www.salernonotizie.itA Salerno ha vinto campionato e Supercoppa, è stato tra i calciatori migliori per rendimento e qualità. A metà tra Lazio e Salernitana ed in attesa di sviluppi sul suo futuro (il 22 giugno si decideranno le comproprietà), Riccardo Perpetuini, 23 anni il prossimo 4 agosto, con un passato nella primavera biancoceleste, l’esordio in Serie A con la maglia della sua squadra del cuore, la Lazio, nel 2009 contro il Palermo, il debutto in Europa League in Lazio-Levski Sofia 4-0 e poi Crotone, Foggia ed infine Salerno in questo momento non si trova su qualche spiaggia caraibica a godersi la straordinaria stagione che lo ha rilanciato ma è nella sua Cisterna di Latina, ad una trentina di chilometri da Roma, a studiare.
Già perché Perpetuini, piedi buoni e cervello fino è iscritto alla facoltà di Odontoiatria. “Se ho fatto più gol o esami? Sicuramente più esami” ci dice a telefono in una intervista esclusiva a Salernonotizie mentre sfoglia le pagine del libro di Biologia. I Perpetuini sono una famiglia di apprezzati e stimati odontotecnici, Riccardo ora fa il calciatore ma da grande vuole fare il dentista.
“I miei genitori mi hanno sempre consigliato di continuare gli studi e di non dare importanza soltanto al calcio”. La strada è però lunga, di esami gliene mancano una ventina ed i voti non sono omogenei. Accanto ai 30 c’è anche qualche 18. Sul campo di calcio, invece, i suoi voti sono sempre stati ottimi. Ha superato brillantemente, da calciatore, tutti gli esami guadagnandosi sul campo la fiducia del mister, della società e dei tifosi.
Salerno l’ha conquistato. “Mi piacciono le luci di Natale, la villa Comunale. E’ una città bellissima. Se non ci vieni a Salerno non puoi credere quanto sia bella. E’ piena di locali, ha un lungomare bellissimo. Le persone sono molto ospitali e ti accolgono sempre con il sorriso. A Salerno ti fanno sentire il calciatore più forte del mondo, dal punto di vista professionale è una bella soddisfazione”.
Perpetuini risponde ai tifosi che hanno lasciato commenti sul nostro forum. Marco è preoccupato per un possibile appagamento della squadra e chiede massima grinta. Poi entra nelle questioni tecniche: Ti troveresti bene con un altro regista in mezzo al campo al tuo fianco e tu defilato sul lato destro in un centrocampo a tre oppure non ti trovi bene a fare più copertura che costruzione?”
Il centrocampista granata risponde così: “Io gioco dove il mister mi dice di giocare. L’importante è scendere in campo tra i primi undici e poi dare il contributo con la massima abnegazione e umiltà. Appagamento? Non credo. La società della Salernitana ti stimola, i presidenti hanno fame di vittorie e già da loro parte la carica per la stagione”.
Le domande dei tifosi sono poi sul futuro di Perpetuini che rimane ancora da scoprire: “Non lo che cosa accadrà. Io sono in comproprietà tra Lazio e Salernitana e da lì si vedrà. Dipendesse da me qui sono stato bene, una piazza che mi ha dato tantissime soddisfazioni. Ho capito negli anni che tante cose non dipendono solamente da me. La società valuterà la cosa migliore per me”.
In queste ore sono tanti i giovani della Lazio Primavera accostati alla Salernitana. Non è sempre facile, però il passaggio racconta Perpetuini citando l’inizio di stagione di Zampa a Salerno ed il suo debutto difficile di qualche anno fa: “Per quanto riguarda Enrico (Zampa ndr), sicuramente ha pagato il passaggio dalla primavera alla prima squadra. E’ lo scotto che ho pagato anche io.
E’ una cosa che capita a chiunque. Un conto è vincere un campionato Primavera, un altro è disputare un campionato professionistico. I giovani Primavera della Lazio hanno un futuro assicurato ma l’esordio non è quasi mai facile. Cataldi? E’ forte ma ce ne sono anche tanti altri molto bravi”.
Sul forum gli chiedono qualche aneddoto avvenuto nel chiuso dello spogliatoio: “In un momento negativo è stata fondamentale l’unione del gruppo e dello spogliatoio. I più grandi sono stati bravi, attraverso il dialogo, a far capire al resto della squadra che bisognava invertire la marcia. Non c’è un aneddoto particolare che ricordo. Posso dirvi che il più simpatico del gruppo è Rinaldi mentre il più serio è Molinari. Con Tuia, Luciani e Iannarilli, Ricci ho invece cementato ulteriormente un rapporto che durava da tempo, siamo cresciuti insieme ”.
C’è chi chiede a Perpetuini di portare la Salernitana in A per un eventuale derby col Napoli così come c’è Lazio – Roma nella capitale. “E’ vero che il derby Roma – Lazio è nella stessa città – dice Perpetuini – ma è anche vero che Napoli e Salenro sono a mezz’ora di distanza. Spero che la Salernitana possa andare in Serie A e fare quel derby”.
Perpetuini preferisce non considerarsi un giocatore bandiera (era stato messo a paragone con Breda e Soligo), per me è un onore essere accostato a questi grandi giocatori ma io mi sento soltanto uno degli undici.
Su Salerno trampolino di lancio per giovani talenti Perpetuini dice: “Le ambizioni della società sono elevatissime. Quello che posso dire che il presente della Salernitana è un bel presente e sono stato orgoglioso di aver vissuto questo anno a Salerno”.
Su Perrone dice: “Nel calcio contano i risultati e lui li ha centrati. E’ stato bravo nei momenti delicati. Quando è ritornato ha portato la tranquillità che è una delle sue armi vincenti in un gruppo dove c’era tanta qualità ma non la serenità giusta per affrontare certe partite. Il merito della vittoria è suo, oltre che nostro e dunque è giusto che venga riconfermato. Rimproveri? Lui non è una persona che rimprovera ma ti da consigli, non urla o sgrida”.
Domanda tormentone: gregario alla Lazio, protagonista a Salerno cosa sceglie Perpetuini?: “Io sono tifoso della Lazio da quando sono bambino, sono cresciuto con la Lazio nel cuore. Il mio sogno è quello di tornare un giorno alla Lazio. Non saprei rispondere a questa domanda… Il derby? Ho esultato tantissimo alla vittoria della mia Lazio. La Roma calcistica è morta dopo il derby di Coppa Italia. Meglio così altrimenti la capitale sarebbe diventata invivibile per noi laziali”.
Su Lotito Perpetuini non risparmia elogi: “Dal punto di vista gestionale è un ottimo imprenditore. Sta dimostrando di ottenere risultati ovunque. Vincere due campionati di fila non è una cosa semplice. Lui a Salerno può essere solo che lodato. Per quanto riguarda la Lazio sta cercando di ripianare un bilancio che era disastroso. Ingiusto contestarlo. I tifosi vogliono sempre vincere e sperano che la squadra arrivi sempre prima. Ci sono però tanti fattori da analizzare. Lui è riuscito a salvare una società dal fallimento e per questo deve essere apprezzato”.
Infine sulla Curva Sud e la splendida coreografia messa in atto dai tifosi nel corso del match col Poggibonsi dice: “Ringrazio i tifosi di Salerno che ci hanno affiancato in questo percorso ricco di soddisfazioni. La Curva? Regala emozioni indescrivibili. Coreografie belle le ho viste solo in Serie A. I tifosi della Salernitana sono da Serie A”