Da Il Messaggero a cura di calciomercato.comUna sconfitta netta, come recita il punteggio, di una partita che la squadra di Montella prende in mano sin dall’inizio dimostrando freschezza atletica, schemi collaudati e una migliore organizzazione. La Lazio, al contrario, conferma l’andamento negativo del girone di ritorno: solo 8 punti in 9 giornate. Nelle ultime 8 partite ha battuto solo il Pescara. In Europa si vede un gruppo quadrato e vincente, in campionato una formazione senza brillantezza, che fatica a produrre gioco, vulnerabile in difesa. La sconfitta contro i viola (nona del torneo) è pesante perché, quasi certamente, spegne le residue speranze di terzo posto. Non tanto per il distacco di 4 punti dal Milan, quanto per l’incapacità di riproporre quel gioco articolato e rapido di qualche mese fa.
Il vantaggio della Fiorentina è firmato da Jovetic, dopo uno spunto di Ljajic (20’) nel cuore di una difesa ferma. La Lazio, che appare bloccata e senza idee, produce il primo tiro dopo mezzora. Sbagliata la scelta di Petkovic di schierare Ederson come vice-Candreva (squalificato). Il brasiliano è un trequartista, al massimo una seconda punta, defilato sulla fascia diventa inutile. Il raddoppio viola arriva direttamente su calcio di punizione di Ljajic, che batte il colpevole Marchetti sul palo di sua competenza. Sul 2-0 la sfida scade d’interesse, perché gli ospiti controllano senza problemi le velleitarie e confuse azioni biancocelesti.
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