Da Tuttosport a cura di Juve blog
La certezza è che si giocherà in Italia, il resto è tutto da decidere, ma la Supercoppa 2013 resta una questione apertissima e ancora a rischio di scontro. Perché la Juventus non tratta con la Lazio e la Lega non riesce a prendere una decisione. Esiste l’ipotesi Torino, in ottemperanza dei regolamenti, esiste la disponibilità della Juventus a giocare anche all’Olimpico di Roma (in entrambI i casi i biglietti dovrebbero essere equamente divisi fra le tifoserie), ma non esiste una soluzione che metta d’accordo gli animi, per altro esacerbati dalla lite mediatica dell’altro ieri. Il calcio italiano ne esce malissimo (inconcepibile in Spagna, Inghilterra o Germania che la data e il luogo di una competizione ufficiale non siano stati ancora decisi a meno di due mesi dalla stessa), ma soprattutto per il momento non ne esce. Vale comunque ricordare cosa recitano i regolamenti: nel 1991, una delibera della Lega (votata a maggioranza) stabilì che la finale di Supercoppa si disputi nello stadio della squadra campione d’Italia. Nessuna edizione da allora è stata mai giocata sul campo della vincitrice della Coppa Italia e le 4 edizioni all’estero (2 volte negli USA, 1 a Tripoli, 1 a Pechino) sono state organizzate in deroga a quella delibera, dopo che entrambe le squadre avevano dato la loro disponibilità. Anche nel caso di questa edizione serviva l’ok di entrambe le partecipanti e la Juventus aveva messo le mani avanti con l’ormai famosa lettera dell’8 marzo alla Lega: con la quale non dava la disponibilità a giocare la finale a Pechino, qualora fosse stata coinvolta, anche perché il contratto della Lega con i cinesi (firmato nel 2010) prevede che si possa giocare nella metropoli asiatica anche nel 2014, nel 2015 ed eventualmente pure nel 2016. Insomma, non sarebbe una questione particolarmente difficile: basterebbe prendere le decisioni al momento giusto, ma si vede che a litigare c’è più gusto.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Guido Vaciago)
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