Inappuntabili dichiarazioni di Lotito

[franz_kappa]

Le azioni nei confronti dei componenti dello spogliatoio, potrebbero avere conseguenze.
Non essendoci un cuscinetto che funge da frizione tra area dirigenziale e area tecnica, certe contaminazioni sono un rischio plausibile. Soprattutto tenendo conto degli attori.

Quanto illustri, caro Merlino, va ricondotto alle dinamiche tra dipendente (o professionista che presta la sua opera) e datore di lavoro o committente. Una dinamica naturale nel mondo del lavoro. Quasi mai esente da frizioni e/o divergenze d'opinioni. Nulla di così peculiare dall'appartenere solo al mondo Lazio.

Mi permetto con l'occasione di rilevare che la tua (pienamente legittima, per come la vedo io) inclinazione a prefigurare con puntuale metodicità i rischi impliciti di una vasta gamma di condotte della Dirigenza laziale (all'insegna dell'affermazione "Eh, ma se ci comportiamo così poi rischiamo che accada quest'altro..." oppure "Abbiamo agito male e queste sono le conseguenze!") consolida in buona parte degli utenti di questo forum la percezione, temo solo in parte figlia di faziosa prevenzione, che da parte tua vi sia,nell'analizzare le vicende laziali, una sistematica ricerca di potenziali errori nell'ambito delle condotte della Dirigenza.

Alla fine questo atteggiamento ti nuoce e me ne dispiaccio, visto che non ti ritengo utente banale e visto che ti riconosco una lazialità adamantina: ma l'approccio sbrigativo quando non intellettualmente pigro con cui molti si approcciano alle discussioni su questo spazio virtuale finisce per indurli - e non del tutto a torto, ammettiamolo - a inserirti nella spiacevole categoria del prevenuto rompicoglioni antipresidenziale. Da ciò ne deriva l'incapacità, da parte dei medesimi, di sviluppare con te discussioni serene.

Io non credo affatto che tu sia un prevenuto rompicoglioni antipresidenziale. Ma registro, con rammarico, che il modo con cui ti poni nelle nostre discussioni finisce per farti considerare tale dai più.

[chemist]

Mah, mi dispiace contraddire il sig Zapruder ma non e' affatto cosi'.

Il comportamento professionale spesso e' professionale. Nel senso che cerchi di fare al meglio il tuo lavoro. Pero' una persona e' influenzata anche dalla sfera emotiva. Questo significa che alla persona antipatica gli farai un lavoro piu' che sufficiente per i suoi bisogni, ma alla persona che ti rispetta e ti tratta bene glielo fai piu' veloce, con piu' entusiasmo, non gli fai pagare le guarnizioni e gli dai consigli sul come mantenere il bagno.

E' normale come il sole che sorge ogni giorno.

[carpelo]

Si può anche dire che il professionista esemplare svolge il proprio ruolo sempre nel migliore dei modi, ma se è chiamato a scegliere un cliente, preferisce andare da quello che gli sta più simpatico (o con cui si trova meglio o che gli garantisce il miglior ambiente lavorativo). Ovviamente a parità di stipendio, contratto, motivazioni professionali eccetera eccetera.

[CP 4.0]

Tu assumeresti un idraulico che ti racconta di aver fatto il suo lavoro con la massima professionalità in casa di qualcuno perché gli portavano il caffè e il cornetto tutti i giorni, e ha invece operato a tirar via nell'appartamento della vecchietta antipatica e scortese?

O qualcuno che in generale "pesa" il cliente, cercando di spacciargli per "obbligatori" lavori superflui e costosi, abusando dell'autorevolezza che il cliente gli attribuisce o dell'omissione di verifiche sull'effettiva necessità di quei lavori (nel pubblico è una prassi)?

Io, manco se me li raccomanda mia madre in lacrime. Sei influenzabile da fattori esterni quindi tutt'altro che professionale, e tendenzialmente disonesto? Fuori dai collioni.

puoi estremizzare il discorso quanto vuoi, visto che tra il sostenere un giocatore, e quindi avere un atteggiamento positivo, e portargli il cornetto ed il caffe tutti i giorni c'e' una certa differenza che so che tu sai apprezzare, io posso solo ricordarti che c’e’ ampia letteratura sull’influenza che un ambiente positivo ha su ognuno di noi quando lavoriamo e sulla nostra rendita come professionisti.

Poi se il rispetto e’ qualcosa che si compra, siccome ti pago tu fai il lavoro sia che ti prendo a calci in culo e ti tratto come un servo pezzente o ti porto il cappuccinao al letto, allora alzo le mani.

ma non m'arrendo di certo.

[Pomata]

Io non dico che non abbiate ragione, ma il succo di tutto è o sarebbe, riportare entusiasmo alla Lazio o almeo al suo ambiente e questo, visto che non lo fa il presidente, lo dovrebbero fare i tifosi. Tutto qui.

Riportiamo la Lazio al centro.

[franz_kappa]

Io non dico che non abbiate ragione, ma il succo di tutto è o sarebbe, riportare entusiasmo alla Lazio o almeo al suo ambiente e questo, visto che non lo fa il presidente, lo dovrebbero fare i tifosi. Tutto qui.

Riportiamo la Lazio al centro.

Non lo fa il Presidente? Siamo sicuri che Lotito non si adopera per riportare entusiasmo nell'ambiente?

Senza appartenere ad alcuno schieramento, da libero tifoso, mi permetto di rilevare che la Lazio - tecnicamente fallita nel luglio 2004 - ha vissuto nei successivi nove anni e due mesi:
- tre coppe
-qualificazioni ripetute alle Competizioni Europee, incluso un giro di giostra in Champions con passerella al Santiago Bernabeu
- posizionamenti più che dignitosi in campionato (spesso entro le prime 4-5 posizioni)
- numerosi derby vinti in più di un caso con lo scarto di almeno due gol

Negli anni, poi, è stata avviata una politica di facilitazioni per spettatori, abbonati e non, che non credo abbia eguali in Italia. Anche e soprattutto in favore dei più giovani.

Certo, il tifoso laziale può rivendicare - tra i meno - l'inspiegabile campagna acquisti dell'estate 2007, la nefesta stagione 2009-2010 e l'ultimo mercato, dall'esito in parte sconcertante. Ah, c'è anche la storia della mancata volontà di 'crescere', di fare il salto di qualità. Un falso mito, per come la vedo io.

Ciò detto, nulla di quanto appena illustrato - a voler osservare le vicende laziali da un punto di vista un po' distaccato - può giustificare in alcun modo (abbiate pazienza...) la diffusa ammorbante sfiducia che accompagna i laziali nella quotidiana esperienza di tifare la Lazio.

Lotito non deve fare nulla di eccezionale, per quanto mi riguarda. Si adoperi per pianificare e realizzare delle campagne acquisti 'coerenti' (e in riferimento a ciò è lecito muovere più di qualche addebito per l'ultimo calciomercato), mantenga la Lazio SEMPRE entro le prime otto della Serie A, con ambizione di finire in posizioni utili per l'Europa, non squilibri troppo i conti del club e mantenga alcune forme di agevolazione per abbonati, spettatori della domenica, donne e giovani tifosi (sino ai 14-16 anni).

Al resto ci deve pensare la tifoseria laziale. Che esiste da prima di Lotito e che, come ovvio, gli sopravviverà. E che è chiamata a fare il tifo, in omaggio alla sua stessa natura.

[Pomata]

Non lo fa il Presidente? Siamo sicuri che Lotito non si adopera per riportare entusiasmo nell'ambiente?

Senza appartenere ad alcuno schieramento, da libero tifoso, mi permetto di rilevare che la Lazio - tecnicamente fallita nel luglio 2004 - ha vissuto nei successivi 9 anni e due mesi tre coppe, qualificazioni ripetute alle Coppe Europee, un giro di giostra in Champions con passerella al Santiago Bernabeu, posizionamenti più che dignitosi in campionato (spesso entro le prime 4-5 posizioni), numerosi derby vinti in più di un caso con lo scarto di almeno due gol. Negli anni, poi, è stata avviata una politica di facilitazioni per spettatori, abbonati e non, che non credo abbia eguali in Italia. Anche e soprattutto in favore dei più giovani.

Certo, il tifoso laziale può rivendicare - tra i meno - l'inspiegabile campagna acquisti dell'estate 2007, la nefesta stagione 2009-2010 e l'ultimo mercato, dall'esito in parte sconcertante. Ah, c'è anche la storia della mancata volontà di 'crescere', di fare il salto di qualità.
Ma nulla di quanto appena illustrato - a voler osservare le vicende laziali da un punto di vista un po' distaccato - può giustificare in alcun modo (abbiate pazienza) la diffusa ammorbante sfiducia che accompagna i laziali nella quotidiana esperienza di tifare la Lazio.

Lotito non deve fare nulla di eccezionale, per quanto mi riguarda. Lui faccia delle campagne acquisti 'coerenti' (e in riferimento a ciò qualche addebito è lecito muovere per l'ultimo calciomercato), mantenga la Lazio SEMPRE entro le prime otto della Serie A e non squilibri troppo i conti del club.
Al resto ci pensi la tifoseria laziale. Che esiste da prima di Lotito e che, come ovvio, gli sopravviverà.

Secondo loro no, caro Franz, e visto che io vorrei uno stadio felice e appassionato gli do' la ragione e vorrei metterci una pietra sopra per sempre.

Come dire; d'accordo avete ragione, cominciamo a tifare?

[Zapruder]

Uno scudetto, una Coppa Italia, un quarto di finale di CL e una Supercoppa Uefa in una stagione. Dopo una Coppa Coppe e un secondo posto l'anno precedente: entrambe le stagioni, esprimendo per lunghi periodi uno strapotere tecnico quasi noioso.

Dopo tutto questo, un altro mercato favoloso, almeno in apparenza (ma anche in sostanza), con l'arrivo di un fortissimo portiere, l'attaccante più quotato del campionato, una seconda punta stella di quel Valencia che aveva stupito il mondo.

Entusiasmo? Roba da litigarsi a forconate le ultime tessere in Monte Mario disponibili, con la fila gestita dai Marines in ragione di tre militari armati fino ai denti per ogni pretendente al posto, comprese le vecchiette 90enni.

Ci producemmo, invece, nella spettacolare performance di 500 tessere IN MENO dell'anno precedente.

Il mantra la soscietà nun è in grado de entusiasma' er tifoso, assieme ad altri viaggianti su portanti a megacicli, del tipo ce vole na figura cugginetto tra soscietà e squadra, ce vorebbe Pulici/Wilson/Oddi/Manservisi/Facco/Tinaburri ecc. ecc, fa parte di quel campionario di luoghi comuni e insulsi del tipo ce vorebbe la pena de morte, che non vale nemmeno la pena più commentare. 

[Ataru]

olimpia già se la semo legata al...

[MagoMerlino]

Uno scudetto, una Coppa Italia, un quarto di finale di CL e una Supercoppa Uefa in una stagione. Dopo una Coppa Coppe e un secondo posto l'anno precedente: entrambe le stagioni, esprimendo per lunghi periodi uno strapotere tecnico quasi noioso.

Dopo tutto questo, un altro mercato favoloso, almeno in apparenza (ma anche in sostanza), con l'arrivo di un fortissimo portiere, l'attaccante più quotato del campionato, una seconda punta stella di quel Valencia che aveva stupito il mondo.

Entusiasmo? Roba da litigarsi a forconate le ultime tessere in Monte Mario disponibili, con la fila gestita dai Marines in ragione di tre militari armati fino ai denti per ogni pretendente al posto, comprese le vecchiette 90enni.

Ci producemmo, invece, nella spettacolare performance di 500 tessere IN MENO dell'anno precedente.

Il mantra la soscietà nun è in grado de entusiasma' er tifoso, assieme ad altri viaggianti su portanti a megacicli, del tipo ce vole na figura cugginetto tra soscietà e squadra, ce vorebbe Pulici/Wilson/Oddi/Manservisi/Facco/Tinaburri ecc. ecc, fa parte di quel campionario di luoghi comuni e insulsi del tipo ce vorebbe la pena de morte, che non vale nemmeno la pena più commentare.

Cuscinetto, Zaprù, cuscinetto, no cugginetto.....
Non mi sorprendo certo che tu la ritenga inutile e addirittura insulsa. E' tutto inutile, non serve niente, fra un po' non serviranno neppure più i tecnici e i giocatori di calcio in grado di correre.

[Pomata]

Cuscinetto, Zaprù, cuscinetto, no cugginetto.....
Non mi sorprendo certo che tu la ritenga inutile e addirittura insulsa. E' tutto inutile, non serve niente, fra un po' non serviranno neppure più i tecnici e i giocatori di calcio in grado di correre.

Speriamo di no, Mago, anche se questa sarebbe stata la soluzione migliore x certi tifosi della curva.

Speriamo di no.

[darienzo]

La figura del cuscinetto è un vecchio cavallo di battaglia di opinionisti e anchorman.
Non mi stupisco possa continuare ad aggradare a certuni

Inviato dal mio LG-P700 con Tapatalk 2

[disabitato]

a che serve il cuscinetto?
esempi di figure simili in italia?

[Frank 73]

Uno scudetto, una Coppa Italia, un quarto di finale di CL e una Supercoppa Uefa in una stagione. Dopo una Coppa Coppe e un secondo posto l'anno precedente: entrambe le stagioni, esprimendo per lunghi periodi uno strapotere tecnico quasi noioso.

Dopo tutto questo, un altro mercato favoloso, almeno in apparenza (ma anche in sostanza), con l'arrivo di un fortissimo portiere, l'attaccante più quotato del campionato, una seconda punta stella di quel Valencia che aveva stupito il mondo.

Entusiasmo? Roba da litigarsi a forconate le ultime tessere in Monte Mario disponibili, con la fila gestita dai Marines in ragione di tre militari armati fino ai denti per ogni pretendente al posto, comprese le vecchiette 90enni.

Ci producemmo, invece, nella spettacolare performance di 500 tessere IN MENO dell'anno precedente.

Il mantra la soscietà nun è in grado de entusiasma' er tifoso, assieme ad altri viaggianti su portanti a megacicli, del tipo ce vole na figura cugginetto tra soscietà e squadra, ce vorebbe Pulici/Wilson/Oddi/Manservisi/Facco/Tinaburri ecc. ecc, fa parte di quel campionario di luoghi comuni e insulsi del tipo ce vorebbe la pena de morte, che non vale nemmeno la pena più commentare.

Eh... vabbé.. però l'ultimo giorno di mercato non hai preso Zenden.
Se c'hai ambizzzioni, ce metti due lire in più (anzi du' euro, che dall'anno prossimo se paga in euro) e te lo porti a casa.
Ma a questo je mancano sempre du' sordi pe' fa' 'na lira.
Noi non siamo clienti!