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Il bomber tedesco parla con entusiasmo della sua avventura in biancoceleste: "Avevo tante offerte, ma io e la mia famiglia siamo felici qui". Poi fissa gli obiettivi: "Il terzo posto è possibile, giochiamo bene e siamo una grande squadra". Infine sul possibile derby in finale di Coppa Italia: "Sarebbe il massimo". Intanto Petkovic ha fatto allenare la squadra in Germania prima del rientro. L'obbiettivo è sfatare il tabù negativo dopo le trasferte di coppadi MARCO ERCOLE
ROMA - La Lazio sta rientrando in queste ore a Roma. Dopo il pirotecnico pareggio di ieri sera, Petkovic ha deciso di rimandare di un giorno la partenza per la Capitale. È la prima volta che succede in questa stagione. Una mossa, quella del tecnico, per cercare di rimediare al "mal di trasferta" di Europa League: fino a questo momento, infatti, dopo le tre partite del girone giocate fuori dall'Italia i biancocelesti hanno ottenuto un solo punto.
SCONFIGGERE IL "MAL DI TRASFERTA" - A settembre, dopo il pareggio ottenuto a Londra contro il Tottenham (0-0), Petkovic conobbe la sua prima sconfitta da allenatore della Lazio perdendo 0-1 in casa contro il Genoa. La trasferta successiva fuori dai confini del Belpaese è a ottobre, in Grecia contro il Panathinaikos: anche in quel caso finisce in parità (1-1) e nella gara di campionato disputata 3 giorni dopo contro la Fiorentina in Toscana i biancoceleste escono ancora sconfitti (2-0). A dicembre l'ultima fatica, in Slovenia contro il Maribor: la squadra capitolina vince 4-1 e riesce a qualificarsi da prima del girone ai sedicesimi di Europa League. Quattro giorni dopo c'è il Bologna al Dall'Ara e l'incontro finisce 0-0. È questo l'unico punto racimolato dalla Lazio nei tre precedenti impegni post-trasferta europea. Zero reti segnate e tre subite. Numeri di certo non confortanti in vista del prossimo impegno contro il Siena, ma questa volta Petkovic non vuole farsi sorprendere. La vittoria in campionato manca ormai da 4 giornate, troppe
per una squadra che ambisce a recitare un ruolo da protagonista. Dopo le risposte positive dal punto di vista del gioco e della condizione fisica viste contro Napoli e Borussia, adesso c'è bisogno di tornare a prendere il bottino pieno.
LA SODDISFAZIONE DI KLOSE: "MIGLIORIAMO SEMPRE DI PIÙ" - Tutto questo anche senza un elemento determinante come Miroslav Klose. Floccari e Kozak fino a questo momento non hanno fatto sentire la sua mancanza: il primo sta andando a segno con regolarità, mentre il secondo ha confermato di avere una passione per l'Europa dove ha realizzato 7 reti (capocannoniere della Lazio nella competizione) in 6 presenze stagionali. E così Klose può dormire sonni tranquilli: "Siamo terzi - ha spiegato il tedesco - ma miglioriamo giorno dopo giorno, partita dopo partita. Sono in una grande squadra, dove c'è molto dialogo e mi trovo molto bene. Con il nostro gioco possiamo riuscire a qualificarci in Champions, e anche se non ci dovessimo riuscire possiamo sempre ambire alla vittoria nella finale di Coppa Italia. Abbiamo ottimi giocatori e un grande allenatore. La squadra e il gruppo vengono prima di tutto, io mi metto sempre al servizio dei miei compagni. Vincere con la tua squadra e per la tua squadra rende tutto ancora più bello".
Senza dimenticare la Coppa Italia: "Se non è tramite il campionato, possiamo staccare un biglietto per l'Europa anche vincendo la finale di coppa Italia il 26 maggio" ha aggiunto il tedesco, che non vedrebbe male una sfida contro i cugini giallorossi: "Il derby romano è il massimo. Non posso paragonarlo a un Barcellona-Real Madrid perchè non l'ho vissuto, ma Lazio-Roma è una cosa a parte".
Un idolo per i tifosi della Lazio, ma stimato anche da quelli della Roma. "Per strada mi fermano i nostri tifosi, ma mi salutano anche quelli giallorossi", spiega soddisfatto Klose che non dimentica il suo passato al Bayern e fa i complimenti al club bavarese per l'ingaggio di Guardiola: "E' un allenatore sensazionale e sono sicuro che al Bayern non avrà meno successi di quelli ottenuti al Barcellona".
Parlando della nazionale tedesca, Klose fissa i suoi obiettivi: "Voglio giocare il Mondiale del 2014, prima dobbiamo qualificarci e poi voglio arrivarci al top, mentre gli Europei del 2016 mi sembrano un po' lontani. La Germania e' una grande nazionale con tanti giovani talenti".
Infine Klose rivela che anche i suoi figli sono appassionati di calcio: "Giocano nelle giovanili della Lazio, sono due attaccanti. Se saranno bravi come me o migliori del padre lo vedremo" conclude con un sorriso il centravanti biancoceleste.
