Autore Topic: Supercoppa, che polemica fra Lotito ed Agnelli  (Letto 649 volte)

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Offline Daniela

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Supercoppa, che polemica fra Lotito ed Agnelli
« : Venerdì 28 Giugno 2013, 09:46:46 »


Il presidente della Lazio: «Dura lex, sed lex. Prendiamo atto della loro decisione, però vuol dire che non è idonea ad accettare i dettami democratici di un organismo nel quale vive». Quello della Juve: «Ogni eventuale delibera sarebbe in contrasto con i principi dello Statuto»

MILANO - Claudio Lotito risponde con una delle sue ormai celebri citazioni latine alla notizia che la Juventus ricorerà alla Corte di giustizia federale contro le decisioni del Consiglio di Lega in merito alla disputa della Supercoppa. "Dura lex, sed lex - ha affermato il presidente della Lazio - Lo ha deciso il Consiglio che è l'organismo preposto. La Juve fa ricorso? Me lo dite voi, ne prendiamo atto, vuol dire che non è idonea ad accettare i dettami democratici di un organismo nel quale vive".

LA RISPOSTA DI AGNELLI - Immediata la replica di Agnelli. Il consiglio di Lega, infatti, secondo il presidente della Juventus non ha la facoltà di decide in materia di ripartizione di incassi relativi alle gare di Supercoppa, ma solo proporla. È questo il testo di una lettera inviata al presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta. "Ogni eventuale delibera - scrive Agnelli - sarebbe in contrasto con i principi dello Statuto-Regolamento della lega e ne pregiudicherebbe la credibilità e reputazione". Nella lettera Agnelli fa notare - citando gli articoli 9 e 10 dello Statuto-Regolamento della Lega Nazionale Professionisti serie A - che "è di competenza dell'assemblea 'la ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti alle competizioni della Lega'" e che "il Consiglio di Lega 'propone la ripartizione degli incassi relativi alle gare di Supercoppa di Lega'. Tale organo - scrive Agnelli - non è quindi competente a deliberare la ripartizione degli incassi della Supercoppa potendo infatti, ai sensi dello Statuto, 'soltanto' proporne la ripartizione". "Del resto - prosegue il presidente bianconero - la disposizione dell'art.30 dello Statuto attribuisce al Consiglio di Lega le sole funzioni organizzative delle gare di Supercoppa di Lega e a tal fine riserva al Consiglio di Lega la facoltà di proporre la ripartizione". "Ogni altra interpretazione - conclude Agnelli - si porrebbe in contrasto con le disposizioni degli articoli 9 e 10".

LA REPLICA DI BERETTA -  "La sede naturale per la disputa della Supercoppa è Roma. Se vengono presentate proposte alternative interessanti le si valuteranno". Lo ha detto il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, illustrando i lavori di oggi del Consiglio, dell'assemblea e a proposito della decisione sulla ripartizione degli incassi tra Juventus, Lazio e Lega per la finale del 18 agosto all'Olimpico. Premesso che il prossimo anno bisognerà trovare il modo di giocare in Cina per rispettare il contratto con i cinesi di disputare lì tre edizioni su cinque, Beretta ha ricordato che con la decisione del Consiglio è stato superato il vecchio deliberato che stabilì che la finale della Supercoppa si sarebbe giocata in casa della vincitrice del campionato. D'ora in avanti quindi la soluzione "italiana" è l'Olimpico di Roma. Parlando del lungo braccio di ferro non ancora risolto tra Juventus e Lazio, Beretta ha detto che si è cercata fino all'ultimo una soluzione negoziata che non è stato possibile raggiungere. Il Consiglio ha quindi deciso in modo compatto e la delibera non è stata portata poi in assemblea perchè, sentito il parere dell'ufficio legale, si ritiene essere di competenza esclusiva del Consiglio. Nel corso dell'assemblea odierna i presidenti della Seria A hanno affrontato anche il tema del rinnovo con Aic dell'accordo collettivo di lavoro dei calciatori. Si è deciso di proporre all'Aic una proroga per la stagione in corso in modo di avere il tempo per negoziare un ampio rinnovo che andrebbe così in vigore dalla stagione 2014/15. Inoltre è stato anche approvato il cosiddetto paracadute delle società retrocesse: verrà erogato in quattro fasi per accompagnare le squadre retrocesse durante la prossima stagione in modo che abbiano la loro integrazione di reddito. Il diritto a fruire delle erogazioni scatta con l'approvazione della regolare iscrizione al prossimo campionato di serie B. Chi rischia di non avere i mezzi per iscriversi, quindi, non potrà far conto a tal fine sul paracadute ma dovrà prima provvedere con mezzi propri.

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