Autore Topic: Fair Play Finanziario  (Letto 3262 volte)

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Offline Ulisse

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #20 : Martedì 29 Marzo 2011, 12:22:31 »
Un altro pippone da 30 pagine. ;D :P
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

Mazzola

Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #21 : Martedì 29 Marzo 2011, 12:27:54 »
...
Su un altro topic sta per arrivare un mio lavoretto tutto per te.

Ho avuto la stessa reazione del Magnotta alle pressanti richieste di acquisto di lavatricesangiorgio...

NO ! NO ! NO !  ;D

Offline fish_mark

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #22 : Martedì 29 Marzo 2011, 12:28:57 »
Ho avuto la stessa reazione del Magnotta alle pressanti richieste di acquisto di lavatricesangiorgio...

NO ! NO ! NO !  ;D

"vabbè ma compratela sta lavatrice no? Un domani se sposa figlieta ..."
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #23 : Martedì 29 Marzo 2011, 12:29:28 »
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline Fabio70rm

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #24 : Martedì 29 Marzo 2011, 15:45:53 »
Una sola perplessità: sarà mai attuato?

Se è vero che le squadre spagnole ed inglesi hanno deficit mostruosi che facciamo una Champions ed una EL prive delle due nazioni?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline ammiraglio

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #25 : Martedì 29 Marzo 2011, 19:08:19 »
Una sola perplessità: sarà mai attuato?

Se è vero che le squadre spagnole ed inglesi hanno deficit mostruosi che facciamo una Champions ed una EL prive delle due nazioni?

è la stessa domanda che mi pongo da un paio di anni.
qualche anno fa su un altro forum si parlava di neocalcio e di platini come esempio di democratizzazione delle politiche  footballistiche.
non vedo ancora nulla di concreto, ma io sono un tipo paziente.

l'articolo iniziale per la cronaca è pieno di sciocchezze fritte.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline dukenduke

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #26 : Giovedì 31 Marzo 2011, 11:49:54 »
l'articolo iniziale per la cronaca è pieno di sciocchezze fritte.

Ossignore pensasvo fossero queste le novità introdotte più o meno, dovrò informarmi per benino.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline carpelo

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #27 : Giovedì 31 Marzo 2011, 12:28:09 »
è la stessa domanda che mi pongo da un paio di anni.
qualche anno fa su un altro forum si parlava di neocalcio e di platini come esempio di democratizzazione delle politiche  footballistiche.
non vedo ancora nulla di concreto, ma io sono un tipo paziente.

l'articolo iniziale per la cronaca è pieno di sciocchezze fritte.
Però mi pare che la nuova formula dei sorteggi per i turni preliminari vada in tal senso, o no?

Offline lollapalooza

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #28 : Sabato 29 Ottobre 2011, 11:33:09 »
Il Manchester City sta dimostrando l’assurdità teorica di quel fair play finanziario che secondo l’Uefa fra 3 anni renderà il calcio europeo più sano, ben al di là della sua impossibilità pratica (soprattutto in Italia, terra promessa dei pagamenti in nero). Non perché abbia già vinto la Premier League, anche se i 5 punti di vantaggio sullo United dopo 9 partite e un derby stravinto fanno sorridere i tifosi degli ex sfigati della città, ma perché sono bastati tre anni per cambiare lo status di una realtà depressa facendola diventare una delle mete più ambite per i giocatori (tranne Tevez) di tutto il mondo. Parliamo di status, non di trofei alzati. Un po’ lo stesso discorso che si può fare con il Chelsea di Abramovich: a pensarci bene è incredibile che non abbia mai vinto in questi anni una Champions League, ma nemmeno un suo antipatizzante sosterrebbe che non faccia parte ormai stabilmente delle grandi d’Europa. Ecco, questo è lo status. Che è stato cambiato, sia dal Chelsea che dal City, grazie a soldi inizialmente buttati nella fornace a fondo perduto e non a piani di crescita trentennali.
Al tifoso non importa di Abramovich o dello sceicco Al Mansour, non è obbligatorio acquistare una società di calcio e chi lo fa non deve venire a piangere miseria o impartire lezioni di ragioneria. Altrimenti si dedichi a hobby meno costosi del calcio.
Il concetto base del fair play finanziario è che le entrate e le uscite della cosiddetta ‘gestione caratteristica’ devono equilibrarsi, ma è ovvio che questo schema (con molte falle, tipo le sponsorizzazioni) stabilisca per legge che i club con molti tifosi saranno in eterno superiori a quelli che ne hanno meno. Magliette, diritti televisivi, biglietti di Juventus, Inter e Milan produrranno in eterno più introiti di quelli di Chievo, Lecce e Cagliari.
Solo l’arrivo al Chievo di un miliardario, invece che di un ricco signore che però deve far quadrare i conti, può cambiare la gerarchia dei valori in modo veloce. Per questo, nonostante i loro debiti e le loro ricapitalizzazioni astronomiche, sono proprio i grandi club quelli che tifano per questa forma di fair play. I piccoli già lo sanno che le entrate devono corrispondere alle uscite, adesso non possono nemmeno più sognare lo sceicco. Senza andare troppo lontano, lo sceicco ce l’aveva anche il Mancini giocatore. Con le nuove regole un Paolo Mantovani del terzo millennio sarebbe inimmaginabile, mentre di Agnelli, Moratti e Berlusconi club gestiti bene potrebbero teoricamente fare a meno.

Stefano Olivari

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CiPpi

Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #29 : Sabato 29 Ottobre 2011, 14:11:10 »
sarebbe interessante prendere i bilanci delle societa' dei piani alti del calcio europeo, percentualizzare il debito nei confronti del fatturato e confrontarlo con quello dei paesi europei.

non mi stupirei se molte di queste societa' vincenti si trovino nelle stesse situazioni di Grecia ed Italia, cioe' con debiti superiori al proprio prodotto interno lordo.

ed essendo societa' ormai ai piani alti del gotha europeo, con poche possibilita' di migliorare la propria situazione.

ma si sa nel calcio come in tutti gli sport, l'importante e' partecipare e giocare bene.

CiPpi

Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #30 : Sabato 29 Ottobre 2011, 14:20:18 »
inoltre mi pare di capire che Olivari non sappia che sia Manchester City che Chelsea hanno ricapitalizzato il loro debito (agli esperti l'onere della spiegazione) e il ManUtd si stia muovendo nella stessa direzione.

il che fa supporre che tutte le societa' di calcio in necessita' di 'pulire' i loro conti stiano facendo lo stesso.

purtroppo non trovo corrispondenti articoli in italiano

http://www.ft.com/cms/s/0/f0b08520-fab5-11de-a532-00144feab49a,s01=1.html#axzz1cAjKlEEi

Offline carpelo

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #31 : Mercoledì 2 Novembre 2011, 12:47:48 »
Il Manchester City sta dimostrando l’assurdità teorica di quel fair play finanziario che secondo l’Uefa fra 3 anni renderà il calcio europeo più sano, ben al di là della sua impossibilità pratica (soprattutto in Italia, terra promessa dei pagamenti in nero). Non perché abbia già vinto la Premier League, anche se i 5 punti di vantaggio sullo United dopo 9 partite e un derby stravinto fanno sorridere i tifosi degli ex sfigati della città, ma perché sono bastati tre anni per cambiare lo status di una realtà depressa facendola diventare una delle mete più ambite per i giocatori (tranne Tevez) di tutto il mondo. Parliamo di status, non di trofei alzati. Un po’ lo stesso discorso che si può fare con il Chelsea di Abramovich: a pensarci bene è incredibile che non abbia mai vinto in questi anni una Champions League, ma nemmeno un suo antipatizzante sosterrebbe che non faccia parte ormai stabilmente delle grandi d’Europa. Ecco, questo è lo status. Che è stato cambiato, sia dal Chelsea che dal City, grazie a soldi inizialmente buttati nella fornace a fondo perduto e non a piani di crescita trentennali.
Al tifoso non importa di Abramovich o dello sceicco Al Mansour, non è obbligatorio acquistare una società di calcio e chi lo fa non deve venire a piangere miseria o impartire lezioni di ragioneria. Altrimenti si dedichi a hobby meno costosi del calcio.
Il concetto base del fair play finanziario è che le entrate e le uscite della cosiddetta ‘gestione caratteristica’ devono equilibrarsi, ma è ovvio che questo schema (con molte falle, tipo le sponsorizzazioni) stabilisca per legge che i club con molti tifosi saranno in eterno superiori a quelli che ne hanno meno. Magliette, diritti televisivi, biglietti di Juventus, Inter e Milan produrranno in eterno più introiti di quelli di Chievo, Lecce e Cagliari.
Solo l’arrivo al Chievo di un miliardario, invece che di un ricco signore che però deve far quadrare i conti, può cambiare la gerarchia dei valori in modo veloce. Per questo, nonostante i loro debiti e le loro ricapitalizzazioni astronomiche, sono proprio i grandi club quelli che tifano per questa forma di fair play. I piccoli già lo sanno che le entrate devono corrispondere alle uscite, adesso non possono nemmeno più sognare lo sceicco. Senza andare troppo lontano, lo sceicco ce l’aveva anche il Mancini giocatore. Con le nuove regole un Paolo Mantovani del terzo millennio sarebbe inimmaginabile, mentre di Agnelli, Moratti e Berlusconi club gestiti bene potrebbero teoricamente fare a meno.

Stefano Olivari

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Sono almeno due anni che vado dicendo (più o meno) questa cosa.

zorba

Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #32 : Mercoledì 10 Aprile 2013, 18:02:23 »
Interessante pezzo sul corsport di oggi.

Un'inchiesta sullo stato di salute dei nostri club

Il Guerino ci spiega il fair play finanziario

Napoli e Lazio hanno bilanci da applausi. La Juve, grazie allo stadio, ha risanato. Bene anche i conti del Milan dopo le recenti cessioni eccellenti

Roma - Fair play, questo sconosciuto. Perché, diciamoci la verità, è da qualche anno, ormai, che si sente parlare delle nuove regole economiche volute da Michel Platini per porre un freno al rosso di bilancio del calcio europeo, ma tolto, ovviamente, qualche addetto ai lavori, non è che si sappia molto su questo fair play finanziario che, di fatto, è già entrato nel mondo del calcio europeo. Per saperne di più, vi consigliamo il numero del Guerin Sportivo in edicola in cui troverete una circostanziata e documentata inchiesta a firma del collega Maurizio Varriale che fa i conti ai nostri sei club, Juventus, Inter, Milan, Napoli, roma e Lazio, con tanto di proiezione futura, cioè quando il fair play finanziario entrerà in vigore al cento per cento. Intanto prima di anticiparvi qualche numero, c'è da dire che le grida al lupo al lupo che spesso si sentono a proposito dell'eventuale esclusione di alcuni club dalle coppe europee, al momento sono perlomeno premature. Perché, pur volendo fare finta che non conti il fatto che a questo proposito non ci sia nessun precedente, c'è da sottolineare come il regolamento del fair play (ricordiamo la regola base: non si può superare un passivo di 45 milioni, per i primi due anni poi andrà a scendere, in tre bilanci consecutivi) preveda una serie di sanzioni a crescere: avviso, reprimenda, ammenda, penalità di punti, blocco dei premi Uefa, divieto di schierare nuovi acquisti, diminuzione di giocatori inseribili nelle liste Uefa, esclusione da una competizione in corso e dalle future, la revoca del titolo.
Detto questo, l'inchiesta del Guerin Sportivo, sottolinea come delle nostre sei squadre prese in esame, a rischio per la stagione 2014-2015, ce ne sono solo due, Inter e roma, mentre le altre quattro, Juventus, Lazio Napoli e Milan al momento non avrebbero nessun tipo di problema, i bianconeri grazie alla costruzione del nuovo stadio, i rossoneri in virtù delle cessioni eccellenti nell'ultimo anno, Napoli e Lazio grazie all'oculata gestione di De Laurentis e Lotito. E' chiaro, peraltro, che sia Inter e roma, nei prossimi mesi, magari attraverso un aumento di capitale (alla società giallorossa è previsto), hanno ancora tutto il tempo per rientrare nei parametri previsti da monsieur Platini.


Offline robylele

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Re:Fair Play Finanziario
« Risposta #33 : Mercoledì 10 Aprile 2013, 18:09:35 »
E' chiaro, peraltro, che sia Inter e roma, nei prossimi mesi, magari attraverso un aumento di capitale (alla società giallorossa è previsto), hanno ancora tutto il tempo per rientrare nei parametri previsti da monsieur Platini.

è previsto sì, ma non si sa in quale anno...    :icon_scratch:

una domanda agli esperti, la frase:   La Juve, grazie allo stadio, ha risanato   cosa potrebbe significare in concreto? Ma non si era detto che avere uno stadio di proprietà non risolve nulla?

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011