Autore Topic: Lazio, tensione Lotito-Inzaghi: dal rinnovo che non c'è al mercato  (Letto 283 volte)

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Il presidente è convinto che la squadra avrebbe dovuto iniziare la stagione con un altro approccio, mentre l'allenatore non è soddisfatto del mercato

di Stefano Cieri

19 ottobre - ROMA

La sfida col Borussia Dortmund come primo, fondamentale spartiacque della stagione. E’ già alta la tensione in casa Lazio dopo il pesante rovescio rimediato a Marassi con la Sampdoria, che fa seguito al comportamento altalenante avuto nelle prime tre giornate di campionato. Domani sera c’è la delicatissima sfida col Borussia Dortmund all’Olimpico, che segna il ritorno in Champions dei biancocelesti dopo tredici anni. E’ l’appuntamento che può rimettere le cose a posto oppure far precipitare la situazione.

IL MALUMORE DI LOTITO—   Il rendimento avuto finora dalla squadra ha infatti creato parecchia insoddisfazione all’interno della società, in particolare nel presidente Lotito che non è per niente contento di come le cose stiano andando. Lotito non è finora uscito allo scoperto con dichiarazioni di critica nei confronti dell’allenatore. Ma che non sia soddisfatto di come Inzaghi stia gestendo la situazione è noto. Anche perché al presidente non era andato giù neppure il cammino avuto dalla Lazio nel campionato post lockdown, iniziato con la Lazio seconda a un punto dalla capolista Juve e finito con i biancocelesti al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione in Champions. Lotito è convinto che la squadra valesse un piazzamento migliore e che, nel campionato appena iniziato, dovesse avere tutt’altro approccio. Inevitabile ritenere l’allenatore responsabile dei ritardi accumulati.

I SILENZI DI INZAGHI—   Il tecnico, dal canto suo, non è per niente soddisfatto del mercato che il club ha realizzato questa estate. Si aspettava altri acquisti, Inzaghi, sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo. L’emergenza-infortuni che ha dovuto fronteggiare nel campionato post lockdown e che si è subito riproposta nel torneo appena cominciato non fa altro che confermare, dal suo punto di vista, questa grave lacuna. Anche Inzaghi, come Lotito, non è uscito allo scoperto con dichiarazioni pubbliche, ma pure nel suo caso è risaputa la sua insoddisfazione. Pensa di aver fatto il massimo possibile con la rosa che gli è stata messa a disposizione.

IL RINNOVO CHE NON C'È—   La contrapposizione tra tecnico e allenatore è dunque latente. Ma pronta ad esplodere se dovessero arrivare altri risultati negativi. Per questo la partita di domani col Borussia assume una importanza particolare. E intanto, a conferma che i rapporti tra presidente e tecnico non sono più idilliaci, c'è anche la questione rinnovo contrattuale che resta in sospeso. Il contratto di Inzaghi scade a giugno e al momento non è stata intavolata alcuna trattativa per prolungarlo. Si era detto che se ne sarebbe parlato dopo la chiusura del mercato, durante la sosta di campionato. Che è però trascorsa senza che accadesse nulla. Segno che da ambo le parti non c’è alcuna fretta, in questo momento, ad impegnarsi per il futuro. Altro segnale che le cose non vanno.

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