche diventa sempre più difficile. Paradossalmente, il piagnisteo alla De Angelis ci mette sempre di più nelle sole mani di Lotito, perché ormai il piagnisteo gli rimbalza e fa sempre di più di testa sua: tocca sperare, e basta: perché se i gruppi di pressione sono questi, se i laziali che dovrebbero entrare in società per aiutare sono ormai vecchie cariatidi rintronate dalle pistolettate - ma veramente c'è qualcuno che crede che uno Wilson, un Garlaschelli, un Facco, possano offrire un contributo gestionale fattivo? ma scherzate o cosa? - se la stessa era Cragnotti, in termini di formazione, non ha prodotto nulla di valido a livello di possibili dirigenti - non mi viene in mente un solo calciatore dei tempi del Dottore che possa tornare utile al giorno d'oggi, chi potrebbe essere un valido DS o consigliere? Nesta? Signori? Casiraghi? Nedved che sta alla Juventus? Veron? Favalli? si parla bene di Venturin, ma orbita in ambiti minori, a quanto ne so - c'è rimasto veramente poco su cui appoggiarsi. Quasi nulla. A parte Lotito. E anche per chi questi dieci anni di Lazio li ha vissuti per quelli che sono, cioè quelli di una delle due-tre protagoniste oltre le solite inarrivabili tre del Nord, non è questa una situazione piacevole. Perché io in società un rompipalle alla Sbardella lo vorrei, ma deve essere uno Sbardella, appunto: invece in giro vedo solo idioti incapaci non già di gestire la Lazio, ma anche solo di aprire il cancello di Formello senza darselo in faccia.

Offline MagoMerlino

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Re: Lazio: sogni europei e “prostituzione intellettuale”. Chi difende l’aquila?
« Risposta #103 : Venerdì 8 Novembre 2013, 01:00:34 »
Si è arrivati a dire - in questo stesso topic - che le vittorie non sono sintomo della bontà di una gestione: quali sono i criteri di valutazione, allora? Non si sa. Il buon Merlino non scenderà mai nel campo dei pesi e delle misure: sarebbe privato del libero arbitrio metrico, che gli consente di darsi sempre ragione. Anni fa, lo ricordo biastimare (si fa per dire) a OGNI designazione arbitrale: dirige Tizio, e ti pareva, dirige Caio, complotto!, dirige Sempronio, ecco! lo manda la Juve!: finché un giorno uno gli chiese "ahò, ci dici quali sono gli arbitri che ti vanno bene?" Risposta: "vabbè ma mo' questo che c'entra..."
Che corbelleria, inutile chiedere "prova" di tanto esercizio di fantasia, perché sarebbe impossibile produrla. Come al solito, aggiungerei.
In quanto ai pesi, il problema è che ne usiamo di differenti. A cominciare dal peso della Coppa Italia, soprattutto quando arriva a salvare stagioni con campionati deludenti e non viene utilizzata per come trampolino per risultati migliori nel campionato della stagione successiva.
Inoltre uno dei pesi che personalmente uso è il gioco offerto dalla squadra e il relativo divertimento che questo gioco offre a chi va allo stadio. Certo sul gradimento non ci sono grandi dati statistici a supporto. Come un altro peso è il valore sul mercato dell'intera rosa, se è vero che Napoli, Fiorentina e trigoria hanno ceduto giocatori e finanziando con gli introiti le rispettive campagna acquisti, apparentemente, senza averci rimesso, economicamente e tecnicamente.
Se invece l'unico parametro valido, sono i trofei e quindi le coppe Italia, spero che lo scudetto lo vinca la Juventus così che si possa ancora insistere coi tuoi soliti ritornelli. Perché se lo scudetto non dovesse andare ad una strisciata, sai cosa ci fai con il ritornello del nonhannovintouncazzo lotitoinvecesi.... evvè?
Che poi anche il dover fare la tara escludendo Milan Inter e Juve, non è esatto ed è fuorviante. Dal momento che negli ultimi 10 anni, solo due volte hanno monopolizzato i primi 3 posti, dimostrando che esiste uno spazio di manovra anche per le altre.
 
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#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"