Autore Topic: Lazio, Lovati su Luiz Felipe: "Tre mesi per tornare"  (Letto 319 volte)

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Lazio, Lovati su Luiz Felipe: "Tre mesi per tornare"
« : Domenica 24 Gennaio 2021, 09:00:55 »
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di Elena Bravetti

Nell'arco di un paio di giorni i tifosi della Lazio si sono trovati a festeggiare il ritorno in campo di Senad Lulic dopo uno stop lungo 351 giorni, e a preoccuparsi per le condizioni di Luiz Felipe, che si è sottoposto a un intervento chirurgico alla caviglia destra. Il dott. Stefano Lovati, intervenuto ai nostri microfoni, ci ha aiutato a fare chiarezza sulla situazione del brasiliano, soprattutto in merito ai tempi di recupero. Prima di tutto, l'ex consulente ortopedico biancoceleste ha fatto una doverosa precisazione, per poi entrare nel vivo della problematica: "Chiaramente non posso entrare nel merito di una situazione che non so, il danno patologico vero e proprio del ragazzo non lo conosco. Si parlava di una problematica legata a un edema osseo. Si tratta di una sofferenza dell'osso interno, presumo possa essere l'astragalo o la parte interna della tibia o del perone. Con l'artroscopia si vedono soltanto queste ossa del piede. Con un intervento di questo tipo riusciamo ad asportare corpi mobili e a lavorare sulla cartilagine della caviglia. Credo sia stata fatta una delle due cose, o entrambe".

OPERAZIONE INEVITABILE? - Un calvario, quello di Luiz Felipe, iniziato dopo la brutta botta rimediata nell'amichevole pre-campionato contro il Frosinone. Da lì in poi, gare giocate da titolare ma anche tante assenze, fino al momento in cui si è deciso di optare per l'intervento chirurgico. Sull'inevitabilità dell'operazione si è espresso Lovati: "Ci sono dei casi abbastanza dominabili in cui si può iniziare una terapia conservativa. È chiaro che se l'atleta continua a manifestare dolore all'attività fisica o, addirittura, alla deambulazione, si prende in considerazione anche l'intervento chirurgico. Luiz Felipe è da mesi che continua a trascinarsi questa patologia, immagino che abbiano provato a risolvere il problema in conservativa per fare poi l'intervento chirurgico. Evidentemente questa terapia conservativa non ha portato benefici evidenti".

IL RITORNO IN CAMPO - Quando tornerà in campo? La domanda che circola sui social e tra i tifosi della Lazio riguarda i giorni necessari all'ex Salernitana per recuperare e tornare a disposizione di Simone Inzaghi. Tempi al momento non quantificabili: si va dall'ipotesi più ottimistica di un mese e mezzo di stop, fino ad arrivare a un massimo di tre mesi di assenza dai campi. Ce l'ha spiegato il noto specialista: "La forbice è molto ampia. Se si fa una semplice artroscopia di pulizia, i tempi potrebbero essere anche di un mese, mai prima di un mese. Fino ad arrivare a interventi che prevedono, ad esempio, innesti cartilaginei o perforazioni. In quei casi si parla dai due mesi in poi fino al massimo a tre mesi, tre mesi e mezzo. Generalmente dopo tre mesi si ritorna in attività".

IL CONFRONTO CON LULIC - Nelle ultime ore, poi, la situazione del brasiliano è stata paragonata a quella di Senad Lulic, che ha vissuto un anno di estrema difficoltà per un'infezione alla caviglia. Si tratta, tuttavia, di "problemi completamente diversi". Lovati prosegue: "Lulic ha avuto una sorta di infezione intrarticolare. Queste purtroppo, se trascurate, portano a usurare e a degenerare la cartilagine. Quindi da un danno che è l'infezione si può passare anche a un danno come la degenerazione cartilaginea. Infatti credo siano stati fatti tre interventi di cui due sicuramente di pulizia, di lavaggio, proprio per rimuovere l'infezione stessa. Nel terzo forse si è trattato di sistemare la cartilagine, non so. Mentre Luiz Felipe ha avuto una patologia successiva a un trauma, Lulic ha avuto una problematica che è iniziata con un'infezione dell'articolazione".

UNO STOP PROLUNGATO - Uno stop, quello del capitano della Lazio, che si è allungato fino all'inverosimile. Dalle iniziali 4/6 settimane si è arrivati a un anno di assenza del bosniaco dal terreno di gioco: "Come spiegare un recupero così lungo? Evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto. Probabilmente questa infezione non è stata debellata adeguatamente all'inizio, poi la caviglia in generale è una di quelle articolazioni complicate da curare. Bisogna prenderle in tempo, saperle curare velocemente, non aggredirla troppo. Sicuramente questo stop così lungo si spiega con qualche intoppo nell'arco della terapia, qualcosa che non era preventivabile".

L'OPERAZIONE DI LUIS ALBERTO - Infine, il dott. Lovati, figlio dello storico portiere della Lazio, ha concluso parlando di Luis Alberto, operato d'urgenza all'appendice. Chiamato a far chiarezza sui tempi di recupero, il medico ha tranquillizzato i tifosi: "Si parla di due settimane, e sono d'accordo. Adesso si fanno questi interventi per via laparotomica. Entrano praticamente solo con delle sonde, non si taglia più la cute. Si fanno dei buchetti e tramite una telecamera si riesce a risolvere bene il problema. I recuperi sono molto più veloci proprio perché non si vanno a creare dei danni indotti dall'intervento stesso. Un tempo si facevano 'a cielo aperto'. Adesso tramite questi piccoli buchetti si accede al posto da curare, quindi non si vanno a tagliare né muscoli né nervi, è una cosa molto veloce".

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