Autore Topic: Il Papa si ritira  (Letto 3528 volte)

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Giglic

Re:Il Papa si ritira
« Risposta #20 : Martedì 12 Febbraio 2013, 07:25:12 »
Un papa ENORME. Che dimostra come l'amore verso il mondo, l'Uomo, la chiesa (in quest'ordine, secondo me, sono le priorità di Joseph Ratzinger) non lo si esprime mettendo in piazza la propria agonia o canonizzando ciarlatani dell'interno campano. Lo si esprime facendo l'Uomo al meglio, ossia utilizzando il (per la sua concezione del mondo) dono di Dio che rende l'Uomo così speciale: la ragione. Ed è stata la ragione a modulare i suoi sentimenti così da poterli esprimere meglio e con più efficacia. E' stata la ragione a fargli prendere questa decisione storica per salvare l'istituzione cui ha dedicato la sua vita. Il suo "illustre predecessore", oltre ad essere un politico che ammanatava le sue decisioni di misticismo, all'istituzione non ci pensava proprio: e le macerie che ha lasciato sono arrivate sul conto di B16, che da cardinale poco poteva contro l'assolutismo regnante nella curia. Vediamo il caso più eclatante, anche se non l'unico: i preti pedofili. Moto GP2 (in onore del suo continuo muoversi) nascondeva sotto il tappeto realtà e colpevoli. B16 ha pubblicamente chiesto scusa e dato i colpevoli alla giustizia (anche se lentamente, ma cosa non è lento nella chiesa?)
Non ha la forza per trascinare un'istituzione che, per quanto esecrabile, ha segnato la vita soprattutto italiana, ma direi anche culturale (così come l'Islam, i protestanti, il feudalesimo, l'illuminismo etc. intendiamoci: la stronzata della matrice cristiana dell'europa è solo politica, non sociale) europea fuori dalle secche dalle quali Giovanni XXIII e poi dopo di lui Paolo VI e Giovanni Paolo I stavano cercando di portarla fuori, con GP2 che ha completamente vanificato quegli sforzi. La dimostrazione: la crisi delle vocazioni.
Insomma, B16 che ragiona con tempo e modi che non sono quelli nostri, ha fatto una scelta molto più rivoluzionaria di chi fingendosi tale esprimeva un conservatorismo bigotto. E l'ha fatta usando la ragione.
COncludo dicendo un'altra cosa: ho tutto il diritto di dire la mia anche se ateo, in quanto non esiste un "cattolico" solo che sia completamente ed al 100% obbediente ai dogmi della chiesa: tra CL, Opus Dei, Focolarini, neocatecumentali, Lachrima Christi (che non è un movimento ma ci stava bene), i cattolici hanno più sette dei protestanti. Senza contare quelli che dicono "credo in Gesù ma non nei preti". "Ah, non sei cattolico, allora. Lutero le stesse cose le diceva 500 anni fa, benvenuto, anche se con un lieve ritardo, nei protestanti".

Frusta

Re:Il Papa si ritira
« Risposta #21 : Martedì 12 Febbraio 2013, 09:18:39 »
magari si sarà semplicemente rotto i coglioni...

Offline AlenBoksic

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Re:Il Papa si ritira
« Risposta #22 : Martedì 12 Febbraio 2013, 09:34:21 »
Il pastore e il suo atto di coraggio
Ma non è un fulmine a ciel sereno


di Franco Cardini

Inutile cercare gli esempi, i modelli, i paragoni, i precedenti storici. I paragoni, nelle vicende umane, zoppicano sempre. Le vicende storiche suggeriscono spesso analogie: ma la storia non si ripete mai. Benedetto XVI ha annunziato le sue dimissioni dal suo alto ufficio: lascia — sono parole sue — "per il bene della Chiesa" (DIMISSIONI PAPA), dopo un attento esame di coscienza al termine del quale si è convinto che le sue energie fisiche, psichiche e spirituali (le ha chiamate così lui stesso: e in quest’ordine, ma non si sa se ascendente o discendente) non sono più sufficienti a consentirgli di svolgere il suo compito, riassunto in due parole semplici e terribili: il "ministero petrino". Perché questo sereno professore ultraottantenne - a un’età cioè nella quale, tutto sommato, si ha pur il diritto di sentirsi stanchi e ad ambire a un po’ di riposo… - si decide ora a compiere un passo, più che raro, unico nella plurisecolare storia della Chiesa?
 
In effetti, tutti si sono precipitati un po’ troppo alla svelta a citar esempi e precedenti: come al solito, a vanvera. La decisione di Benedetto XVI non ha un bel nulla a che fare con 'il gran rifiuto' fatto 'per viltade' dall’eremita Pietro da Morrone diventato inopinatamente papa Celestino V nel 1294 soprattutto in seguito agli intrighi di Carlo II re di Napoli, e ritiratosi dopo appena cinque mesi di sofferto pontificato per far posto all’energico cardinal Benedetto Caetani, papa Bonifacio VIII. E non è poi nemmeno sicuro che Dante alludesse a lui, poiché lascia nell’anonimato l’autore di quel rifiuto. Comunque, il povero Pietro-Celestino era un mistico eremita che nulla sapeva né della chiesa né del mondo, laddove Ratzinger-Benedetto è stato per anni, si può dire, alla guida effettiva della Chiesa durante il pontificato di quel Giovanni Paolo II che regnava, ma non governava. Ratzinger conosce bene i meccanismi e i recessi della gran macchina che a lungo ha governato, ne ha gestito per anni secreta e penetralia. Certo, proprio per questo la sua decisione cascataci addosso nell’ottantatreesimo anniversario della Conciliazione tra Chiesa e stato italiano, a due giorni dalla solennità penitenziale delle Ceneri che avvia il periodo quaresimale, stupisce e sembra carica di valori simbolici. E magari lo è.

Checchè ne dica il cardinal Sodano, che pure è ben assuefatto a misurare le parole, non si è trattato proprio di un «fulmine a ciel sereno». Ipotesi di abbandono, a dir la verità, ne erano state formulate da parte di osservatori avveduti: ma le si erano sottovalutate, proprio data l’inaudita (nel senso etimologico dell’aggettivo) gravità del passo che invece Benedetto XVI ha avuto, bisogna dire, non già la 'viltade', ma forse al contrario proprio l’estremo coraggio e il profondissimo senso di responsabilità di fare.

De pace olivae: questo l’epiteto-motto di Benedetto XVI secondo la profezia di san Malachia, un testo che forse non è del XII secolo come pretende di essere bensì soltanto del XVI, ma che viene citato abitualmente alla vigilia di ogni conclave e che, qualunque sia la sua natura, lascia sovente l’impressione di una straordinaria forza divinatoria. Il riferimento all’olivo, simbolo di pace, suggerisce quasi che il papa abbia pensato di ritirarsi pro bono pacis. Non è un mistero per nessuno che la Chiesa sta attraversando un momento difficile e che le tensioni e le lacerazioni nel suo seno sono forti come non lo erano più dai tempi del Concilio vaticano II. Qualcuno, alla notizia delle dimissioni del papa, è riandato con la memoria alla famosa, agghiacciante sentenza di Paolo VI, quella del «fumo di Satana» penetrato all’interno della Chiesa; qualcun altro ha addirittura rinverdito il ricordo della vecchia ‘Profezia di san Malachia’ per ricordare che, secondo quel controverso testo forse del XII, forse del XVI secolo, il prossimo papa, Petrus Romanus, sarà anche l’ultimo.

Fantasie, forse. Ma anche inquietudini sintomatiche. Può darsi che il paragone storico più azzeccato rispetto al presente non sia il caso di Celestino V, ma quello del quinquennio 1409-1414 che vide scomparire dalla scena pontificia l’uno dopo l’altro tre papi (Gregorio XII, Benedetto XIII, Alessandro V), deposti o ‘dimessi’, e trionfare per alcuni decenni la linea conciliare proposta a Costanza. Dal Quattrocento ad oggi, la direzione della Chiesa è stata rigorosamente monarchica; con il Vaticano II, ricomparvero alcune istanze di conduzione collegiale, appunto tramite il concilio. Potremmo essere alla viglia di una nuova stagione conciliare? È questa la nuova fase che l’anziano Benedetto XVI non si è sentito di gestire, e dinanzi alla quale ha preferito farsi da parte? Qualche riposta ci verrà senza dubbio dal prossimo conclave, e dal prossimo papa.

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2013/02/12/844371-papa-dimissioni-conclave-concilio-rinuncia.shtml#
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Frusta

Re:Il Papa si ritira
« Risposta #23 : Martedì 12 Febbraio 2013, 09:36:54 »
Pontif-ex  :D

Offline hidalgo

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Il Papa si ritira
« Risposta #24 : Martedì 12 Febbraio 2013, 13:59:04 »

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Offline MCM

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Re:Il Papa si ritira
« Risposta #25 : Martedì 12 Febbraio 2013, 14:46:37 »
Un papa ENORME. Che dimostra come l'amore verso il mondo, l'Uomo, la chiesa (in quest'ordine, secondo me, sono le priorità di Joseph Ratzinger) non lo si esprime mettendo in piazza la propria agonia o canonizzando ciarlatani dell'interno campano. Lo si esprime facendo l'Uomo al meglio, ossia utilizzando il (per la sua concezione del mondo) dono di Dio che rende l'Uomo così speciale: la ragione. Ed è stata la ragione a modulare i suoi sentimenti così da poterli esprimere meglio e con più efficacia. E' stata la ragione a fargli prendere questa decisione storica per salvare l'istituzione cui ha dedicato la sua vita. Il suo "illustre predecessore", oltre ad essere un politico che ammanatava le sue decisioni di misticismo, all'istituzione non ci pensava proprio: e le macerie che ha lasciato sono arrivate sul conto di B16, che da cardinale poco poteva contro l'assolutismo regnante nella curia. Vediamo il caso più eclatante, anche se non l'unico: i preti pedofili. Moto GP2 (in onore del suo continuo muoversi) nascondeva sotto il tappeto realtà e colpevoli. B16 ha pubblicamente chiesto scusa e dato i colpevoli alla giustizia (anche se lentamente, ma cosa non è lento nella chiesa?)
Non ha la forza per trascinare un'istituzione che, per quanto esecrabile, ha segnato la vita soprattutto italiana, ma direi anche culturale (così come l'Islam, i protestanti, il feudalesimo, l'illuminismo etc. intendiamoci: la stronzata della matrice cristiana dell'europa è solo politica, non sociale) europea fuori dalle secche dalle quali Giovanni XXIII e poi dopo di lui Paolo VI e Giovanni Paolo I stavano cercando di portarla fuori, con GP2 che ha completamente vanificato quegli sforzi. La dimostrazione: la crisi delle vocazioni.
Insomma, B16 che ragiona con tempo e modi che non sono quelli nostri, ha fatto una scelta molto più rivoluzionaria di chi fingendosi tale esprimeva un conservatorismo bigotto. E l'ha fatta usando la ragione.
COncludo dicendo un'altra cosa: ho tutto il diritto di dire la mia anche se ateo, in quanto non esiste un "cattolico" solo che sia completamente ed al 100% obbediente ai dogmi della chiesa: tra CL, Opus Dei, Focolarini, neocatecumentali, Lachrima Christi (che non è un movimento ma ci stava bene), i cattolici hanno più sette dei protestanti. Senza contare quelli che dicono "credo in Gesù ma non nei preti". "Ah, non sei cattolico, allora. Lutero le stesse cose le diceva 500 anni fa, benvenuto, anche se con un lieve ritardo, nei protestanti".

ohibò.

A parte l' esecrabile e l' uomo maiuscolo.

Offline Er Matador

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Re:Il Papa si ritira
« Risposta #26 : Martedì 12 Febbraio 2013, 16:40:22 »
Il primo pensiero di fronte alla notizia è stato "meglio Celestino V che Giovanni Paolo I": non credo, insomma, alla piena spontaneità e autonomia del gesto.
Probabilmente ha inciso anche il fatto che, dopo un pontificato di lunga durata, se ne preferisce in genere uno più breve: e quello di Ratzinger, eletto già anziano e malato a tale scopo, si stava prolungando oltre le attese.
Il resto è leggibile nelle crepe e nelle fughe di notizie inedite per la Santa Sede, almeno nella loro visibilità all'esterno, e che delineano una situazione conflittuale all'interno.
Se quello che se ne va sia un uomo migliore dei suoi nemici, costretto o semplicemente stanco saranno gli eventi a lasciarcelo intuire.
Da laico e anticlericale al cubo, una cosa mi sento di dirla.
Fra le tante tare con cui la Chiesa ha menomato il senso civico degli Italiani, non manca la sciagurata concezione corporativa secondo la quale un colpevole va sottoposto alla disciplina interna, ma mai consegnato - neppure in casi gravi - a un organo di giustizia terzo.
Lo stesso criterio utilizzato dagli Usa, in sostanza, per "giudicare" i responsabili del Cermis e i loro simili.
Sia pure con mille cautele, Papa Benedetto XVI - fino alle 20 del 28 febbraio è ancora tale - ha aperto un varco in questo plurisecolare e spessissimo muro di inciviltà mafiosa.
Un merito non banale, soprattutto se i suoi successori non si affretteranno a richiuderlo.

zorba

Re:Il Papa si ritira
« Risposta #27 : Martedì 12 Febbraio 2013, 17:06:06 »

OT
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Ma ci sarebbe la .... prova tv

 ;D ;D ;D ;D

http://video.corriere.it/fulmine-san-pietro/fb7d2506-74f3-11e2-b332-8f62ddea2ca4

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