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ROMA - La Lazio ha fatto strada. Sembra incredibile ma a tre giorni dal raduno e a una settimana dalla partenza del ritiro l’organico si è ristretto. Da quasi 50 a 29 giocatori. Magari, non è come voleva Edy Reja, una rosa di 22 più tre Primavera, ma rispetto allo scorso anno e soprattutto rispetto a tante squadre di serie A, sono stati fatti passi da gigante. Sono ben 17 i giocatori che non ci sono più, tra svincolati e cessioni e per ora ne sono arrivati tre Pablo Pintos, Alvaro Gonzalez e Bresciano. Chissà che non ne arrivino altri vedi Antonelli e uno tra Barrera o Hernanes (sempre se verrà rivista come sembra la norma sugli extra). Alla fine, ovvero per domenica prossima, saranno meno di trenta, se non addirittura vicino ai 25. Quasi un record se si pensa ai 44 dell’anno scorso. Senza dimenticare che la Lazio non è l’unica ad avere rose piene zeppe di giocatori. Basti pensare a Juve, Inter, Bari, Napoli, Roma, Milan, Fiorentina, Sampdoria e via dicendo che, attualmente, sono messe peggio dei biancocelesti.
Al raduno di giovedì prossimo mancheranno i mondiali Muslera, Lichtsteiner e Kolarov, anche se sul serbo si farà un discorso a parte. In più mancheranno per infortunio Cinelli e Meghni che, forse, si aggregheranno al ritiro di Fiuggi. Tra questi ci sono Correa, Quadri, Artipoli e Manfredini che, tra tre giorni saranno a Formello, ma difficilmente andranno ad Auronzo. Da oggi e nei prossimi giorni sono previsti una serie d’appuntamenti con procuratori e varie società per sistemare le situazioni, tra chi andrà in prestito o chi è in trattativa da tempo per rescindere il contratto. Uno dei casi più roventi è Manfredini che, al momento, è in partenza per il Trentino, ma non sono esclusi accordi sul traguardo. Poi ci sono i giovani Mendicino e Perpetuini che sono in fase avanzata di trattativa con alcune squadre di Lega Pro e in settimana si chiuderà.
Ad Auronzo Scaloni, Bonetto e Bizzarri inizieranno la preparazione agli ordini di Reja ma potrebbero partire già nella prima settimana. Per il terzino è ancora aperta la possibilità legata al Cesena, ma ci sono anche Livorno e una società svizzera. Per i due argentini ci sono richieste in Spagna, Olanda, Portogallo ma anche in Argentina. Poi ci sono Cribari e Zauri. Sul brasiliano la volontà è di cederlo, ma bisogna anche vedere come evolve il mercato dei centrali (vedi Diakité con il Parma nell’affare Antonelli), mentre sul terzino ed ex capitano della Lazio c’è una curiosa situazione. Da una parte c’è la Sampdoria che spinge per averlo, ma lo vorrebbe in prestito gratuito. Dall’altra c’è Reja che vorrebbe tentare di recuperarlo all’interno del gruppo. Qualche anziano non c’è più e forse uno come il tecnico di Gorizia potrebbe riuscire nell’impresa di ricucire vecchie ruggini e riacquistare così un buon difensore (terzino e centrale) che all’interno della rosa può fare comodo eccome.
Infine, l’affare Kolarov. Tra martedì e mercoledì Sergio Berti, il manager, sarà a Roma e forse sarà in compagnia di un emissario del Manchester City. Gli inglesi offrono 14-15 milioni e da lì non si spostano. La Lazio chiede 20, ma Lotito, per una volta, potrebbe accontentarsi di 15-16 milioni di euro. La cessione del serbo è imminente.
D.M