Stavolta vado sul facile, cari und amatissimi orgers.
Prima però lasciatemi fare una premessa.
Il professor de Mesquita, insieme al mai esistito (forse) Hari Seldon ed all' esistitissimo (su questo non ho dubbi) Qfwfq, "SA" che usando un algoritmo dalla facilità di applicazione stupefacente è possibile sapere in anticipo (che non è la stessa cosa di prevedere, che quella è robetta da cartomanti e da sibille cumane) cosa succederà domani o doman l'altro o in un qualsivoglia giorno che verrà.
Ed io pure.
Nel senso che non è poi così difficile, soprattutto dopo aver letto “The predictioneer's game” (che potete scaricarvi aggratise esattevolmente qui
http://www.pdfebookds.com/the-predictioneers-game-using-the-logic-of-brazen-selfinteres-PDF1-120665/) sapere quel che più v' aggrada.
E se non avete voglia di scaricarvelo e di leggervelo accuratissimissimamente come ho fatto io (come ho fatto mì) ve lo riassumo nelle due righe che seguono:
Ciò che i fondi di caffè non potranno mai dirci, si può però scoprire con la matematica: grazie alla teoria dei giochi sviluppata a partire dagli anni cinquanta da John von Neumann (ovvero il “Dottor Stranamore”) e John Nash (il matematico del film “A beautiful mind”), siamo ora in grado non solo di predire il futuro, ma di piegarlo ai nostri interessi.
E siccome quel che più mi (ed anche vi) preme, al momento, è di sapere se sarà possibile ripetere a distanza di 4 (ah, la quattrità..!) anni il miracolo di Pechino e non avendo la pazienza di aspettare la fine della partita del 18 agosto per scoprirlo, ho deciso di saperlo subito.
Piegandolo (ma questo è solo un trascurabilissimo dettaglio) ai miei, of course, interessi.
"Miei" perché secondo la teoria dei giochi, l' uomo è un essere razionale, nel senso che le sue decisioni sono prese in base al proprio esclusivo interesse.
E insomma.
Dopo averci perso sopra l' intero pomeriggio e buona parte della serata (sono le 23,18 e ancora non vado a magnà) posso tranquillamente affermare (è inutile che mi metta qui a riportarvi tutti i calcoli) quanto segue:
P.s.
Ne sono sicuro al punto che il 18 agosto me ne andrò (tranquillissimo) a dormire alle ore 20,59.