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Primavera in finale, Petkovic porterà in ritiro tre giovani stelledi Enrico Sarzanini
ROMA – Spazio ai campioni ma con un occhio ai giovani. La linea verde della Lazio, intrapresa già ai tempi di Reja, continua anche con Petkovic. L’allenatore anche quest’anno porterà in ritiro tre ragazzi provenienti dalla Primavera: la scelta è ricaduta su Crecco, Rozzi e Keita.
La speranza è che possano seguire le orme di Eddy Onazi: per il centrocampista, lo scorso anno tra i protagonisti della Primavera battuta solo nella finale scudetto dall’Inter, è stato l’anno della consacrazione grazie al titolo di campione d’Africa con la Nigeria e alla maglia da titolare indossata nella finale di Coppa.
Rozzi, nazionale under 19, che ha da poco firmato un contratto triennale, è già entrato stabilmente in prima squadra e nella prossima stagione, oltre ad essere inserito nella lista Uefa (è obbligatorio mettere quattro ragazzi provenienti dal settore giovanile), avrà sempre maggiore spazio. Altro giocatore su cui il ds Tare punta parecchio è quello di Luca Crecco, classe ‘95, centrocampista mancino che ha già esordito in serie A.
Ma il vero gioiello, che nelle finali del campionato Primavera sta stupendo tutti e che domenica sogna di trascinare i compagni nella vittoria dello scudetto contro l’Atalanta, è Keita Balde Diao, ex gioiello della Cantera del Barcellona. Attaccante dal talento indubbio, dovrà crescere dal punto di vista caratteriale, cercando di mantenere l’umiltà giusta per fare il grande salto nel calcio che conta. E stato lo stesso Tare in persona, una settimana fa, a sottolinearlo: «Il ragazzo andrà in ritiro ad Auronzo di Cadore – aveva sottolineato a RadioRadio - ma è stato trascinato in qualcosa che non va. Veniva spesso all’Olimpico a vedere la partita e poi stava mezz’ora a fare le foto con i tifosi. Non è che non deve farlo, ma poi subentrano aspettative diverse, fattori esterni. I ragazzi devono capire che questa maglia e la promozione in prima squadra se la devono meritare». Tra i giovani in luce anche Cristiano Lombardi, Danilo Cataldi e Tounkara.
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