Autore Topic: I terribili anni '80 della SS Lazio  (Letto 6411 volte)

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Offline cuchillo

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #60 : Giovedì 4 Luglio 2013, 10:19:56 »
La cosiddetta Era Calleri, dove non si aveva MAI l'impressione di riuscire a fare qualcosa di più di un centroclassifica anonimo, e la qualificazione alla Coppa Uefa era un miraggio...

Beh, parlare in questi termini di Iddio (ossia GIAN MARCO CALLERI) gli è come dire di Dante Alighieri..."non dava mai l'impressione di scrivere niente di importante, il massimo che ha regalato all'Umanità è stato "La Comedìa"...

Ha preso la Lazio di Corti e Zaccagna e in soli 6 anni è diventata la Lazio di Riedle, Doll e Gascoigne...
Checché ne dica il Dottore, Gascoigne l'ha preso Calleri, che poi da un punto di finanziario l'acquisto è andato per larga parte sugli esercizi successivi è una cosa normale. Quando Calleri lo prese (aprile 1991) di Cragnotti ancora non si sapeva nulla...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Fabio70rm

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #61 : Giovedì 4 Luglio 2013, 10:30:20 »
Beh parliamone allora di Calleri.

Parliamo di quegli anni di anonimato, che fanno parte anche loro per diverso tempo anche degli anni '80, nella parte finale.

Quando non si aveva la percezione di fare nulla.

Arrivo in A nell'88, prima esonero di Fascetti, poi dopo il derby di Di Canio cessione del giovanotto, si chiedeva il salto di qualità - ironia pare parlare di oggi, quando si chiede il "salto di qualità verso lo scudetto" - e arrivano Amarildo, un Troglio mai convincente fino in fondo, Dezotti, Gutierrez...di buoni arrivano il solo Sosa, Doll e Riedle...

Anni dove il nostro campionato finiva a fine marzo, fuori da ogni tipo di sogno, con noi tifosi che andavamo allo stadio inferociti con i canotti, della serie ci avete già mandato in vacanza...

Certo, rispetto agli anni precedenti era singolare...avremmo dovuto baciare la terra dove passava Calleri, dalla C quasi certa ad una tranquilla A...

E rivedendo con gli occhi di allora i fatti di oggi...singolari certe similitudini...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline cuchillo

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #62 : Giovedì 4 Luglio 2013, 11:10:29 »
A parte che in A non ci ha portato lo Spirito Santo ma Gian Marco Calleri.
Detto questo, con Calleri in A abbiamo fatto 4 anni.
Erano anni in cui la serie A esprimeva il meglio del calcio mondiale, basti pensare che nel 1989-'90 le squadre italiane vinsero Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa Uefa.
L'anno prima, Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e finalista di Coppa Coppe.
Erano 18 squadre e 4 retrocessioni, campionati veri non le barzellette di questi anni.
Nel 1988-'89 finì in B il Torino con Muller, Cravero, Benedetti, Ezio Rossi.
Erano anno in cui la Roma, che fino al 1987-'88 era stata, in quel decennio, abbastanza stabile tra le prime 3, non riusciva più a contrastare la potenza economica e tecnica di Milan, Napoli, Sampdoria, Inter, della stessa Juve (anche se un po' in declino, in quei precisi anni).
Erano stagioni in cui arrivare settimi era un'impresa vera. E non lo si doveva, certo, chiedere alla neopromossa Lazio.
Poi, chi lo nega, Calleri ha fatto i suoi errori, ma credo che il saldo - anche di quei 4 anni in A - è assolutamente positivo.
Una salvezza, un campionato tranquillo, due campionati buttati via in primavera. Ecco, sugli ultimi due, individuo nell'allenatore il problema, che non è riuscito ad andare oltre il decimo/undicesimo posto con Riedle, Ruben Sosa, Doll (l'ultimo anno), Pin, Gregucci, gli stessi Soldà e Sclosa, elementi di indubbia affidabilità.
Certo, l'allenatore lo sceglie il Presidente e quindi per me è stato un errore di Calleri prenderlo. Anche se nell'estate del 1990 Zoff era il miglior tecnico che la Lazio poteva permettersi e veniva da una stagione trionfale con la Juve, culminato con due Coppe.
Quanto alla vendita di Di Canio, sappiamo come è andata. Era complicato tenerlo, vista la legittima ambizione del ragazzo. Mi sembra che anche oggi se viene la Lazio e decide di portarti via un giocatore, lo fa.
Comunque, aldilà dei punteggi in classifica, credo che una crescita tecnica, in quel quadriennio, la Lazio l'abbia avuta.
Ci sono stati degli acquisti sbagliati (Gutierrez, sicuramente poco adatto alla serie A, Madonna e tutta quella serie di promesse mai sbocciate e spacciate per grandi investimenti sul futuro, vedi Verga, Lampugnani, Melchiori, Olivares...) ma anche delle intuizioni importanti, vedi Ruben Sosa, Riedle, Doll (che non conoscevano in tanti), gli stessi Bergodi e Sergio (terzini presi a niente da Pescara e Mantova e rimasti a lungo in serie A).
Dezotti non era quel cancello visto qui e la sua carriera successiva l'ha dimostrato, anche se in una squadra minore.
Lo stesso Troglio non era affatto scarso, basti vedere il Mondiale in Italia, anche se sono io il primo a non ritenere decisiva una singola competizione internazionale. Non lo considero, tuttavia, un acquisto totalmente sbagliato.
Ecco, non prendere un portiere fu un grande errore di Calleri.
Del resto, anche Cragnotti non lo prese alla sua prima campagna-acquisti, segno che forse era proprio Zoff a chiedere di insistere su Valerio Fiori.
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Offline cuchillo

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #63 : Giovedì 4 Luglio 2013, 11:12:43 »
se viene la Lazio Juve e decide di portarti via un giocatore, lo fa.
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Offline Reflexblue

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #64 : Giovedì 4 Luglio 2013, 11:37:00 »
Beh, parlare in questi termini di Iddio (ossia GIAN MARCO CALLERI) gli è come dire di Dante Alighieri..."non dava mai l'impressione di scrivere niente di importante, il massimo che ha regalato all'Umanità è stato "La Comedìa"...

Ha preso la Lazio di Corti e Zaccagna e in soli 6 anni è diventata la Lazio di Riedle, Doll e Gascoigne...
Checché ne dica il Dottore, Gascoigne l'ha preso Calleri, che poi da un punto di finanziario l'acquisto è andato per larga parte sugli esercizi successivi è una cosa normale. Quando Calleri lo prese (aprile 1991) di Cragnotti ancora non si sapeva nulla...

Però penso che Calleri lo sapesse.  ;D
Dai, onestamente non era un acquisto alla sua portata.

Offline Eagles71

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #65 : Giovedì 4 Luglio 2013, 11:43:34 »
Gian Marco Calleri fu un grande Presidente altroche non si sapeva dove andare?, di sicuro con Calleri avevi finalmente la certezza di iscriverti ai campionati, di non finire coi libri in tribunale e di stare stabilmente in serie A.
Ci fece uscire da quell' inferno chiamato serie b e da quella montagna di debiti che le gestioni precedenti avevano creato, fu la base, solida su cui Cragnotti costruì la leggendaria Lazio del era moderna.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Whistle

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #66 : Giovedì 4 Luglio 2013, 11:51:55 »
86-87 (stagione del -9), Lazio-Triestina.
Nella foto, in alto a sinistra, lo striscione "ES Peano" (liceo scientifico).
Il nostro striscione.


Offline Drenai

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #67 : Giovedì 4 Luglio 2013, 12:07:10 »
gli anni di calleri, (e i primi due di cragnotti), sono stati gli anni migliori della mia vita di tifoso. quelli che ricordo meglio, che ho vissuto con piu partecipazione.
avevo vent'anni o poco piu e la lazio era la mia unica preoccupazione :)
quelle lazio nè carne nè pesce avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, tanto che la formazione della lazio che suona piu familiare alle mie orecchie (anche perchè restò immutata per tre anni), nonostante le vittorie successive è ancora oggi fiori bergodi sergio pin gregucci soldà e così via.

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Larry Bird

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #68 : Giovedì 4 Luglio 2013, 13:02:12 »
Calleri era una sorta di Lotito "ante litteram".
Ruvido,suscettibile,poco incline alle smancerie,focalizzato su obiettivi non unicamente di stampo calcistico,flemmatico nell' aprire i cordoni della borsa per acquisire,solerte nel caso ci fosse da mercanteggiare su qualcosa di sua proprietà.
Eppure,similmente al Claudione odierno,ha meriti innegabili nella conservazione e successiva crescita della Nostra società.
Talvolta esprimeva anche una sua personalissima forma di passionalità,che in varie interviste-anche recenti-non ha esitato ad ammettere e manifestare con emozione,nei confronti della Nostra Lazio.
Una Lazio che,come detto da qualcuno,non era strabiliante dal punto di vista del gioco e dei risultati,ma che comunque riusciva a muoversi con decoro in un calcio decisamente competitivo come quello dell'epoca,dove se toppavi la scelta di un paio di titolari,rischiavi di compromettere gli obiettivi di stagione.
Qualche errore ed alcune mosse discutibili non mancarono di evidenziarsi,ma è d' uopo ricordarsi pure di una Lazio presa quasi per i capelli,gestita con oculatezza,risanata,riportata ad una certa dignità sportiva che fino a pochi anni prima Le era spesso negata,infine ceduta ad un imprenditore che potesse ulteriormente continuare un dato percorso di crescita.
Insomma,per quanto mi riguarda,bilancio più che positivo.
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Offline aquilarandagia75

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #69 : Giovedì 4 Luglio 2013, 15:17:34 »
neweagle mi citi sambenedettese-Lazio 1982 e non approfondisci? ;)
beh è la prima partita di cui ho memoria, per giunta in trasferta(anche se abitavamo nelle marche).
Io per fare un favore a mio nonno fino a quel momento ero tifoso del napoli, poi quel giorno divenni fervidamente e talabemente Laziale, ed era una Lazio con orsi in porta, vella in mediana(che bello con quel numero 4) manfredonia con il numero 8 giordano con il numero 9,con quella maglia bellissima del 1982-83 con l'aquila stilizzata..mi innamorai perdutamente come diceva giorgione "di Lazio ci si ammala inguarabilmente".. chiedevo a mio padre prima della partita "papà come gioca la Lazio, chi sono i più bravi" non so perchè ma ho stampato nella mente le sue risposte "orsi sostituisce moscatelli, porello dopo l'infurtunio non si è piu' ripreso, ma certo questo dovrebbe essere bravo in porta, poi ci sono manfredonia, d'amico e giordano i nostri fenomeni, ci riporteranno in serie A..lascia perdere sto Napoli, diventa della Lazio..anche se non è facile essere Laziali" poi intervenne mio fratello che disse "ambu è troppo forte, viene dall'inter" non so se la sua convinzione ferrea nasceva dal fatto che uno che veniva dall'inter doveva essere per forza un fenomeno oppure perchè pensava fosse forte sul serio(tutto sto fenomeno poi non lo era).
di quella partita poi ricordo la rete di lionello di testa e la nostra esultanza in tribuna coperta, abbastanza contenuta, forse per le raccomandazioni di mio padre(sambenedetto e' sempre stato un campaccio da un punto di vista ambientale..non gli siamo simpatici) e poi tutta una sofferenza fino alla fine, con la sambenedettese in forcing a cercare il pareggio..quella stessa sensazione di sofferenza che avrei vissuto infinite volte con la Lazio in vantaggio..la Lazio che non chiude mai le partite..che ti lascia sempre in bilico tra gioia e dolore..
noi del resto siamo quelli dell'ultimo secondo..mi ricordo che a fine partite dissi a mio padre che aveva ragione, quanto è duro essere Laziale..ma quanto è bella la vittoria con quella maglia..con quei colori..

Brocchi 63

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #70 : Giovedì 4 Luglio 2013, 15:46:36 »
(sambenedetto e' sempre stato un campaccio da un punto di vista ambientale..non gli siamo simpatici)

Tra loro e il Taranto non sò chi ci odia di più (roba da cassette di pesce tirateci appresso, che manco i rancitellesi....). Mettici pure che la Nord è gemellata con gli ascolani da una vita ed il quadro è fatto

Offline aquilarandagia75

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #71 : Giovedì 4 Luglio 2013, 16:00:09 »
Tra loro e il Taranto non sò chi ci odia di più (roba da cassette di pesce tirateci appresso, che manco i rancitellesi....). Mettici pure che la Nord è gemellata con gli ascolani da una vita ed il quadro è fatto


già, mi ricordo che in una trasferta a sambenedetto(credo fosse il 1985-86 o forse il 1986-87) incidenti da brividi, noi ci nascondemmo in un campo coltivato per sfuggire alle cariche della polizia, io avevo solo 11 anni..che paura

Brocchi 63

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #72 : Venerdì 5 Luglio 2013, 18:26:30 »


26 anni ad oggi.

Offline Fabio70rm

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #73 : Venerdì 5 Luglio 2013, 22:48:08 »
Rispondo sia a Cuchillo che a E71.

Dal punto di vista finanziario Calleri era perfetto. Solo che si aveva veramente l'impressione che non saremmo mai e poi mai arrivati alla zona Uefa.

Vero, in quegli anni il campionato italiano dettava legge: il Milan degli olandesi, il Napoli di Maradona, l'Inter dei tedeschi, la Samp di Vialli e Mancini....

Eppure noi non eravamo così scarsi...solo che buttavamo le stagioni nelle trasferte terribili: Bologna, Bari, Bergamo, Torino sponda Toro...

Si inseguiva la zona Uefa come una chimera...e la ciccavamo sempre!

E a marzo si andava allo stadio con i canotti....incazzati perchè non potevamo aspirare più a nulla...

Cavolo, con i debiti paragoni pare ora Lotito...

Ah no, con Lotito si è vinto...
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Offline NebbiaBiancoceleste

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R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #74 : Sabato 6 Luglio 2013, 00:58:17 »
Mia Nonna aveva una casa nelle Marche, provincia di Macerata, vicino a visso e d'estate la Lazio bazzicava spesso la zona, soprattutto per i ritiri a Norcia e Gubbio. Sono stato con mio papà a vedere i ritiri e qualche partita amichevole o coppa Italia con Jesi Samb... Ma il ricordo più allucinante fu Ancona Lazio, agosto 1988. Entrambi neo promosse, noi in A loro in B, e quella che doveva essere una amichevole diventò una notte di guerriglia urbana! Ricordo poco della partita, avevo 12 anni ed ero con i miei genitori e mio fratello di 8 anni. Ricordo che stavano ristrutturando il vecchio stadio, il dorico e misero Laziali e tifosi dell'Ancona nella stessa curva, divisi solamente da tifosi non ultras. Noi eravamo come tante altre persone tra i due gruppi ultras. Durante il riscaldamento mio papà e mio fratello erano scesi nella parte bassa della curva per vedere da vicino i giocatori, mentre io e mia mamma siamo rimasti al nostro posto. (Ricordo che a mia mamma, le solerti forze dell'ordine non fecero entrare una bottiglietta d'aranciata...) Dopo pochi minuti i cori tra le due tifoserie diventano molto aspri ed iniziano a volare le monetine ed altri oggetti... poi movimenti strani fino ad una carica dei laziali verso i tifosi avversari, passando però tra la gente "normale ". Inizia il fuggi fuggi, ricordo il fumo dei fumogeni e con mia mamma scappiamo verso la parte club della curva riparandoci nei bagni, senza sapere dove fossero mio papà e mio fratello. Ricordo la polizia e la paura. La partita inizia, dopo qualche interminabile minuto mio papà ci ritrova, ci spostiamo e mi sembra di ricordare il gol di Monti, visto tra il fumo e la confusione. A partita in corso usciamo dallo stadio per andare via al più presto... gli scontri continuavano sia nello stadio che nelle vie circostanti... una cosa allucinante! Ecco un Ricordo terribile dei terribili anni ottanta... fortunatamente la Lazio era rinata!
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