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La società biancoceleste lo ha blindato fino al 2016 e domani sera contro la Fiorentina cerca la confermaQuando ha rubato palla nel cerchio del centrocampo della Mercedes Benz Arena, al minuto 11 della ripresa, nessuno avrebbe immaginato una simile cavalcata. Quaranta, fors’anche cinquanta metri con la palla al piede, un avversario saltato neanche fosse un birillo, e un tocco di qualità per sigillare la vittoria sullo Stoccarda e regalare alla Lazio un vantaggio importante, forse già decisivo verso i quarti dell’Europa League.
Fino a quel momento, il giovane Ogenyi Eddy Onazi aveva giocato una buona partita. Magari ancora acerbo dal punto di vista tecnico, ma già prezioso, molto prezioso, nel complicato e importante ruolo davanti alla difesa, usualmente ricoperto da Ledesma. Una volta, se il vicecapitano biancoceleste si fermava per un’influenza erano dolori. Oggi, invece, Petkovic, può contare su una risorsa importante, un nuovo titolare.
Onazi ha solo 20 anni, compiuti lo scorso dicembre nel giorno di Natale, ma una maturità fisica e tattica difficile da trovare in un ragazzo della sua età. La Lazio lo acquistò nella estate del 2011 dal club nigeriano My People Academy, insieme al connazionale Sani Emmanuel. Ragazzi suggeriti dalla vecchia conoscenza del calcio italiano Taribo West, fortemente voluti dal direttore sportivo Igli Tare e aiutati nell’inserimento dal tecnico della Primavera Alberto Bollini. Per il predestinato Onazi, per la verità, l’inserimento è stato abbastanza facile e rapido. Esordio in serie A nella penultima giornata dello scorso campionato, pochi minuti in campo nel match vinto per 2-0 sul campo dell’Atalanta, prima della escalation inarrestabile della stagione in corso: 5 presenze (tutte partendo dalla panchina) in serie A, ma soprattutto 5 gettoni da titolare nella prima fase dell’Europa League, compreso il duro esame sul campo del Tottenham, superato a pieni voti.
La rapida crescita di Onazi è forse sfuggita all’esterno, ma non alla società, pronta a rinnovare il contratto del giovane nigeriano prima della sua partenza per la Coppa d’Africa: il nuovo accordo scade nel 2016 e il 20enne di Lagos percepisce circa 160 mila euro a stagione. Una cifra per nulla eccessiva, a giudicare dall’esplosione definitiva del centrocampista nigeriano, titolare inamovibile della Nazionale regina del continente africano lo scorso 10 febbraio.
Tornato alla base, Onazi ha smaltito le fatiche della trasferta e alla prima occasione è stato rilanciato da Petkovic, titolare e protagonista assoluto nella storica vittoria sullo Stoccarda con un gol da cineteca. «Per me è un grande momento - ha confessato il giovane nigeriano - non riesco ancora a crederci. Aspettavo questa opportunità, sono riuscito a trovare il primo gol con la Lazio, una gioia incredibile. Come ho fatto? Ho rubato palla, ho superato il primo avversario e in quel momento ho capito che avrei potuto segnare con un tocco sotto. Ora spero ce ne saranno altri».
Onazi è comprensibilmente raggiante, la prodezza della Mercedes Benz Arena resterà per sempre nella sua mente e anche Vladimir Petkovic ha apprezzato: «Noi non abbiamo titolari o riserve - ha ripetuto il tecnico di Sarajevo - tutti devono farsi trovare pronti quando scendono in campo». Onazi lo ha fatto e per questo potrebbe avere una nuova chance, ancora più importante, nel big match di domani sera con la Fiorentina: con il giovane nigeriano confermato al centro, Gonzalez potrebbe scalare nel ruolo di terzino destro e concedere un turno di riposo a Pereirinhna, comunque in crescita. «Ho sempre fatto un turnover ragionato - ha spiegato Petkovic - scegliendo i calciatori più in forma». E sicuramente Onazi in questo momento sta bene, molto bene e può fornire un contributo importante alla causa biancoceleste. La prima da titolare in campionato è ormai vicina, Onazi è pronto.
Daniele Palizzotto