Salve ancora a tutti.
Devo ringraziare,innanzitutto, mi amoglie federichetta, che la amo tnto e che s'è prestata tanto, in questi giorni recenti, a far da cuscino
paracolpi a questo scemo del marito che sono io!!!!!!
A parte tutto.
Io sono fermamente convinto che le squadre di calcio, almeno a Roma (e sapete cosa intendo...) appartengono alla gente.
Sopreattutto appartiene alla gente una squadra che per prima decise di giocare in mezzo alla gente, precisamente in piazza d'armi, nel nuovo quartiere prati...
Ma che te lo dico a fare?
Tanto non mi sente nessuno.....
Ma il concetto resta.
PEr quanto quel "nucleo" di tifosi fosse disorientato dagli eventi e da altre società calcistiche neonascenti, resta il fatto che
CI FU A ROMA UNA SOCIETA' POLISPORTIVA CHE GIUCO' AL CALCIO E CHE DECISE DI FARLO TESSERANDO GENTE DEL POPOLO, PRESCIONDENDO CHE
FOSSERO UFFICIALI, FIGLI DI GENERALI O COMUNQUE SPORTIVI PROVENIENTI BLASONATI.
CI FU UN TEMPO, A ROMA, UNA SOCIETA' DI SPORT CHE TESSERAVA GENTE CHE CORREVA E BASTA!
Tutto ciò avrebbe dovuto significare molto
MAMOLTO di più cheun concetto di primarietà sportiva nel giuoco del calco a Roma.
Ma non si riesce a far capire.
E va bè:
arriverà il momento in cui qualcuno si chiederà, ci chiederà, cosa è stato a far si che a Roma lo sport, il calcio , diventasse un qualcosa in cui tutti
potevano partecipare?
Semplice: fu la LAZIO.
CHi me sente?
BO, ma chi me sente?
?
Nessuno!!!!!!!!!!!!!!!!!