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Milano, 16 marzo 2013
Il tecnico alla vigilia della sfida col Torino: "La stanchezza si sente nelle gambe, per questo è importante l'approccio mentale contro i granata". "Il mio futuro? Finora i risultati sono buoni. Perché rendimenti diversi in Italia e in Europa? Il calcio è diverso. Ma non solo noi abbiamo avuto cali"Domani la Lazio affronterà il Torino. Dopo la qualificazione ai quarti di finale di Europa League , e Vladimir Petkovic ha parlato della sfida di domani coi granata
in forma — "L'avversario è pronto e in forma: ma noi dobbiamo dimostrare le cose con i fatti, non con le chiacchiere". Fa molto discutere la differenza di rendimento della Lazio tra Italia ed Europa (Leggi la vittoria in Europa League). "L'ho già detto. Sono due tipi di calcio diversi. In Italia ogni partita si gioca fino all'ultimo e non ci sono partite facili. Ogni tanto ci vuole la spinta, l'aiuto di segnare per primi. Ma non solo noi abbiamo avuto questi cali. L'importante ora è tirarci fuori da questa situazione, tirando fuori da ogni match i punti. Fortuna? Gli infortuni non sono roba dell'ultim'ora. Quello di Floccari non è una cosa dell'ultimo minuto. Spero che dopo la pausa, potrò riavere in squadra tutti i miei calciatori".
su tre fronti — La Lazio è comunque l'unica squadra ancora in corsa su tre fronti: "Una cosa di cui essere orgogliosi. Cerco di trasmettere sempre questo messaggio, che ancora non è passato in lungo e in largo. Sappiamo però, che dobbiamo dare ancora di più. Ci vuole tanto sacrificio, energia e convinzione. Saha? Le sue condizioni fisiche sono migliorate ma non ha ancora abbastanza minuti delle gambe per una partita intera. Chi c'è c'è, chi non c'è speriamo possa arrivare presto. Mauri? Non è in buonissime condizioni. Si è comportato in modo giusto, ha aiutato la squadra per un ora e da questa partita in avanti può solo crescere".
profeta — Che Torino si aspetta? "Niente di nuovo. Qualche cambiamento potrà esserci in attacco. Poi sono 5 partite che in casa non perdono, li conosciamo. Dovremo fare attenzione sulle fasce". Crede ancora alla Champions? "Non faccio il profeta. Intanto prendiamoci i tre punti che sono fondamentali per chi lotta per il 2° o 3° posto. Noi abbiamo dimostrato di essere camaleontici. Il campo non c'entra, c'entra le testa. Se quelli che sono dietro di noi ci credono ancora, perchè noi non dovremmo farlo? Noi guardiamo partita dopo partita. La partita in settimana potrà pesare, per questo bisonga dare di più a livello mentale. È da lì che si comandano le gambe". Resterà o andrà via? Può tranquillizzare i tifosi? "Stiamo facendo bene e faremo di tutto per fare bene anche in futuro. Il derby spostato al lunedì? Un derby non può condizionare niente. Il derby rimane il derby".
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