www.gazzetta.itFesta laziale all'Olimpico. Ansa
Roma, 21 febbraio 2013
Biancocelesti qualificati senza soffrire, troveranno lo Stoccarda. Una reazione convincente dopo la pesante sconfitta di Siena
Una serata da vera Lazio: decisa, concreta, attenta. Più che sufficiente per sbarazzarsi di un Borussia Moenchengladbach in vena di regali. All'Olimpico, il ritorno dei sedicesimi di Europa League finisce 2-0 per la squadra di Petkovic: dopo il 3-3 dell'andata significa qualificazione, già praticamente in cassaforte all'intervallo. La nota stonata della serata sono i tre tifosi del 'Gladbach accoltellati prima del fischio d'inizio: certa violenza imbecille si ripete con frequenza preoccupante.
E SONO 10 — Dopo "occhio ai tedeschi perché non mollano mai", l'altro imperdibile luogo comune, in situazioni come queste, è "puntare al pareggio sarebbe pericoloso". Gli uomini di Petkovic, però, giocano davvero per vincere, non solo per modo di dire: c'è da dimenticare la brutta sconfitta di Siena e la flessione nell'ultimo mese di campionato. E c'è da allungare la striscia d'imbattibilità in Europa, che con quella di stasera arriva a 10 partite.
DISASTRO DOMINGUEZ — Petkovic vuole costringere il 'Gladbach a scoprirsi, senza rischiare nulla. Così lascia Floccari nel ruolo di punta centrale e lo supporta con la rapidità, sulle corsie esterne, di Candreva e Lulic, imbottendo la zona centrale nel campo con Gonzalez, Ledesma e Hernanes. Il piano funziona perfettamente, perché imbriglia il 4-3-3 di Favre ed è ulteriormente favorito dallo svarione di Dominguez, che al 10' propizia l'1-0. Nella circostanza, Candreva è più che a togliere il pallone all'avversario e a fulminare ter-Stegen in uscita. La reazione è poca cosa, i biancocelesti continuano a far male quando ripartono. E al 33', ecco il raddoppio: Radu arriva fino al limite dell'area, scarica il diagonale rasoterra e sulla respinta di ter-Stegen è Gonzalez a mettere dentro, bruciando la copertura tardiva di Wendt.
ORA LO STOCCARDA — La musica non cambia granché nella ripresa. Marchetti si sporca la tuta per la prima volta al minuto 67, quando blocca a terra un destro a pelo d'erba di Stranzl. Poi deve impegnarsi di nuovo su De Jong a una decina di minuti dalla fine, ma in una fase di gara in cui la Lazio ha già iniziato da un pezzo ad amministrare il risultato, dosando gli sforzi. All'orizzonte c'è là sfida di lunedì col Pescara in campionato, partita in cui la Lazio partirà avvantaggiata se saprà evitare distrazioni, come ha fatto stasera. Più in là, guardando all'Europa, ci sarà la sfida con lo Stoccarda, che è andato a vincere a Genk. Altro club della Bundesliga, con andata in Germania il 7 marzo e ritorno all'Olimpico. Meglio per la Lazio, che un po' di tedesco l'ha già imparato.
Stefano Cantalupi