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"Non siamo venuti a prenderci un caffè... Faremo l'impossibile"
L'allenatore della squadra tedesca è cosciente della difficoltà dell'impresa, visto il risultato dell'andata, ma non per questo i suoi giocatori non venderanno cara la pelle. 
Tornare in Germania con la qualificazione in tasca per i quarti di finale di Europa League avrebbe il sapore quasi di un miracolo. Eppure Bruno Labbadia, il tecnico dello Stoccarda, crede nella voglia di rivalsa dei suoi giocatori dopo il ko interno della scorsa settimana.
"Proveremo l’impossibile - esordisce così in conferenza stampa - Non siamo venuti in Italia per prendere il caffè. La Lazio è una squadra molto forte, ha maggiori possibilità di passare il turno, ma noi speriamo di portare a casa il risultato, servirà un’impresa, ne siamo coscienti".
Le due squadre si affronteranno senza il sostegno del pubblico vista la decisione dell'Uefa di far giocare a porte chiuse: "Dovremo dare il meglio, la situazione purtroppo non è facile, il risultato dell’andata pesa moltissimo. Non ho mai vissuto una partita in uno stadio a porte chiuse, vivrò una sensazione nuova, ma posso già dire che è brutto giocare così. Il calcio è emozione, è chiasso, si fonda sul calore dei tifosi. Giocare con gli spalti pieni sarebbe stato diverso, l’Olimpico è fantastico, ricorda lo stadio di Berlino".
Il tecnico, infine, ha spiegato l'approccio che la sua squadra deve avere con la gara: "Dobbiamo lavorare mentalmente, essere più concentrati. Siamo venuti a Roma per giocare bene, voglio questo dalla mia squadra. Abbiamo alcuni problemi fisici, cercheremo comunque di vincere".
Con ogni probabilità non prenderà parte al match, almeno inizialmente, Macheda che all'andata è risultato poco efficace: "E' giovane, gli manca un po’ di esperienza. Devo dire che Ciani è stato molto bravo a marcarlo all’andata, merita i complimenti".
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