Autore Topic: Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso  (Letto 2306 volte)

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Ecco a voi la trascrizione integrale degli interventi di apertura di David Rossi e Dario Bersani del 27 maggio 2013.
Ho omesso solo una breve, melliflua parentesi tra i due interventi in cui si parla di messaggi ricevuti dopo la partita l’uno dall’altro. Pompini che evocano Mister Wolf, insomma. Niente di interessante.
Così come non ho trascritto l’intervento di Riccardo Angelini (in arte Galopeira). Niente di interessante anche qui.
Ma questi due monologhi, l’uno lungo, retorico, appassionato; l’altro breve, conciso, struggente sono e saranno il mio unico, vitale e irrinunciabile pamphlet da leggere, rileggere, assaporare, distillare, compulsare da qui alla fine dei miei giorni.
Lo terrò nel cassetto in ufficio, a casa. Altro che libretti di Mao, lettere dalla Bolivia, manifesti marinettiani, programmi di San Sepolcro, nuovi testamenti, Apocalisse di Giovanni.
Qui c’è mirabilmente riassunto il senso della vita. Della loro vita, certo, ma cosa importa.
4 milioni di tifosi. Ci accontentiamo.   

Ve lo regalo. Diffondete il Verbo.
 

David Rossi

Lunedì 27 maggio 2013 e tutto quanto, saluti a tutti, buongiorno a tutti, baci, abbracci…
Allora…ehhh…io non sto tanto diversamente da…anzi, no, proprio per niente, sto esattamente come sta credo il 100% della…dei tifosi giallorossi che ci stanno ascoltando in questo momento…ehhh…lo stato d’animo mio e le ore di sonno, praticamente nulle, sono le stesse…quindi si parla di rabbia, frustrazione, delusione…tutto quello che è scaturito da…che poteva scaturire da quella che è stata una giornata che probabilmente per noi rappresenta una sorta di Hiroshima. Ieri è stata gettata una bomba atomica…ehhh… sulla Roma…sulla Roma, sulla squadra, sulla Società…soprattutto sui tifosi…ehhh…che hanno, che pagheranno il prezzo di quello che è stato fatto, di quello che non è stato fatto fino a questo momento.
Ehhh…ieri era da “tutto o niente” aveva detto Andreazzoli…dd è stato niente. Ma è stato niente, proprio…niente…stamattina ci ritroviamo in mano con nulla…non c’è più…non rimane più niente da commentare…e…io credo che poi noi siamo stati un po’ stupidi, io in particolare sono stato un po’ stupido, perché se guardiamo a ritroso, se guardiamo la storia di questi due anni e guardiamo tutto quello che è stato l’atteggiamento, che è stato il fil rouge che ha condotto le azioni di chi hanno deciso (sic!) le cose…ehhmm…non poteva andare diversamente.
Spiegatemi voi come poteva andare diversamente tenendo conto di chi è stato scelto per guidare la squadra. Parliamo di un allenatore che non sa manco dove sta la Roma de casa, cioè Luis Enrique, probabilmente l’aveva sentita nominà ogni tanto, se ricordava dello Scudetto ’82-’83 da regazzino, se glielo aveva raccontato qualcuno e aveva visto quello del 2000-’01, se non c’aveva da fà…per non parlare poi di Zeman, l’allenatore più esonerato del mondo, l’allenatore meno vincente del mondo, l’allenatore che meno poteva rappresentare una…una…così…un…un [non gli viene la parola, ndr]…caposaldo, una roccia a cui aggrapparsi…un comandante saldo (sic!), uno che poteva, tra l’altro, dare identità. Noi siamo passati da uno spagnolo che veramente non sap…veramente non poteva sapere cos’era la Roma in assoluto a uno che due anni fa stava alla festa dei 110 anni della Lazio – ce sò i video su youtube potete annà tranquillamente – e diceva per me la Roma e la Lazio è tutto apposto, sò stato bene co’ tutte e due, per me non fanno differenza…per finire poi a un allenatore, io…io veramente ad Andreazzoli gli voglio un bene dell’anima, perché veramente è una persona…non l’ho incrociato…fatalità prima lo incrociavo sempre, da quando è allenatore non lo incrocio più, sono mesi che non lo vedo, è veramente ‘na brava persona ma se a 60 anni erano 20 anni che non faceva l’allenatore in prima squadra, tanto meno in serie A, un motivo ce sarà stato…evidentemente lui è un ottimo tattico, una persona perbene, però poi dopo in serie A, a certi livelli, magari servono anche altre qualità, oltre a quelle che ha lui…
Non poteva andare diversamente se il capo supremo, che era stato chiamato a rappresentare la Roma tra il tripudio…ecco, io lo dico…io ero tra quelli…quando Franco Baldini fu indicato come il Direttore Generale di questa, di questa Armata Brancaleone…io ero contento…ero contento…non potevi non essere contento…insomma, visto quello che avevamo visto in passato e visto il suo recente…recente, insomma, excursus professionale…poi arriva…e ritarda perché siamo stati ad aspettare i beati cazzi suoi, che ha finito di fare le cose sue con l’Inghilterra…l’Inghilterra c’aveva da qualificarsi per i Mondiali…quindi non…no…per gli Europei…quello che era…e c’aveva da fare…e dal primo giorno, dalla prima conferenza-stampa, lui si è messo seduto e ha detto: “io non so perché sto qua, non so chi me l’ha fatto fà…se stava tanto bene a Londra” e l’ha detto dalla prima conferenza-stampa per ripeterlo poi incessantemente negli ultimi 2 anni di orologio, per ripeterlo incessantemente a tutti quelli che hanno avuto la premura di chiamarlo per chiedergli pure che…come stava: “pronto? Chi cazzo me l’ha fatto fà de stà qui?” Questo è stato quello che ha permeato l’azione di Franco Baldini Direttore Generale della Roma in questi 2 anni che è stato qua…e come poteva andare diversamente? Come poteva andare diversamente?   
Come si poteva vincere un derby con una squadra che è stata costruita da Walter Sabatini tenendo conto della sua capacità di trovare dei giocatori molto bravi, molto giovani, molto bravi che possono rappresentare il futuro quando però poi dopo nessuno si preoccupa del presente, questa è una cosa che abbiamo detto sempre. Non si può continuare a dire: “faremo, andremo, saremo, vinceremo, conquisteremo, costruiremo…” Nel frattempo, quello che fate adesso, le stracazzate che fate adesso non le pagate voi…perché sì, dom…ieri che jè arrivato un sasso ar pullman, j’hanno rotto un vetro, poverini, se sò spaventati, oggi rompete ‘e righi (sic!) i giocatori daaa Roma, li rivedete a metà luglio…al raduno…a Trigoria che poi partono pe’ Riscone…nun je frega un cazzo! Cioè, chi rimane a Roma adesso a girà, a vedé la faccia de quei sorci che festeggiano e che rompono i cogliòni…siamo noi! Siamo noi! Perché mò Sabatini comincia fà Roma-Milano, Milano-Roma, pe’ fà er mercato, “lasciateme perde, c’ho da fà, devo comprà un artro pischello…pijamo Wallace in prestito, che vedrete che sarà la svorta della vita nostra” e non vive quello che viviamo noi…
Baldini, se ne va affanculo a Londra, ar Tottenham, ar Chelsea, dove je pare a lui, fa co’ la sua solita, ca’ mano tipo Eleonora Duse: “Sì, non mi hanno capito, i tifosi”…L’altro giorno stava parlando…semo sta…“è stato un magnifico errore…” co’ la mano sulla fronte…Più, chi era? Francesca Bertini…Chi era l’altra? Erano Francesca Bertini ed Eleonora Duse…devo decide…oppure Greta Garbo…Non lo so! Devo decide! L’altro giorno: “ma lei è felice?” “Si parla della mia felicità, la gente non arriva alla fine del mese”…non ce frega un cazzo de quello che pensi! Nun ce frega niente se sei triste, se sei deluso…a noi ci rode tantissimo il culo perché quello che è successo ieri è una macchia indelebile che non si cancellerà manco co’ 10 Coppe dei Campioni, carissimi…mmm…fenomeni che state a Trigoria!
Non…l’altro giorno la discussione era: “ma preferireste perde 5 a 0 domani e vince lo Scudetto l’anno prossimo o vince 5 a 0 domani e arrivà sesti l’anno prossimo?” Ma è una domanda da fare? Se voi pensate di costruire una Roma grande, internazionale, che fa le…che ve fà guadagnà i sordi perché poi de quello se tratta non potete pensare di bypassare 86 anni di storia! Noi siamo stati una manica di coglioni che si è soddisfatto col primato cittadino e con la vittoria del derby, per 86 anni siamo stati così…voi arrivate e ce volete insegnà che co…che cazzo vuol dire essere tifosi della Roma? Ce lo volete insegnare a noi? Ve lo devo spiegà io che vuol dì esse un tifoso della Roma? Eh? No Vocalelli che è daaa Lazio che quando era Direttore del Corriere dello Sport ha detto: “adesso, Pallotta, ti spiego la Roma!” Sei daaa Lazio! Ieri hai stappato la bottija! Che cazzo spieghi a Pa…Al Presidente daaa Roma? È più daa Roma Pallotta che è da 5 minuti che è daaa Roma che te che da 30 an…da 50 anni che sei daaa Lazio! To’ spiego io che vuol dì esse tifoso della Roma?!?
Ieri sera…ieri pomeriggio, contravvenendo a tutti quello che pensavo me sò preso ‘na bella MonteMario da solo e me ne sò annato a o’ stadio. Me sò messo all’angolo sotto, tra la MonteMario e la Curva Sud, quel pezzetto de erba che ce sta là…la partita praticamente non l’ho vista perché lì ‘n se vede niente…e me guardavo la Curva Sud e li sentivo…che…che…loro cantav…da là se sente tutto, veramente lì se sente pure uno che smadonna da…da 100 file più in là…e vi giuro a me ieri la Sud mi faceva una tenerezza…ma io, veramente perché…loro cantavano, ce mettevano tutto e tiravano fuori…e li vedevi i ragazzi arrampicati, ma non gente dii gruppi pure gente normale che stava là, che s’addannava e pensava e guardava speranzosa, et cet…Illusa! Illusa! M’hanno fatto, veramente, a un certo punto me sanguinava er core, ancora prima che la Lazio segnasse er go’, ancora prima! Mi sanguinava il cuore a pensare quanto scarto c’è tra l’amore, lo spirito di sacrificio, la dedizione che ci mette il tifo e la trascuratezza, la superficialità, l’ignoranza, l’incompetenza che ha permeato [la parola-chiave è “permeato” ndr] il lavoro di chi doveva costruire una squadra in questi 2 anni che arrivasse a vincere una partita contro una squadra de derelitti…lo scarto è enorme…lo scarto è enorme…
Voi non ve rendete conto di quello che cazzo avete combinato ieri…non non ve ne rendete conto…voi pensat…chi dice, chi dice…quando lo sentirete pubblicamente io me prenderò cura se lo sento pubblicamente…chi dice un’altra volta che in fondo si tratta di pallone e che quella di ieri era una partita de pallone se ne deve andare immediatamente, oltre che affanculo, se ne deve andare a lavorare da un’altra parte…annasse a lavorà co’ Tare…! Annasse a lavorà con qualcun altro! Perché vuol dire non aver capito un cazzo di che cosa vuol dire essere tifoso della Roma. Noi questa cosa la viviamo…noi, vabbé, stiamo qua, alla fine siamo pure più fortunati, perché quello che diciamo noi lo sentono in tanti, magari uno sta pure a smadonnà stamattina al bar, lo sentono in tre, quattro…quindi, tutto sommato lo sfogo c’ha pure più..no…più riverbero. Voi non vi rendete conto a Roma che vuol dì esse un tifoso della Roma. Non è soltanto un fatto de pallone. Questa è una città che c’ha centomila problemi e la gente cerca una scusa pe’ sentisse mejo anche se c’ha tanti problemi, soprattutto nella periferia, in borgata…esse…la Roma spesso riempie gli spazi interstiziali di una vita di merda. Esse tifoso della Roma vuol dì vince una partita…vuol dì vince 1 a 0 con la Juve e esse più…pe’ un giorno esse più contenti della famiglia Agnelli, che sono miliardari! E che in quel momento je rode er culo! Io che c’ho i buffi sò più contento de te! Non è solo una partita de pallone! Non è solo pallone! Non se tratta solo de costruì lo stadio e di fare un brand internazionale! Si tratta di rispettare lo stile di vita delle persone che vi portano i soldi! E non potete dire che non ve ne frega un cazzo perché lo stadio c’avete bisogno de riempillo! E se la gente non ci va allo stadio, ve lo date in faccia! E il logo può esse bello o brutto: non cambia niente!
Oggi…Ieri è stata Hiroshima. Oggi ce stanno le macerie. E sulle macerie non deve parlare più nessuno! Nessuno deve avere più la faccia come il culo di presentarsi davanti alle telecamere o davanti ai taccuini e dire che in fondo non è successo niente sul processo di costruzione di una grande squadra. Perché è successo l’IRREPARABILE! È successo quello che non sarebbe mai dovuto succedere! Quindi ve ne dovete andare a casa tutti, dal primo all’ultimo! Dovete avere la dignità si è rimasta, l’orgoglio di dire: “Ho toppato: queste sono le mie dimissioni!” Subito, stamattina! Non s’aspetta de parlà…“No, devo parlare con Pallotta perché, forse, dom…” No, tu le dimissioni…PUBBLICHE! No, le letterine che scrivete in privato a Pallotta! PUBBLICHE!  Dovete mettere la testa sul ceppo! Stamattina! Dovete avere il coraggio di dire: “abbiamo toppato il 99% di quello che abbiamo scelto, pensato, detto e fatto!” Ci dovete avere il coraggio di farlo! Il coraggio! Perché stamattina i tifosi della Roma c’hanno avuto il coraggio di andare a lavorare, a scuola, di scende al bar ed affrontare quelle facce da cazzo! Per colpa vostra! Per colpa vostra! È tutta vostra responsabilità! Voi ve ne state, poi, nella torre d’avorio, a voi non arriva niente! V’è arrivato un sercetto, ieri, poverini! Hanno fatto bene! Perché quella è la rabbia condensata de 300 persone che rappresenta la rabbia de 4 mijoni de tifosi che non c’hanno la possibilità de far capire quanto sono delusi, incazzati, arrabbiati, tutto quello che vi pare! E quei 300 che stavano là, quei 300 che stavano là…condensavano la rabbia! Quindi…ve siete presi er sercio! E aggiustateve quello specchietto, aggiustate quel finestrino! Che ‘n è successo niente de quello che ve dovrebbe succede! Perché i sordi dello stipendio come ve piace, eh? Come ve piace compravve la macchinetta, er maggioli…Tutto bello, eh? Ve piace? Però, poi, quanno se tratta de scenne in campo e de fà ‘na partita…non dico…io non m’aspettavo il cavaliere solitario…tutti quanto co’…o Sandokan, tutti quanto co’ la scimitarra…ma io, io…ma vi rendete conto de che partita avete fatto? Manica de falliti che non sete altro! Ve rendete conto de che partita avete fatto? Tra ragazzini cacasotto e veterani senza…senza un briciolo de…de…de rispetto e de rappresentatività pe’ quelli che stavano su’ li spalti…ve rendete conto che partita avete fatto? Ma come nun ve vergognate? Ma voi veramente c’avete la faccia come il culo de presentarvi l’anno prossimo, alla prima partita de campionato come a dì: “vabbé, ahò, è passata un’altra stagione, chissene frega, magari nun se ricordano…” Ve posso garantì ‘na cosa: l’unica cosa certa è che ce ricorderemo. Sempre. Quello che avete fatto ieri o che non avete fatto ieri vi peserà sulla testa a tutti, dal Presidente all’ultimo dei magazzinieri! Vi peserà sulla testa sempre! E quando, se e quando vinceremo uno Scudetto forse decideremo de levà il 10% de quanto semo incazzati! Ma forse, eh! Perché nun semo manco sicuri de questo.
S’è parlato de rappresentatività, si parla di marketing. Il marketing che cos’è? È rappresentare, è cercare di creare un prodotto che abbia un appeal, come dicono loro, e venderlo. E che prodotto avete creato ieri? Qual è il prodotto che esci fuori da ieri? Oggi, che cosa mi dovrei comprare, io, della Roma? Cosa? Cosa? Grinta, carattere, orgoglio? ZERO. ZERO. SOTTOZERO. Affidabilità, competenza, credibilità? ZERO. ZERO. Poi, mi frega un cazzo che la…la…“abbiamo messo mano al patrimonio, adesso la Roma è una squadra più solida perché il patrimonio dei calciatori è alzato, abbiamo abbassato gli stipendi…” Sì ma al tifoso de ‘ste cose nun gliene frega niente…Perché quando co’ i Sensi stavamo annà chi libri in tribunale ‘sta vergogna ancora, comunque nun c’era…Dice, ma hai rischiato de fallì…semo falliti? No! E allora annava beneeeee…la trattoria vor dì che annava mejo de questo. Perché ai tifosi, poi, se Pallotta deve caccià 1 mijone in più, 10 mij…non gliene frega un caz…ma se secondo voi a qualcuno je frega se Berlusconi deve caccià più sordi o Moratti deve caccià più sordi o se Agnelli deve caccià più sordi? Ma i tifosi stanno a guardà ‘ste cose? Ahò a Berlusconi j’anno detto cacciate i sor…caccia i sordi! A Berlusconi?!? J’hanno fatto gli striscioni: “caccia li sordi” Ma perché a noi ce dovrebbe fregà? Ma perché noi dovremmo essere partecipi di questo processo di costruzione? In nome di cosa? In nome di cosa? Una cazzo di soddisfazione ma ce la volete dà? Ma in due anni ma che soddisfazione c’avete dato? Non avete vinto un derby, UNO! UNO! Ma che me frega che amo vinto con la Fiorentina, cor Milan, co’ la Juve! Ma che frega, semo arrivati ottocentesimi, ma che frega! Ma che me dovrebbe fregà? Cosa me dovrebbe fregà? Di cosa dovrei esse contento stamattina? Trovatemi una cosa che può essere consolatoria, cosa? Cosa mi può consolare stamattina? E stamattina, domani, tra un mese, tre mesi, sei mesi, un anno, cosa mi può consolare? Che ieri è stata segnata una pagina infàme della storia della Roma, la pagina peggiore! È peggio di Roma-Liverpool! È peggio! Perché io dopo Roma-Liverpool e dopo Roma-Lecce pensavo d’aver visto tutto…E Roma-Sampdoria, pensavo d’aver visto tutto…è peggio! È la più grossa vergogna della storia della Roma! E i protagonisti siete voi, quelli che avete detto che il giorno che siete arrivati non avevate capito che cazzo…che avevate fatto pe’ venì qua, e chi ve l’aveva consigliato e perché avevate accettato…! La colpa è tutta la vostra e dovete rendere conto ai tifosi della Roma, da stamattina! Muti, solo dimissioni! Letterina PUBBLICA, no privata! Tutti quanti dar primo all’ultimo! Poi le scelte le farà chi le deve fà! Ma dovete avere la dignità, se vi è rimasta, se ce l’avete, di chiedere scusa…Ma no co’ “chiedo scusa a tutti i tifosi della Roma” co’ la mano sulla fronte…Eleonora Duse…E quello pensi che sia sanatorio? Quello pensi che sia sanator…Te ne devi andare perché hai toppato tutto quello che si poteva toppare dal primo giorno a ieri! Non c’è una cazzo di cosa che hai fatto fatta bene! Te ne devi annà! Te ne devi annà! Subito! No, “domani parlo co’ Pallotta”…A casa! Casa tua è Londra, vai a Londra! Via! Aria! Aria! Perché a noi dei magnifici errori e de calcio spettacolare e cose, cose var…non ce ne frega un cazzo…Noi, io ieri volevo vince come hanno vinto loro…’na partita brutta, scalcagnata, senz…piena de falli, senza un senso calcistico…Chi se ne frega! La volevo vince così! E siccome ti puzza questo pallone, questo calcio ti puzza…Aria, vai da un’altra parte…perché noi de ‘ste cose non c’avemo niente a che spartì…


Dario Bersani

Beh, io, da…non lo so è da un anno, un anno e mezzo che non condivido, che non ce troviamo più che non ce siamo più trovati, però, forse è vero delle volte che quando tocchi il fondo o pensi di averlo toccato, magari riemergono delle cose che pensavi fossero perdute e…io non ve faccio perde molto tempo…hai parlato con la mia bocca…eehhh….insomma, chi ce segue sa quali sono state le varie posizioni in questi due anni, due anni e mezzo, non me ‘nteressa chi sia arrivato prima chi dopo a determinate conclusioni perché la verità non ce l’ha nessuno. La verità ce l’abbiamo, però, sotto gli occhi perché questa società, questa squadra, questi staff tecnici hanno, hanno regalato dopo una stagione, l’ennesima, di delusione, di mortificazione anche un’estate ai tifosi della Roma che non meritavano perché il colpo di grazia te l’hanno dato proprio quelli che invece de sparì stavano lì, ieri, ad esultare davanti a te…
Eeeee, secondo me è la storia di un tradimento. Sono poche le cose che non devi mai fare ar tifoso della Roma, sicuramente non devi tradire la sua, la sua fiducia. Pure ieri erano tanti, erano belli, erano colorati e te dico che fare quel viale lì con loro, tutta zona pedonale m’ha lasciato dentro un senso de…de fine, m’ha comunicato un senso de fine.
Credo che sarà un periodo anche di grandi riflessioni per…non lo so, spero per noi, per quello che possa contare adesso, perché ovviamente mò se le prenderanno con tutti come è normale e giusto che, anche da ‘na parte, che sia…Però quel senso de, quel silenzio che non finiva più, quer viale lungo che aveva cantato pure dentro a ‘na canzone Riccardo m’ha dato una…forse veramente la bastonata finale perché ‘sta stagione così, non lo so…chii nervi a pezzi…non, non se la meritava nessuno. 

Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Er Matador

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #1 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 03:14:16 »
Non si trova l'originale audio, sottoforma di Podcast o altro?

Conosco i due personaggi per la loro presenza a Telexxxx56, che ho seguito spesso dopo il 26 maggio per godermi le loro facce.
Memorabile David Rossi quando, accennando al 26 maggio nel corso di un intervento sul nuovo allenatore, si è girato di lato con la voce rotta come se stesse scoppiando a piangere.
E proprio su di lui mi vorrei soffermare perché, a parte il tifo sfegatato e un astio fuori controllo nei nostri confronti, gli ho sentito esprimere giudizi tecnici abbastanza ponderati sia nella sostanza sia nella forma linguistica.
Sempre con inflessione e mimica apertamente coatta, ma a parte qualche intercalare gergale il tutto rimaneva abbastanza scorrevole.
Come leggere questo suo flusso di coscienza, fra turpiloquio, vernacolo poco trattenuto e sincopi a getto continuo con amnesie terminologiche ed errori lessicali così marcati?
Colpa del contesto, che lo spinge a esprimersi in maniera più confidenziale, se non in lingua originale per un certo tipo di pubblico?
O quella sintassi, divelta e concitata, è il referto di analisi della loro condizione psicologica dopo il 26 maggio e il relativo trauma?

Chiudo citando questi non banali passaggi

Voi non vi rendete conto a Roma che vuol dì esse un tifoso della Roma. Non è soltanto un fatto de pallone. Questa è una città che c’ha centomila problemi e la gente cerca una scusa pe’ sentisse mejo anche se c’ha tanti problemi, soprattutto nella periferia, in borgata…esse…la Roma spesso riempie gli spazi interstiziali di una vita di merda. Esse tifoso della Roma vuol dì vince una partita…vuol dì vince 1 a 0 con la Juve e esse più…pe’ un giorno esse più contenti della famiglia Agnelli, che sono miliardari! E che in quel momento je rode er culo! Io che c’ho i buffi sò più contento de te! Non è solo una partita de pallone! Non è solo pallone!
[...]
ve rendete conto che partita avete fatto? Ma come nun ve vergognate? Ma voi veramente c’avete la faccia come il culo de presentarvi l’anno prossimo, alla prima partita de campionato come a dì: “vabbé, ahò, è passata un’altra stagione, chissene frega, magari nun se ricordano…” Ve posso garantì ‘na cosa: l’unica cosa certa è che ce ricorderemo. Sempre. Quello che avete fatto ieri o che non avete fatto ieri vi peserà sulla testa a tutti, dal Presidente all’ultimo dei magazzinieri! Vi peserà sulla testa sempre! E quando, se e quando vinceremo uno Scudetto forse decideremo de levà il 10% de quanto semo incazzati! Ma forse, eh! Perché nun semo manco sicuri de questo

che confermano un paio delle nostre certezze.

Offline AlenBoksic

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #2 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 08:25:38 »
Non si trova l'originale audio, sottoforma di Podcast o altro?



Imperdibili i primi 15'
Voglio 11 Scaloni

Offline Il frigorifero

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #3 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 09:53:14 »
Perché questa che v'ha fatto  :D ?




[ Link a YouTube non valido ]
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Er Matador

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #4 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 11:38:31 »
Grazie a tutti per le preziose segnalazioni.
Fra i tanti motivi di goduria, mi piace sottolineare come il disprezzo che mantengono ed esasperano nei nostri confronti si ritorca contro di loro.
Si raccontassero di aver perso contro una squadra almeno discreta, che ha disputato una partita non dico esaltante, ma a differenza loro l'ha giocata e vinta con qualche merito...
Niente da fare: per la Lazio la solita considerazione, ma accompagnata dalla certezza matematica di essere ancora peggio rispetto a un simile termine di paragone.
Forse neppure noi, in questo momento, li consideriamo merde quanto si sentono merde loro in proprio.

Offline Matita

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R: Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #5 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 12:01:47 »
Grazie a tutti per le preziose segnalazioni.
Fra i tanti motivi di goduria, mi piace sottolineare come il disprezzo che mantengono ed esasperano nei nostri confronti si ritorca contro di loro.
Si raccontassero di aver perso contro una squadra almeno discreta, che ha disputato una partita non dico esaltante, ma a differenza loro l'ha giocata e vinta con qualche merito...
Niente da fare: per la Lazio la solita considerazione, ma accompagnata dalla certezza matematica di essere ancora peggio rispetto a un simile termine di paragone.
Forse neppure noi, in questo momento, li consideriamo merde quanto si sentono merde loro in proprio.


ecco alcuni file da usare come suonerie :


https://www.dropbox.com/s/46a18kobc65dnqq/stelletta.mp3


https://www.dropbox.com/s/c8iz7igyjh0s0mx/lulic.mp3


https://www.dropbox.com/s/nlq7pidas736jp1/laromaemorta.mp3


https://www.dropbox.com/s/ddhn28g7w15fymp/gollulic.mp3


https://www.dropbox.com/s/eptn9ao59xf71i2/caduta.mp3


https://www.dropbox.com/s/jojy8xzeyxtvzqy/bassostoria.mp3



Ho messo "gollulic" come suoneria whatsapp. Mi arrivano 100 messaggi l'ora.

Ha segnato Lulic ha segnato la Lazio.

Stanno implodendo un paio di colleghi.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Il lodolaio

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #6 : Venerdì 28 Giugno 2013, 15:51:17 »
Anche questo, Trani del 29 maggio: imperdibile.

http://www.retesport.it/2013/05/29/trani-29052013
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Offline Reflexblue

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #7 : Venerdì 28 Giugno 2013, 16:02:47 »
Anche questo, Trani del 29 maggio: imperdibile.

http://www.retesport.it/2013/05/29/trani-29052013

No, ma 'sta cosa è stupenda!  :o

Ogni 10 secondi c'è una perla migliore della precedente, e sono arrivato solo al quinto minuto.
"Ecco perché non viene Mourinho". 
:lol:

Offline Reflexblue

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #8 : Venerdì 28 Giugno 2013, 16:11:34 »
So' tutti brutti, o nun c'hanno i capelli o nun se li lavano.

:laughing6:

Offline Reflexblue

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #9 : Venerdì 28 Giugno 2013, 16:21:06 »
No, comunque Trani è di un altro livello.
E' letteratura post-moderna. E' Pynchon. E' D.F. Wallace.
Nemmeno Sca/Silverado sotto uso di potenti stupefacenti riuscirebbe a partorire un monologo così delirante.

Offline AlenBoksic

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #10 : Venerdì 28 Giugno 2013, 17:18:30 »
Voglio 11 Scaloni

Offline andujo

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Re:Rossi - Bersani (27 maggio 2013) o del Testamento politico giallorosso
« Risposta #11 : Venerdì 28 Giugno 2013, 18:04:30 »
Ecco a voi la trascrizione integrale degli interventi di apertura di David Rossi e Dario Bersani del 27 maggio 2013.
Ho omesso solo una breve, melliflua parentesi tra i due interventi in cui si parla di messaggi ricevuti dopo la partita l’uno dall’altro. Pompini che evocano Mister Wolf, insomma. Niente di interessante.
Così come non ho trascritto l’intervento di Riccardo Angelini (in arte Galopeira). Niente di interessante anche qui.
Ma questi due monologhi, l’uno lungo, retorico, appassionato; l’altro breve, conciso, struggente sono e saranno il mio unico, vitale e irrinunciabile pamphlet da leggere, rileggere, assaporare, distillare, compulsare da qui alla fine dei miei giorni.
Lo terrò nel cassetto in ufficio, a casa. Altro che libretti di Mao, lettere dalla Bolivia, manifesti marinettiani, programmi di San Sepolcro, nuovi testamenti, Apocalisse di Giovanni.
Qui c’è mirabilmente riassunto il senso della vita. Della loro vita, certo, ma cosa importa.
4 milioni di tifosi. Ci accontentiamo.   


4 miliardi, vorrai di'! :D
Immenso!
Τοις τολμώσιν η τύχη ξύμφορος