Autore Topic: Lazio, una coppia per Petkovic: Perea e Anderson cominciano a girare  (Letto 629 volte)

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di Daniele Magliocchetti
ROMA Pipe e Coco, le future stelle della Lazio. I due si intendono a meraviglia. A ritmo di samba, gospel e salsa. Un mix particolare, ma altrettanto esplosivo. Felipe Anderson detto Pipe, brasiliano che balla il samba ma adora il gospel, e Brayan Perea soprannominato il Coco, colombiano che impazzisce per la salsa, sono il nuovo volto della Lazio. Stessa classe, il ’93, imprevedibilità, velocità e tanta qualità, i due giovani sudamericani rappresentano la nuova linea verde, ma soprattutto il presente della formazione biancoceleste. Con la Fiorentina hanno spiccato il volo. Petkovic, che forse ha atteso un po’ troppo per buttarli nella mischia, è rimasto stregato dalla loro forza e presenza in campo. Sapeva che erano talenti, ma non pensava di avere risposte così incoraggianti. E non è un caso che dopo averli fatti esordire in Europa con il Trabzonspor, abbia stupito tutti, schierandoli titolari pure in campionato, rinunciando a giocaotri più freschi e scalpitanti come Ederson e Floccari. Probabilmente gli ultimi due non ci sono rimasti bene dopo l’ottima prestazione europea, ma il tecnico è rimasto impressionato per quanto ha visto in Turchia e non ci ha pensato su due volte.
QUESTIONE DI FEELING
Pipe e Coco stanno diventando molto amici, quasi inseparabili e sembra quasi che studino per diventare i nuovi gemelli del gol. Con la Fiorentina ci sono andati vicino. A Formello sono entrati in punta di piedi, ma ogni giorno che passa si stanno inserendo sempre più. Hanno portato un pizzico d’elettricità e tanta vivacità all’interno dello spogliatoio. Sono gli ultimi arrivati, sono ambiziosi e tra loro hanno legato parecchio. E questo feeling si sta trasportando sul terreno di gioco. Sembra che siano nati per giocare insieme. Si era intuito qualcosa già alla prima in Europa League, ma domenica sera con la Fiorentina se ne è avuta la certezza. In campo si cercano di continuo, non tanto per creare la giocata ad effetto, ma per essere decisivi in zona offensiva e la loro intraprendenza ha contagiato pure i compagni. Anche qui, e non può essere una coincidenza, da quando sono entrati loro due, Hernanes pare quasi aver ritrovato il sorriso e la voglia di giocare. Il Profeta era reduce da prestazioni non proprio brillanti, anzi piuttosto scialbe, tanto che Petko, parlando dell’ex San Paolo, aveva spiegato che la crisi di Hernanes era passeggera perché doveva solo ritrovare «la voglia di divertirsi». Detto, fatto. La qualità e freschezza di Felipe Anderson e Perea in qualche modo hanno rigenerato il nazionale brasiliano che nelle ultime due partite è stato tra i migliori, se non il migliore in campo, soprattutto domenica sera contro la formazione di Montella.
FANTASIA E POTENZA
I due talenti sudamericani non è che abbiano fatto cose straordinarie, ma ai tifosi è bastato quello che hanno intravisto nelle ultime due gare: potenza, carattere, intesa, fantasia e facilità di gioco. A Perea, ad esempio, è mancato solo il gol. Con la Fiorentina il colombiano ha avuto un gran guizzo, sfilando palla a Pizarro, non uno qualunque, ma divorandosi alla fine una grande occasione da rete. Il primo ad andarlo a consolare è stato proprio il nuovo amico Felipe Anderson che qualche minuto dopo ha provato a rimediare, mandandolo in gol in un paio di circostanze. Petkovic durante la sosta lavorerà per migliorare l’intesa tra i due e con tutta la squadra. La strada è ancora lunga, ma vedendoli giocare sembra essere tutta in discesa.

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