www.gazzetta.itLa procura ha disposto il sequestro presso Futura Diagnostica della documentazione relativa a tutti gli esami del tampone effettuati per i giocatori della Lazio e gli altri membri del gruppo squadra da maggio a oggiIl raggio dell’indagine si allarga, almeno cronologicamente. Oggi pomeriggio la procura della repubblica di Avellino ha disposto il sequestro presso il laboratorio della Futura Diagnostica della documentazione relativa a tutti gli esami del tampone effettuati per i giocatori della Lazio e gli altri membri del gruppo squadra da maggio a oggi. Si tratta dei referti di oltre mille test che riguardano sia il periodo della prima ripartenza (da metà giugno all’inizio di agosto) sia quello della seconda (da settembre a oggi). Cioè degli esami periodici previsti dal protocollo Figc, inizialmente ogni quattro giorni e ora a 48 ore dallo svolgimento di tutte le partite.seconda puntata—
Nei giorni scorsi, erano stati sequestrati i documenti relativi ai 95 controlli del tampone effettuati nella giornata di venerdì 6 novembre (nello stesso giorno il Campus Biomedico di Roma aveva trovato le tre positività di Immobile, Leiva e Strakosha, che non risultavano tali per la struttura di Avellino). In quel caso, però era stato disposta anche l’acquisizione materiale dei test, poi riprocessati all’ospedale Moscati di Avellino e sui quali sta lavorando il perito scelto dalla procura, la virologa Maria Landi. Si tratta di capire il perché di questo allargamento all’indietro dell’indagine. Per ora comunque, l’inchiesta ha un solo indagato, il presidente del Cda della Futura Diagnostica, Massimiliano Taccone, con le ipotesi di reato di falso, frode in pubbliche forniture ed epidemia colposa. anche le asl—
In precedenza, la Guardia di Finanza aveva acquisito a Roma anche i documenti delle Asl competenti relativi al caso tamponi-Lazio. La procura di Avellino vuole dunque capire la tempistica delle comunicazioni alle autorità sanitarie locali dei test in particolare per i casi di positività. Un punto cruciale anche per la stessa inchiesta della procura federale, che ieri aveva interrogato sull’argomento i medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia.