www.corrieredellosport.itDomenica la sfida contro la Juve: Ciro e la Lazio sperano che arrivi l’ok. E intanto il presidente prova a spiazzare tutti, anche l’Uefa di Daniele Rindone
ROMA - Il test è da macchina della verità. Il popolo laziale e l’Italia intera, amici e nemici, aspettano di conoscere i nuovi dati molecolari e sierologici di Ciro Immobile, si indaga sull’ispezione delle sue funzioni biologiche. I dati saranno annunciati tra oggi e domani, al massimo 24 ore prima di Lazio-Juventus (domenica ore 12,30). Lotito, mossa che lo caratterizza, ieri ha sorpreso tutti: ha fatto svolgere i tamponi ad alcuni dei giocatori fermi, tra cui Luis Alberto (risultato negativo) e probabilmente Ciro (non si sono diffusi esiti), presso un altro laboratorio (sarebbe presente sul territorio romano) e non tramite il Futura Diagnostica di Avellino che segue di norma i biancocelesti. Lo avrebbe fatto per avere un terzo giudizio rispetto al laboratorio Futura e il Synlab di Firenze cui si riferisce l’Uefa. Un giudizio che ha certificato la negatività del Mago spagnolo a fronte della positività dell’Uefa. Luis, con un post su Instagram, ha annunciato la negativizzazione pubblicando l’immagine del referto (anche la moglie è negativa). Il rebus da sciogliere è questo: il Mago è fermo dal 27 ottobre, i 10 giorni di stop che devono osservare i positivi asintomatici scadrebbero oggi (cui deve far seguito una visita medica completa).
Luis è sul filo. Se il suo caso è questo,
Inzaghi può sperare di averlo contro la Juve, si capirà nelle prossime ore. Il giro completo dei tamponi, affidato alla Futura Diagnostica, è in programma stamattina alle 9 per il resto della squadra. Immobile, marchiato con quella “N” che sta per indicare il genoma “N” al quale è risultato positivo martedì (famiglia dei coronavirus, non per forza specifico del
Covid), spera nell’ok per giocare domenica dopo l’alt imposto dall’Uefa, corte suprema europea che non fa distinzioni tra geni. «
E’ ridicolo che Immobile venga indicato come un untore», è lo spot promosso ieri dal dottor
Ivo Pulcini, responsabile sanitario della
Lazio.
Vai al forum