Autore Topic: Dell'inciviltà italica  (Letto 742 volte)

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Offline Trilux

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Dell'inciviltà italica
« : Lunedì 13 Maggio 2013, 15:45:09 »
Gianni Mura scrive che i cori razzisti a Balotelli sono stati fatti  da "un gruppo di tifosi della Roma". Altri giornali tacciono, minimizzano, diluiscono. Siamo all'apice dell'inciviltà: come se non bastassero i beceri da stadio, ci troviamo al cospetto di giornalisti da curva sud, altrettanto barbari. Questa è l'Italia, dove non si pensa, non si ragiona, non si costruisce una società migliore, ma si parteggia, si fa il tifo, ostinati come muli nel denigrare i nemici ed esaltare o difendere la propria squadra del cuore, in qualsiasi ambito. Quel che succede nel mondo as Roma ha dell'incredibile: le coltellate ai tifosi avversari sui media diventano "puncicate"; i cori razzisti o contro Paparelli vengono taciuti o minimizzati. Gli striscioni contro gli "ebrei" dell'Ajax o gli inviti a mettere nel forno (crematorio) laziali e livornesi si possono vedere solo navigando sui siti internet. Siamo al parossismo: su Repubblica la notizia dei cori razzisti contro Balotelli è annacquata in un articolo dove, guarda caso, vengono posti in evidenza, con foto, due striscioni della tifoseria laziale. Non è una riflessione che nasce dal presunto vittimismo del laziale, ma un discorso di civiltà: il calcio è lo specchio di una Italia allo sfascio, anche grazie ai media ed ai politici "tifosi" di questo e di quello. Il razzismo va combattuto perché indegno di un Paese civile, a prescindere dalla tifoseria che se ne fa artefice. Ma mentre sulla Lazio piovono giustamente strali e squalifiche che, oltretutto,  paga tutta la tifoseria, dall'altra parte giallorossa l'impunità la fa da padrona. Costruito il mostro laziale razzista e nazista, il sistema mediatico romano (ma anche nazionale) si trova in imbarazzo quando quegli stessi cori ignobili vengono latrati da tifoserie di squadre verso le quali artificiosamente è stata costruita in laboratorio una etichetta di simpatia.  Ed allora il razzismo non si condanna più con fermezza e diamo adito all'arbitro Rocchi di aver sospeso una partita, altrimenti, statene certi, non se ne sarebbe scritta nemmeno una riga. Insomma, esiste un razzismo di serie A ed uno di serie B. Dipende da quale tifoseria fa i cori. L'Italia, il Paese dei...dipende

Offline MagoMerlino

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Re:Dell'inciviltà italica
« Risposta #1 : Lunedì 13 Maggio 2013, 15:56:10 »
Il bello (bello si fa per dire) è che sta passando il messaggio che la colpa è PURE, se non soprattutto, di Balotelli, che è un provocatore, si butta, fa scena, strepita, protesta. Esattamente come totty, ma di colore differente.
Insomma i versi della scimmia, servirebbero solo a specificare l'obiettivo delle manifestazioni, differenziandole meglio rispetto ad altri. Nulla a che vedere col razzismo insomma, razzisti, per definizione, sono solo i Laziali, tutti, indifferentemente.
mlnmdlmjmrtccvstr!
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Offline MagoMerlino

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Re:Dell'inciviltà italica
« Risposta #2 : Lunedì 13 Maggio 2013, 16:32:35 »
Almeno....
Citazione
I trogloditi ululanti da stadio si mettano l’anima in pace: insultare un calciatore per il suo colore della pelle aderisce al termine “razzismo”. La goliardia, l’arte di infastidire, l’ironia pungente, sono altro.
La premessa è d’obbligo, all’indomani della prima interruzione di una gara di serie A per episodi discriminatori.
Protagonista, suo malgrado, il “negro italiano” Mario Balotelli, subissato di ululati da una parte del settore ospiti occupato dai tifosi della Roma.
L’arbitro Gianluca Rocchi di Firenze ha sospeso la gara tra i giallorossi e il Milan per un paio di minuti, giusto il tempo per far strozzare in gola ai soliti idioti il becero singulto razzista.
I suddetti tifosi della Roma (ma le generalizzazioni sono totalmente da rifuggire) sono solo gli ultimi di una lunga serie ad aver inscenato il più classico ed umiliante degli insulti, trovandosi in buona compagnia con quelli di Juventus, Lazio, Inter, Verona, eccetera.
Una mole impressionate di ignoranti, quella che affolla troppo spesso i nostri stadi, che trova buon gioco nell’atteggiamento passivo della FIGC e di gran parte della stampa, spesso sdegnate ma mai veramente in grado di contrastare il fenomeno.
In Europa, ad esempio, il pugno duro dell’Uefa ha costretto la Lazio a giocare due partite senza tifosi, a causa degli sciagurati improperi di poche decine di sostenitori, mentre l’Inter ha rimediato una diffida per gli ululati indirizzati al togolese Adebayor del Tottenham.
In Italia, come detto, tutto tace: qualche leggera multa, un poco convinta condanna nascosta tra le righe di un articolo, l’assoluta incapacità di arginare un fenomeno grave e longevo.

Il caso di Mario Balotelli, poi, è quasi comico.
“E’ un provocatore”, lo stucchevole ritornello è tornato ad echeggiare nell’etere romano e a scorrere da alcune penne poco nobili, come a dire: “che colpa ha quel gruppo di ragazzi se Balotelli è negro”.
Ecco quindi che un dito indice portato davanti alla bocca, per zittire gli ululati avversari, diventa un guanto di sfida gettato in faccia all’avversario, una linguaccia l’imperdonabile sgarbo fatto sull’altare della liturgia domenicale.
Non citerò le fonti avvelenate, per il momento, sperando nell’immediato ravvedimento di colleghi più attenti a difendere la propria squadra del cuore piuttosto che ad additare lo squallido e antistorico comportamento di alcuni tifosi.
Ogni medaglia ha però due facce e così il razzismo d’accatto fa da contraltare all’antirazzismo a targhe alterne, usato solo come pretesto invece che come pietra miliare di una necessaria battaglia.
Gli stessi giocatori del Milan che nella gara contro la Roma hanno serenamente atteso la ripersa delle ostilità, non più tardi di 4 mesi fa avevano giustamente deciso di abbandonare il campo della Pro Patria, dopo che i tifosi avversari avevano lapidato K.P. Boateng a suon di “uh uh uh”.
La dignità della persona vale forse di più durante un’amichevole?
Quale miglior spot antirazzista del lasciare il campo di San Siro vuoto, in occasione di un big match come Milan – Roma?

Polvere nascosta sotto il tappeto, ancora una volta.
Qualche capro espiatorio viene gettato di sovente in pasto alla pubblica opinione, come se il razzismo fosse un’infamia da appiccicare addosso a una o a poche tifoserie, ma la maggior parte dell’orrendo fenomeno viene tenuta nascosta.
Un movimento calcistico come quello italiano, che non permette ai tifosi di portare striscioni sulle tribune ma che volta semplicemente le spalle a chi insulta un’altra persona per il proprio colore della pelle, è un movimento calcistico che merita il ruolo di basso rilievo attualmente ricoperto.
Se a sostenerlo ci pensa poi una stampa dedita agli interessi di parte e al portare avanti la propria cieca fede calcistica, alzo la mano e mi faccio avanti: come Balotelli sono anche io un provocatore.
Meno scuro, meno alto, meno muscoloso.
Di certo ugualmente schifato ed incazzato.
Col mio dito ben dritto davanti alla bocca.

http://ilfantasistaalpotere.comunita.unita.it/2013/05/13/il-silenzio-dei-razzisti/

Non c'è la firma dell'autore a cui vanno, comunque, i complimenti, almeno i miei.
Da tenere in archivio per la prossima volta che qualche "parte di settore di curva" dovesse malauguratamente replicare
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Offline aquilafelyx

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Re:Dell'inciviltà italica
« Risposta #3 : Lunedì 13 Maggio 2013, 16:38:10 »
Almeno....
http://ilfantasistaalpotere.comunita.unita.it/2013/05/13/il-silenzio-dei-razzisti/

Non c'è la firma dell'autore a cui vanno, comunque, i complimenti, almeno i miei.
Da tenere in archivio per la prossima volta che qualche "parte di settore di curva" dovesse malauguratamente replicare

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Offline Whistle

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Re:Dell'inciviltà italica
« Risposta #4 : Martedì 14 Maggio 2013, 13:26:50 »
E' vergognoso il diverso trattamento che molti media infestati di ultras giallozozzi riservano agli stessi identici fatti (cori razzisti, antisemitismo, violenza) a seconda di chi li compie.
Campioni di insabbiamento sono sempre i trigorioti di ASRepubblica.it che riescono ad infilare gli striscioni della curva nord e gli arrestati a Torino in home page piuttosto che evidenziare gli orrendi e schifosi cori razzisti dei tifosi riomanisti contro Balotelli a San Siro!

E' tutto controllato da loro: si sono infiltrati in tutti i media e anche nella Giustizia Sportiva (come si fa a dare UNA sola giornata a Tonti dopo la pizza ad un avversario?)

Sono una lobby di stampo mafioso (dal 1927).

:asrm:

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Dell'inciviltà italica
« Risposta #5 : Martedì 14 Maggio 2013, 16:42:53 »
No ma continuiamo pure a daje i sordi.. A rivolger loro la parola.. A trattarli come esseri umani..


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Offline Whistle

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Re:Dell'inciviltà italica
« Risposta #6 : Martedì 14 Maggio 2013, 17:13:55 »
Stavolta l'indignazione antirazzista di ASRepubblica.it é giá finita.
E' durata due secondi.
Non c'é piú traccia dei cori razzisti romanisti in home page...
Strano, eh?